NEL MEZZO DELL'INFERNO: riparte domani da GEMONA il viaggio in realtà virtuale nell'opera di Dante

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NEL MEZZO DELL'INFERNO: riparte domani da GEMONA il viaggio in realtà virtuale nell'opera di Dante

GEMONA DEL FRIULI – AUDITORIUM EX-CHIESA DI SAN MICHELE dal 24 al 26 gennaio e il 1. e 2 febbraio ogni 40’ dalle ore 15 alle ore 21.40

 SACILE – EX-CHIESA DI SAN GREGORIO dal 21 al 23 febbraio e dal 28 febbraio al 2 marzo

 TOLMEZZO – TEATRO LUIGI CANDONI dall’11 al 16 marzo 

 GRADO – AUDITORIUM BIAGIO MARIN dal 4 al 6 aprile

Dopo il successo della scorsa stagione, ritorna, nell’ambito del percorso In Scena! del Circuito ERT, Nel mezzo dell’Inferno, la performance in realtà virtuale immersiva dove il pubblico, indossando i visori, compie un viaggio nell’opera di Dante Alighieri. Nel mezzo dell’Inferno andrà in scena in quattro stagioni del Circuito ERT. Si inizia già domani, venerdì 24 gennaio, a Gemonaall’Auditorium ex-Chiesa di San Michele dove verrà replicato anche sabato 25 gennaiodomenica 26 gennaiosabato 1. febbraio e domenica 2 febbraio con turni da 40 minuti dalle 15 fino alle 21.40. Lo spettacolo andrà poi a Sacile (nell’ex-Chiesa di San Gregorio)dal 20 al 23 febbraio e dal 28 febbraio al 2 marzo, al Teatro Candoni di Tolmezzo dall’11 al 16 marzo e, infine, all’Auditorium Biagio Marin di Grado dal 4 al 6 aprile. 

La drammaturgia è firmata da Fabrizio Pallara – anche regista - e Roberta Ortolano, le musiche sono di Økapi, la modellazione e l’animazione 3D di Massimo Racozzi, la progettazione degli ambienti architettonici è stata affidata a Sara Ferazzoli, mentre lo sviluppo della realtà virtuale è opera di Alessandro Passon. Le voci sono di Valerio Malorni (Virgilio, Caronte), Lorenzo Gioielli (Ulisse, Farinata degli Uberti, Conte Ugolino) e Silvia Gallerano (Beatrice e Francesca). La produzione è del CSS Udine.

 Lo spettacolo inizierà con un prologo: uno spazio di accoglienza e raccoglimento iniziale, che metterà ciascuno di fronte al proprio io e alla domanda: Perché fare questo viaggio? Quali i desideri e le paure? Indossati i visori, gli spettatori saranno accompagnati oltre il muro che separa l’aldiquà dall’aldilà e lasciati al loro viaggio. La prima parte del quale sarà uguale per tutti, mentre la seconda condurrà casualmente gli spettatori in tre luoghi selezionati tra gli ambienti infernali per ricondurli poi nuovamente a un comune finale.

 Dante compone l’Inferno mentre è immerso nell’esperienza straniante e dolorosa dell’esilio. Attraverso la scrittura inventa la possibilità di essere autore e allo stesso tempo narratore e personaggio di un’esperienza di evoluzione e redenzione che varrà per se stesso ma anche per il resto dell’umanità. Il Dante protagonista di questo viaggio nel regno dell’oltretomba comprende che è la relazione con gli altri e le altre – nel segno della volontà divina – a sostenerlo e condurlo sulla via della salvezza e della felicità: il contatto con gli spiriti e le presenze mostruose che incontra, il profondo legame con il maestro Virgilio e infine l’antica fiamma d’amore che lo connette a Beatrice, non più muto angelo da celebrare, ma guida severa e autorevole fonte di coraggio.

Di questo percorso l’Inferno rappresenta la parte più dura che mette il poeta, e chi con lui si immedesima, a contatto con fragilità profonde, paure e inadeguatezze, di fronte alla diversità data dal suo essere vivo tra i morti. Dante stabilisce così la possibilità di creare un altro mondo, speculare e connesso a quello reale, nel quale l’io possa fare un’esperienza diretta di trasformazione. Questo mondo è la letteratura.

In questo progetto l’uso della tecnologia della Realtà Virtuale Immersiva, coniugata a una progettazione architettonica dello spazio e del suono in 3D, porrà il pubblico a contatto con la totalità di una dimensione fantastica, che non vuole sostituirsi a quella reale, ma restare a questa interconnessa, rappresentando uno stimolo di ricerca e cambiamento.

 e. l.