Comicità e paradosso saranno di scena martedì 5 dicembre alle 20.45 al Teatro Verdi di Gorizia con il concerto teatrale di Elio e le Storie Tese Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo, primo appuntamento del cartellone di Musica e balletto della stagione artistica 2023/2024. Una escalation di canzoni, monologhi, scherzi musicali, performance strumentali virtuosistiche e sciagurate, secondo lo stile mitico e identitario del gruppo. Una radiografia folle e ragionata della nostrana Terra dei Cachi 2023 è non a caso il sottotitolo dello spettacolo, produzione International Music and Arts, con la regia di Giorgio Gallione. Sfiniti dal dover rispondere quotidianamente ad almeno 20 persone a testa che chiedono “Quando tornate insieme?” e “Ma non vi eravate sciolti?”, Elio e le Storie Tese risolvono il problema tornando nei teatri. Un ritorno atteso al punto che i biglietti per la data al Verdi sono andati letteralmente a ruba.
Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo è un picaresco viaggio musicale nel repertorio vecchio di Elio e le Storie Tese. Gergo, ironia, incursioni surreali e filosofia assurdista disegnano un bel paese italiota grottesco e contemporaneo, popolato di bellimbusti modaioli e adrenalinici o di improbabili ammaestratori di cozze, di onorevoli poco onorati o di coltivatori biologico/transgenici, di bizzarri animali da bestiario fantastico o da hippies ormai imbolsiti e fuori tempo massimo. Canzoni, monologhi, scherzi musicali, performance strumentali virtuosistiche e sciagurate, come è nello stile mitico e identitario del gruppo. Grande capacità musicale e talento compositivo al servizio di un racconto deflagrato e sempre sorprendente, dove metodo e follia, genio e sregolatezza incrociano continuamente strade e ispirazioni. Un concerto teatrale senza un attimo di tregua, dove lo sguardo dissacrante e giocoso di Elio e le Storie Tese genera comicità e paradosso. Uno sberleffo ironico e autoironico, dove il Riso o il Comico non sono mai digestivi, ma piuttosto sovversione del senso comune, strumenti del pensiero divergente, ludica e ragionata aggressione alla noia. Uno sguardo beffardo e esilarante che attraverso la musica e le canzoni crea divertimento, spiazzamento e stupore… perché, dice il poeta, senza lo stupore c’è soltanto l’ovvio.
“Sarà un concerto teatrale con uno sguardo beffardo sull’attualità. Ci saranno le nostre canzoni, incursioni surreali, tante parrucche, speriamo qualche applauso, magari qualcuno che si commuove. Sicuramente riderete”: così la stessa band presenta lo spettacolo. E a proposito del titolo, aggiunge: “Siccome non sapevamo molto bene cosa significasse il termine “resilienza" ma lo sentivamo continuamente pronunciare, ci siamo informati e abbiamo capito che volevamo farlo nostro. Il fatto di perdere anche l’ultimo dente e invece di disperarci, cercare di riavvitarlo è la nostra forma di resilienza, andiamo avanti con un dente solo, ma daremo il meglio”.
Per tutti gli spettacoli della stagione artistica, la biglietteria, in via Garibaldi 2/a (telefono 0481 383601) è aperta da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19 e sabato dalle 10.30 alle 12.30. La vendita on line dei biglietti è attiva sul circuito Vivaticket.
C.L.