Mission: Impossible - The Final Reckoning – recensione del film di Christopher McQuarrie

Un degno finale per la saga costruita attorno a Tom Cruise, che interpreta un personaggio - Ethan Hunt - ormai diventato una figura cristologica.

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Mission: Impossible - The Final Reckoning – recensione del film di Christopher McQuarrie

Ethan Hunt (Tom Cruise) è ancora alle prese con L'Entità, un'intelligenza artificiale che nel capitolo precedente voleva scatenare una guerra atomica e spazzare via l'umanità dalla faccia della Terra.

Lo soluzione è sempre in fondo al mare, dentro il Sevastopol, un sottomarino atomico russo affondato assieme al suo equipaggio. O almeno così sembra, per cui il nostro eroe, di concerto con la sua amata équipe di amici e professionisti, parte per una missione (come al solito) apparentemente suicida sopra e sotto i ghiacci dell'Oceano Atlantico.

Il tempo stringe, perché l'Entità sta sistematicamente prendendo il controllo dei sistemi di lancio missilistici di tutte le potenze nucleari della Terra, e qualcuno a Washington vorrebbe lanciare un attacco preventivo per vincere una guerra che porterebbe comunque a un olocausto termonucleare spaventoso...

Tom Cruise in Mission Impossible - The Final Reckoning

Mission: Impossible - The Final Reckoning: un film costruito attorno a Tom Cruise, che interpreta un personaggio ormai diventato cristologico

Il film comincia con tono dimesso, con una buona oretta di narrazione dove l'azione latita ma abbondano riferimenti e citazioni ai capitoli precedenti della saga, che scopriamo essere tutti strettamente intrecciati tra loro, per cui tutto quanto visto nel passato porta inesorabilmente a quanto accade in questo gran finale.

Fatto che però rende la pellicola poco leggibile per quanti non avessero visto tutti i film precedenti del franchise.

Poi la pellicola si rianima, con un crescendo di scene acrobatiche, indubbiamente molto ben costruite e visivamente accattivanti, al netto di qualche eccesso narrativo che mette a dura prova la sospensione dell'incredulità dello spettatore, come quando vediamo il nostro eroe nuotare negli abissi senza maschera e respiratore, salvando comunque la pelle. Ah già, ma c'è la camera iperbarica gonfiabile che lo aspetta sulla banchisa polare!

Tutto – ma proprio tutto – ruota intorno a Ethan, diventato ormai quasi una figura cristologica, una sorta di messia, predestinato a salvare l'umanità, sempre votato a giocare il tutto per tutto per salvare amici e rapporti interpersonali, impermeabile al fascino femminile, quasi asessuato nella sua tensione mistica verso valori superiori, percepito da tutti gli altri personaggi, Entità inclusa, come un prescelto dal destino.

Tom Cruise in Mission Impossible - The Final Reckoning

Il nemico del genere umano è una forma di intelligenza artificiale, immateriale, vagante nel cyberspazio, e per combatterla i buoni – e non solo i buoni, a onor del vero – devono utilizzare strumenti analogici di vecchia generazione, con lo scopo finale di imprigionare la malefica entità in un piccolo microchip che può stare sul palmo di una mano.

E quindi chiunque lotti contro il nemico informatico usa e fa usare il codice morse, slitte con i cani e vecchi biplani a elica, tutto pur di evitare segnali digitali, che sarebbero subito intercettati e manipolati dall'Entità.

Nel film molta azione avviene in sistemi confinati e claustrofobici, come i sotterranei di Londra, il ventre dei sottomarini atomici, relitti sottomarini e adiacenti abissi insondabili, grotte dentro montagne africane e chi più ne ha più ne metta.

La sequenza più impressionante è secondo me la resa dei conti finale tra Ethan e Gabriel, cattivone molto ridimensionato rispetto al capitolo precedente.

Una resa dei conti che avviene su vecchi aerei a elica, con sequenze mozzafiato dove Tom Cruise ha recitato – come suo solito – senza controfigure. Una sequenza visivamente fantastica, senza dubbio.

In conclusione Mission: Impossible - The Final Reckoning è secondo me un degno finale per un franchise che ha dato molto ai suoi fans, che porta all'apoteosi il personaggio di Ethan Hunter, ormai diventato quasi soprannaturale.

Ma non so quanto possa essere apprezzato da chi non ama o non conosca questo franchise...

Mission: Impossible - The Final Reckoning - trailer ufficiale ITA