13.02.2023 - Alla pubblicazione della Rally Guide 1 il mondo del rallismo nazionale ed internazionale ha subito posto grande attenzione al percorso del Rally Italia Sardegna 2023. La manifestazione organizzata dall’Automobile Club d’Italia quale sesto round del FIA World Rally Championship 2023 in programma dall’1 al 4 giugno, festeggia quest’anno i suoi primi vent’anni e lo farà anche con un itinerario di grande fascino.
A catalizzare l’attenzione è senza dubbio l’inedita versione della speciale di “Monte Lerno” che nel disegno voluto da Tiziano Siviero per questa edizione memorabile sfiora i 50 chilometri (quasi un record visto che nel 2014 c’era stata lunga ben 60 km), una gemma nel percorso della tappa italiana del Mondiale Rally, una prova che si candida ad essere la più lunga dell’intera stagione iridata 2023.
Non poteva essere altrimenti dato che “Monte Lerno” con il suo celebre Micky’s Jump è diventata in questi anni sinonimo del Rally Italia Sardegna, luogo iconico dove ogni anno si riversano decine di migliaia di appassionati. Le foto del salto di Monte Lerno hanno fatto il giro del mondo contribuendo ad accrescere la popolarità dell’evento nel mondo e questa versione da 49,92 chilometri, la seconda più lunga di sempre, aumenterà ulteriormente il prestigio di questo tratto cronometrato.
Il disegno della prova sarà quasi un anello, dato che la speciale parte ed arriva sulle alture sopra Alà dei Sardi. Da questa località, il tratto cronometrato si dirigerà verso Buddusò e Pattada per poi tornare indietro proprio una volta raggiunta la sommità di Monte Lerno: partenza e arrivo sono a pochi chilometri di distanza l’una dall’altra. Si tratta di una conformazione inedita che riprende ovviamente tratti già percorsi negli anni includendo anche quella che è stata la prova di “Monti di Alà”.
La storia di Monte Lerno tocca ovviamente tutte le edizioni del Rally Italia Sardegna. Originariamente, nelle prime due edizioni, non venne chiamata “Monte Lerno”. Nel 2004 l’attuale prova era di fatto racchiusa in tutte e tre le speciali della tappa del sabato con “Sas Molas”, “Le Sughere” e “Tandalò” anche se la direzione di percorrenza era inversa rispetto ad oggi. Nel 2005 la prova si chiamava “Tandalò” e prese la sua direzione consueta, con salita da Buddusò. Dal 2006 entrò in tabella distanze e tempi con il nome di “Monte Lerno” destinato a rimanere una costante. Solo nelle ultime due edizioni il nome è variato leggermente, riferendosi al territorio attraversato, e la prova ha preso il nome di “Lerno - Monti di Alà” nel 2021 e “Monte Lerno di Pattada” lo scorso anno.
In questa lunga storia la speciale ha avuto tantissimi disegni, da quello mostruoso di 59,13 chilometri del 2014 a quello di appena 11,89 chilometri nel 2010 quando la gara fu valida per l’IRC e non si passò sul celebre salto, sempre presente invece nelle edizioni valide per il WRC. La speciale si è disputata quasi sempre nella tappa del sabato, eccezione fatta per le edizioni 2012 e 2013 e questo aggiungerà pathos a questa versione dato che a dieci anni di distanza si tornerà a proporre la “Monte Lerno” nella tappa inaugurale del venerdì.
Nelle 34 occasioni in cui, dal 2006, si è corsa, Sébastien Ogier detiene il record di vittorie con ben 9 scratch, il primo siglato nel 2013 con la Volkswagen Polo R WRC e l’ultimo nel 2021 con la Toyota Yaris WRC. Sébastien Loeb e Jari-Matti Latvala hanno apposto il loro sigillo cinque volte ciascuno, quattro volte Ott Tänak, tre Thierry Neuville, due Mikko Hirvonen e Paolo Andreucci, quest’ultimo l’unico ad aver vinto a Monte Lerno con una Super 2000. In questa speciale classifica compaiono anche Petter Solberg, Dani Sordo, Mads Østberg ed Esapekka Lappi che hanno vinto la “Monte Lerno” una volta ciascuno.
“Il percorso 2023 è nato con l’idea di unire tradizione ed innovazione - ha commentato Antonio Turitto, General Manager del Rally Italia Sardegna - Tiziano ha disegnato la prima bozza e l’ha proposta alla Direzione Gara coordinata da Lucio De Mori che è rimasto colpito dall’idea. Abbiamo iniziato a lavorare con grande slancio e l’idea di riproporre la Monte Lerno in una versione di quasi 50 chilometri è davvero elettrizzante. Tutti noi che abbiamo seguito l’evolversi di questa gara dobbiamo riconoscere che Monte Lerno rappresenta tanto del lavoro che è stato svolto in questi anni. Tutte le volte che passiamo sul Micky’s Jump è un’emozione: la macchina punta il cielo e per un attimo non si vede altro che l’azzurro, solo quando le ruote arrivano sulla sommità del dosso ci si rende conto di cosa c’è dall’altra parte. È un luogo di grande fascino e anche in questo 2023 sarà un bel tributo a quello che il Rally Italia Sardegna ha dato a questo sport in vent’anni di storia”.
Rally Italia Sardegna