Il giovane pilota sloveno si impone a sorpresa su avversari più blasonati confermando le sue doti velocistiche
Verdi colline e boschi tinteggiati dai colori autunnali hanno fatto da splendida cornice al 5° Rally Soča Valley, la gara valida per il Slovenian Rally Championship andata in scena il 18 ottobre a Kobarid (Caporetto) a pochi chilometri dal confine italiano, un paesaggio incantevole con lo sfondo delle montagne slovene ha impreziosito le 4 prove speciali in programma - da ripetere due volte - dislocate fra Kobarid, Tolmin e Bovec.

Cinquantaquattro i concorrenti che si sono dati battaglia sulle bellissime prove del rally sloveno, fra cui anche molti italiani che non hanno voluto mancare all’appuntamento con la gara sulle rive del Fiume Soča (Isonzo) da cui prende il nome la vallata ed anche il Rally.




Al via i migliori piloti locali, a partire dagli idoli sloveni Rok Turk e Blanka Kacin, candidati alla vittoria con la loro Hyundai i20 N Rally2, della partita anche il loro principale antagonista Marko Grossi, con Tara Berlot alle note, sulla consueta Citroen C3 Rally2, non sono mancati all’appuntamento il sempre spettacolare Jan Medved con la sua Huyndai i20 N e, per la prima volta sulla Skoda Rally2, il giovane Mark Škulj, navigato da Pia Šumer, con la Fabia RS di RB Motorsport; a chiudere l’elenco partenti le onnipresenti oltre confine Zastava Yugo e la simpaticissima Zastava 750 LE (quella che una volta in Italia era la Fiat 600) a dare spettacolo lungo le strade del tracciato. Da citare anche la partecipazione del giovanissimo italiano Lorenzo Lenzi (16 anni) su Skoda Fabia RS che, sfruttando la normativa locale, ha potuto partecipare alla competizione pur non essendo ancora maggiorenne.

La prima prova speciale in programma, la lunga Gora Rocka (14,09 km), vedeva subito balzare al comando Mark Škulj, per nulla timoroso degli avversari più blasonati e desideroso di confermare le sue doti velocistiche con una macchina da assoluto dopo il colpaccio messo a segno al Rally Dolina zelenega zlata dello scorso mese di agosto su una Citroen C3 Rally2, seguito ad un solo decimo da Rok Turk e con Jan Medved al terzo posto ma già con 8 secondi di distacco dal leader. Il secondo impegno cronometrato confermava la determinazione di Škulj che si imponeva su Turk per 7.1 secondi, con Medved sempre alle loro spalle e Grossi che siglava il quarto tempo (come nella prova precedente) e non sembrava in grado di combattere per la vittoria. Il colpo di scena avveniva però nella ripetizione della Gora Rocka dove Turk, vittima di una foratura, chiudeva la prova con un distacco di 44 secondi dando così addio ai sogni di vittoria.

Dopo l’assistenza di metà giornata Turk ripartiva a testa bassa deciso a dimostrare che senza problemi alla vettura il leader indiscusso in terra slovena sarebbe stato lui, i responsi cronometrici indicavano vincitore della quinta prova Jan Medved – con un secondo e mezzo di distacco da Turk, secondo - e le rimanenti tre tutte ad appannaggio di Rok Turk e Blanka Kacin che, pur terminando al quarto posto finale, hanno così rimarcato la loro superiorità nelle gare di casa.

La vittoria è andata quindi meritatamente a Mark Škulj e Pia Šumer che sono rimasti in testa alla classifica generale della gara dalla prima all’ultima prova in programma con piena soddisfazione, fra l’altro, di Roberto Bertolutti, patron di RB Motorsport; la nuova vettura sembra non aver creato preoccupazioni al giovane Mark che, semmai, sembra adattarsi rapidamente ai cambiamenti e pare lanciato verso un radioso futuro. Al secondo posto ha chiuso Jan Medved, con Izidor Šavelj alle note, che in progressione prova dopo prova ha cercato di andare a prendere il giovane fenomeno ma alla fine ha dovuto arrendersi a 13.9 secondi di distanza. Terzo posto per Marko Grossi e Tara Berlot, soddisfatti comunque di essere andati a podio.
La top ten:




















La sequenza dell'uscita di strada, senza alcuna conseguenza, dell'equipaggio Denis Dekleva - Silvo Likar che alla fine si aggiudicherà anche il primo posto di Raggruppamento 9:














Quasi tutti al traguardo gli italiani in gara, il migliore è stato il giovanissimo Lorenzo Lenzi che, navigato da Federico Grilli, ha portato la sua Skoda Fabia R5 ad un passo dalla top ten chiudendo in undicesima posizione assoluta; a seguire, i portacolori della Gorizia Corse, Federico Laurencich e Lara Pipan (18esimi) e Alberto Mlakar e Cristina Delbello (20esimi), che dopo una battaglia sul filo dei decimi di secondo, complice anche una foratura sulla Peugeot 106 di Mlakar, ha visto infine prevalere l’equipaggio Laurencih-Pipan su Citroen Saxo.



Roberto Camporese e Francesco Maggiolino hanno portato la loro bellissima Ford Fiesta N5 al 30esimo posto finale, mentre i cividalesi Alessandro e Sebastiano Mitri hanno concluso al 41esimo posto finale con la loro ammiratissima e performante Skoda 130 RS. Al 45esimo posto l’inedita coppia Mattia Blasutto e la debuttante Guendy Furlan sulla iconica Golf II Gti che con una condotta di gara regolare hanno visto il traguardo di Kobarid.





A scalare la classifica troviamo in 47esima posizione un altro equipaggio Gorizia Corse, Angelo Martinis e Beatrice Gargiuolo che, pur se afflitti da qualche problema, hanno portato in fondo la gara slovena. Infine, ultima posizione per Stefano e Giovanni Moro che superate alcune difficoltà tecniche questa volta sono riusciti finalmente a portare a termine la gara.


Poca fortuna invece per Roberto Rigo e Mirco Gabrielli fuori da giochi già dopo il termine della prima prova a causa di un problema tecnico.

La gara slovena ha richiamato tantissime persone sulle prove speciali, segno di una profonda passione per i rally nella vicina Repubblica, con tifo da stadio in alcuni passaggi spettacolari del tracciato ma con un pubblico sempre ordinato e rispettoso delle indicazioni dei commissari di percorso. Assistenza, partenza e arrivo della gara erano dislocati nella zona industriale limitrofa alla cittadina di Kobarid, ideale per gli spazi a disposizione ma forse un po’ riduttiva per quanto riguarda la cerimonia di arrivo di una gara che negli anni sta crescendo sempre più e si meriterebbe una location più qualificata per accogliere i concorrenti al termine della manifestazione.
Dario Furlan - #darionnenphotographer