Il primo M3gan aveva introdotto la piccola Cady (Violet McGraw), rimasta orfana, e affidata alla giovane zia materna Gemma (Allison Williams), donna in carriera che lavorava come esperta in robotica.
Ma lei non era altrettanto esperta nella cura dei bambini, era troppo impegnata dal suo lavoro e ha pensato bene di affidare le cure della piccola a M3gan (Model 3 Generative Android), un robot dotato di intelligenza artificiale, che però ben presto comincia a massacrare chiunque a suo avviso costituisca un pericolo per la sua protetta.
In questo secondo capitolo del franchise, ritroviamo Gemma, diventata attivista per la regolamentazione della AI, Cady ormai adolescente, e un nuovo androide, Amelia (Ivanna Sakhno), costruito per missioni militari e ovviamente sfuggito dal controllo.
Gemma si troverà ben presto costretta a ricostruire M3gan, in versione potenziata, per affrontare la nuova minaccia...

M3gan 2.0: un'evoluzione del franchise verso l'action movie
Il primo capitolo era un buon film di intrattenimento, ben bilanciato, senza troppe pretese, l'ennesima variazione sui temi della bambola assassina e della rivolta delle macchine, con venature horror, una certa dose di satira sociale e qualche scena truculenta, senza però mai sfociare nel trash.
M3gan 2.0 ha un budget molto più elevato, e questo ha permesso a Gerard Johnstone, che ha diretto entrambe le pellicole, di uscire dall'ambientazione prevalentemente domestica e familiare del film precedente, fare un uso molto più massiccio di effetti speciali e ambientazioni elaborate, virando decisamente il genere verso l'action movie, focalizzando la storia attorno a M3gan, nel frattempo diventata un personaggio iconico.
Il film comincia sul confino turco-iraniano, in linea con il cambiamento mediatico della lista dei nemici dell'Occidente, elemento che viene opportunamente aggiornato nella rappresentazione del mondo del cinema mainstream.

Qui vediamo in azione il nuovo androide da combattimento, Amelia, che subito esce dal controllo dei suoi costruttori, per cominciare il suo percorso narrativo che la porterà all'inevitabile scontro frontale con la nuova M3gan, in una resa dei conti che per alcuni aspetti può ricordare gli scenari già visti in Terminator 2 – Il giorno del giudizio.
Ma in questa pellicola troviamo anche riferimento all'immaginario di Mission Impossible, con infiltrazioni all'interno di basi munitissime, cattivoni super-tecnologici in azione ed entità cibernetiche senzienti vaganti nella Rete, alla solita ricerca del dominio del mondo.
Quindi tanta azione, tanto spettacolo, tante battute – peraltro non molto memorabili – di M3gan, che da mostro assassino è diventata una anti-eroina in cerca di redenzione. Il tutto al prezzo della scomparsa di ciò che aveva dal mio punto di vista reso molto più accattivante il primo capitolo del franchise.

Il primo M3gan mi aveva infatti piacevolmente sorpreso perché mentre mi aspettavo un horror puro, si è rivelato essere una pellicola intrisa di momenti divertenti e di riflessione sociale, fattori persi in questo M3gan 2.0, che rappresenta una decisa virata su temi meno complessi, ma molto più commerciali e visivamente accattivanti.
Manca però la tensione che caratterizzava piacevolmente l'atmosfera del primo capitolo del franchise, e alcuni passaggi narrativi mi sono sembrati leggermente forzati. Troppa carne sul fuoco, forse.
Comunque il film garantisce due ore di spensierato intrattenimento.
M3gan 2.0 - trailer ufficiale ITA