Ancora una forte visione di speranza nel cartellone della 32^ edizione del Festival internazionale di Musica Sacra di Pordenone: domenica 17 dicembre, alle 15.30 nel Duomo Concattedrale San Marco, riflettori su “Altissimo Onnipotente Bon Signore”, la produzione che vede in scena l’Orchestra I Filarmonici di Trento e il Coro in Dulci Jubilo, integrati da due voci soliste ucraine, il soprano Daria Matiienko e il tenore Anton Radchenko, Maestro Concertatore Alessandro Arnoldo. Un concerto che segna anche la penultima tappa del cartellone 2023 nel Duomo di Pordenone, ed è organizzato in sinergia con il Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano da Presenza e Cultura, per la direzione artistica dei Maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai. L’ingresso al concerto è libero, info e dettagli musicapordenone.it
Al centro del programma è il mondo della Creazione, così come rispecchiato nel Cantico di frate Sole, ovvero il celeberrimo cantico delle Creature di San Francesco, che nasce da un'intensa esperienza contemplativa e manifesta l'armonia divina, colma di speranza per l'umanità. Al centro, principio e fine della lode, l’Altissimo onnipotente, bon Signore, verità e bellezza che risplende in ogni cosa, amore paterno che alimenta legami di fraternità fra tutte le creature. Il Cantico delle Creature o Cantico di Frate Sole di San Francesco d’Assisi è uno dei primi documenti letterari italiani: la versione più antica è quella del Codice 338 conservato ad Assisi, ad essa hanno guardato i due padri e musici francescani, il veneto Terenzio Zardini e il trentino Ottone Tonetti, insieme al conterraneo sacerdote Celestino Eccher. Tre religiosi e al tempo stesso tre prolifici compositori: a Eccher, di cui ascolteremo i 10 madrigali sacri a 4 voci pari sul Cantico delle creature di S. Francesco d’Assisi, si deve anche la fondazione della Scuola diocesana di Musica Sacra di Trento, mentre Tonetti ha diretto la Civica Scuola Musicale Zandonai di Rovereto e fondato la Corale polifonica "Viadana". Di Zardini, in apertura, sarà proposto il Cantico di Frate Sole per coro a 2 voci e organo. Ad un ex francescano dal nome Michael Weisse dobbiamo, invece, il testo cinquecentesco del Begräbnisgesang di Brahms che risuonerà nel concerto di Pordenone, un Inno funebre che rappresenta il primo nucleo del futuro Deutsches Requiem. Entro l’ampia parabola creativa di Tonetti, erede della tradizione polifonica classica e grande conoscitore della cultura vocale, si colloca l’incontro con le Lodi, che a Pordenone sarà proposto in forma di Oratorio per soprano, tenore, coro misto e orchestra. È proprio il testo poetico del Santo di Assisi, affidato alle quattro voci miste del coro, unite a due soli di soprano e tenore e sostenute da un ricco organico orchestra, che va dagli archi alle coppie di legni, dagli ottoni all’arpa, dai timpani alle campane tubolari. Un’introduzione orchestrale, gradualmente ci avvicina al forte esordio del coro, lasciato solo nella declamazione dei primi versi “Altissimu onnipotente bon Signore” cui farà seguito una prima piccola fuga tra archi e legni. Di qui in poi troveranno spazio tutte le Lodi del Cantico. A concludere il tutto, coro ed orchestra al gran completo, esultano in fortissimo “laudate et benedicete”.
La 32^ edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra, è organizzata in collaborazione con Centro Iniziative Culturali Pordenone, Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone, MIC-Ministero della Cultura, Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e inoltre con Promoturismo FVG, Comune di Pordenone e Fondazione Friuli
E,L,