Maurizio Zanon è nato nel 1954 a Venezia dove attualmente risiede.
Il presente volume è inserito nella collana Analisi Poetica Sovranazionale del terzo millennio di Guido Miano Editore.
Il titolo di questo libro coglie nel segno riportando esplicitamente quella che dovrebbe essere la funzione costruttiva della poesia e cioè quella di dovere aprireesteticamente ed eticamente attraverso la parola rarefatta e detta con urgenza un varco salvifico di montaliana memoria
Si tratta di un confine, una soglia, oltre il quale l’essere umano può ritrovare sé stesso nella leggerezza così necessaria in un mondo sempre più tecnologico e cibernetico.
Del suddetto passare attraverso possono usufruire il poeta stesso e anche il pubblico dei suoi lettori per superare il male di vivere e abitare poeticamente la terra riscoprendo la capacità d’amare e anche quella d’incantarsi.
Con la pratica della poesia, attraverso il suo soffio salvifico, come dice Zanon, per il poeta e il lettore si realizza una sintesi benefica e sinergica della sfera fisica e di quella psichica.
Anche una salutare fusione di conscio, preconscio e inconscio utile pure per sentirsi vicini maggiormente alla natura nel nostro universo quotidiano occidentale postmoderno liquido e alienato, si realizza attraverso l’esercizio di conoscenza che è la poesia stessa.
Nell’entrare nell’analisi specifica dell’opera che prendiamo in considerazione in questa sede il primo dato che viene alla luce, dopo un primo approccio, è quello di una fortissima complessità architettonica del volume che, per la sua struttura intrinseca, costituisce un unicum nel nostro panorama letterario.
Il libro si apre con una premessa dell’Editore che scrive che questa collana di libri ambisce ad indicare di taluni autori un solco di scrittura nella quale sia da individuareuna sorta di fratellanza d’arte, nel nostro caso della poesia.
Il volume è scandito in tre sezioni che sono tre capitoli indipendenti tra loro ognuno dei quali presenta una prefazione di un noto critico relativo alle poesie del Nostro presenti, componimenti relativi ad un certo argomento e in ogni scritto critico, secondo quella fratellanza suddetta Zanon viene paragonato ad un poeta o ad una poetessa straniera, affini a lui per sensibilità e tematiche trattate.
Le scansioni sono le seguenti: Cap. 1: “La fatica di vivere” in Maurizio Zanon e Alfred Tennyson (prefazione di Enzo Concardi), Cap. 2: “La felice passione d’amore in Maurizio Zanon e la pena d’amare in Emily Dickinson” (prefazione di Floriano Romboli), Cap.3: “Madre Terra”: un compendio di armonie in Maurizio Zanon e in Emily Dickinson” (prefazione di Gabriella Veschi).
Sarà il fortunato lettore di questa eclettica e affascinante opera a scegliere attraverso l’indice del libro quanto più l’appassiona nell’approfondire il discorso sul poeta Zanon e sulla sua opera, poeta che fatto notevole ha avuto l’onore di essere accostato in sede critica a poeti e poetesse ormai storici nella Storia della poesia come Tennyson e Dickinson.
Scrive Zanon nel componimento Polesine: «La nebbia ti avvolge nella solitudine autunnale/ piano piano al sorgere dell’alba/ il delta del Po recita meravigliosi magici versi.// Ieri le alluvioni oggi la siccità:/ quanta sofferenza, quanto patimento/ terra dolce d’incantevole acquea poesia!».
Raffaele Piazza