In un momento come quello che stiamo vivendo, dove la parola confine è ritornata ad essere di grande attualità l'Ecole des Maîtres rappresenta il superamento delle barriere culturali e linguistiche che possono rendere non completa la caratterizzazione di un attore.
È stata presentata nei giorni scorsi la trentunesima edizione della Ecole des Maîtres nella sede di Udine della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia alla presenza di Rita Maffei, Presidente, e co - direttrice artistica del CSS Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Claudio Longhi, direttore del Piccolo Teatro di Milano Teatro d'Europa e Marcial Di Fonzo Bo quale direttore dell'edizione 2023. Padrone di casa Mario Anzil assessore alla cultura e allo sport della Regione FVG
La scuola dei maestri, Ecole des Maîtres è stata voluta e ideata nel 1990 dal critico teatrale Franco Quadri il quale ha compreso l'importanza per gli attori e le attrici di “respirare” le esperienze, le culture, i metodi di insegnamento dei maestri di fama internazionali uscendo dai confini sia fisici che culturali del proprio paese.
La scuola dei maestri è quindi un progetto di formazione teatrale avanzata, un corso di dimensione europea per il perfezionamento teatrale post diploma rivolto a giovani attori e attrici che abbiano già maturato le loro prime esperienze professionali sotto la guida di importanti professionisti della scena teatrale internazionale.
Come ha ricordato Claudio Longhi, direttore del Piccolo Teatro di Milano- Teatro d'Europa, “prima dell'idea di Quadri non esisteva niente di tutto questo”. Quadri, appunto, è riuscito a realizzare l'utopia di una scuola di teatro itinerante, una scuola non del maestro, ma scuola dei maestri, nella consapevolezza che non c'è un'unica verità e un unico metodo di insegnamento ma ci sono tanti modi di fare esperienza teatrale.
I sedici giovani attori e attrici hanno un'età compresa tra i 24 ai 35 anni e hanno già avuto esperienze come professionisti sono stati selezionati nei paesi del partenariato (Francia, Belgio, Italia e Portogallo). Il gruppo ha la possibilità di confrontarsi, quest'anno, con il maestro della scena internazionale, Marcial Di Fonzo Bo. I teatranti godranno del costante scambio di esperienze sui diversi modi di approcciarsi al teatro derivanti dalle diverse scuole cui appartengono e dalle diverse nazionalità.
Il corso partirà il 28 agosto e terminerà il 7 settembre. Quarantadue giorni intensi di lavoro e confronto che si svolgeranno tra Angers, Liegi, Milano, Udine - Villa Manin di Passariano, Coimbra, Lisbona per terminare a Reims. Il corso prevede, nelle diverse sedi europee delle dimostrazioni pubbliche che permetteranno ai giovani attori di sentire le emozioni che verranno dai diversi teatri da cui saranno ospitati.
Marcial Di Fonzo Bo, neo direttore del Quai - Centre dramatique national des Pays de la Loire, importante istituto teatrale francese e nuovo partner di progetto, è un attore e regista di fama internazionale che durante la sua lunga carriera ha lavorato ed è stato diretto da importanti esponenti di cinema e teatro. Ha vinto numerosi premi tra cui, nel 1995 il premio Syndicat de la Critique per la sua interpretazione nel Riccardo III; e nel 2004 quello come migliore attore per Le couloir di Philippe Minyana. Sta lavorando al Portrait de l'artiste après sa mort di Davide Carnevali che andrà in scena a dicembre di quest'anno mentre nel 2024 sarà la volta dell'opera Victoria et Anselm alla Cité Bleu di Ginevra.
Il maestro sarà affiancato nello svolgimento del corso dalla drammaturga e traduttrice Marianne, Séigol Samoy. Il maestro ben incarna l'idea di “attore europeo” tanto cara a Fanco Quadri. Per Marcial Di Fonzo Bo “fare teatro significa schierarsi, intervenire. Fare l'attore e l'attrice significa avere una predilezione per il movimento puro. Per la complessità non necessaria per l'irregolarità, la leggerezza e le stranezze del linguaggio. Il lavoro dell'attore è in perenne movimento, gli autori, le autrici di oggi, ci costringono a inventare nuove forme di recitazione che mettono in discussione i codici drammaturgici e le modalità di rappresentazione”.
Il maestro della xxxi edizione ha deciso di titolare il corso di quest'anno, “Disparates”. L'ispirazione gli è venuta guardando e studiando le incisioni di Goya intitolate “Los disparates” che lo avevano particolarmente impressionato fin da giovane. Il maestro ha trovato dei parallelismi tra le opere di Goya e Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare.
Il gruppo, quindi, lavorerà e i rielaborerà i testi di Shakespeare alla luce delle opere di Goya: sogno, notte, giorno, luce, ombre, fantasmi e disordine si compenetrano e riconoscono nelle due opere.
Il lavoro si svolgerà a contatto con la natura, all'aperto, nei boschi, nei parchi, in riva al mare, cercando la luce naturale nel passaggio dal giorno alla notte che consentiranno agli attori ed attrici di meglio interpretare ciò su cui si stanno cimentando.
Molto importante per la riuscita del progetto, sarà, per il maestro l'uso della lingua che considera “veicolo del corpo dell'attore”; si lavorerà in portoghese francese e italiano grazie all'aiuto di Marianne Séigol Samoy.
Rita Maffei, nel presentare e ringraziare il vicepresidente della Regione Mario Anzil, assessore alla cultura e allo sport ha ricordato come il Css ha vinto nel primo decennio degli anni duemila il il Leone d'oro per il futuro alla Biennale di Venezia. Il Css sta continuando a lavorare nell'ottica sperata e auspicata da Franco Quadri in dimensione europea oltrepassando i confini. Non più confine come separazione ma come opportunità di crescita.
Anzil ha ringraziato per il calibro di queste iniziative che hanno permesso di creare il futuro attraverso il confronto tra culture teatrali diverse ma tutte legate da un sottile filo conduttore fatto di opportunità e crescita con la speranza di creare un'Europa di popoli.
Ecole, è ideato e promosso da sette istituzioni teatrali di Italia, Belgio, Francia e Portogallo. Dal 2022 il CSS Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, capofila e storico partner italiano, condivide la cura dell'Ecole des Maîtres per l'Italia assieme al Piccolo Teatro di Milano - Teatro d'Europa.
La scuola dei maestri è resa possibile grazie a molte istituzioni internazionali. Si avvale del sostegno del MIC Direzione generale spettacolo regione autonoma Friuli Venezia Giulia direzione centrale cultura, sport e solidarietà, Fondazione Friuli e della partecipazione di Erpac, Ente Regionale Patrimonio Culturale Friuli Venezia Giulia, Crepa - Centre de Recherche et d'Expérimentation en pédagogie Artistique (CFWB/Belgio), Teatro Nacional D. Maria II, TAGV, Teatro Académico de Gil Vicente (Portogallo), Le Quai Centre Dramatique National Angers pays de la Loire, Comédie Centre Dramatique National de Reims (Francia).