LIGNANO, INCONTRI CON L'AUTORE E CON IL VINO: DOMANI giovedì 12 settembre UN FUORI PROGRAMMA CHIUDE LA 26^ EDIZIONE. ROBERTO DE SANTA PRESENTA “CIRO. IL MARE È LA MIA CASA”

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LIGNANO, INCONTRI CON L'AUTORE E CON IL VINO: DOMANI giovedì 12 settembre UN FUORI PROGRAMMA CHIUDE LA 26^ EDIZIONE. ROBERTO DE SANTA PRESENTA “CIRO. IL MARE È LA MIA CASA”

Un appuntamento speciale e fuori programma chiude la 26^ edizione degli incontri con l’autore e con il vino, la rassegna estiva promossa dall’Associazione Lignano nel Terzo Millenniopresieduta da Giorgio Ardito, e curata dallo scrittore Alberto Garlini, dal tecnologo alimentare Giovanni Munisso e dall’enologo Michele Bonelli

Giovedì 12 settembre, alle 18.30 al PalaPineta, Roberto De Santa presenta “Ciro. Il mare è la mia casa”, in dialogo con Vincenzo Bottecchia e con un intervento della storica Marina Marmai.

Lignano Pineta ha una passeggiata sopraelevata e all’altezza dei bagni 4 e 5, dal Ponte Renzo Ardito, guardando il mare si scorge un pontile che dalla spiaggia si allunga tra le onde e si conclude con uno storico locale dalla forma ottagonale: la Pagoda. 

«Nelle mie frequenti visite e soste in tale luogo – scrive Roberto De Santa  osservavo curioso un colorito personaggio che notavo seduto all’ombra o intento a pescare, finché ho preso l’iniziativa di salutarlo e fare conversazione. Era Ciro Manfredonia, l’affidatario-gestore, e da queste improvvisate conversazioni è nato questo racconto: lui ha avuto fiducia in questo sconosciuto che insistentemente lo andava a salutare e gli faceva domande, io intuivo che possedeva uno scrigno di storie interessanti che avrei voluto scoprire, e farmi raccontare; ma la mia fantasia non poteva arrivare a immaginare quello che invece è avvenuto veramente durante una vita lunga e movimentata, che ha trovato infine sbocco nella località di Lignano, luogo ben diverso dal lungomare di Santa Lucia della nativa Napoli, dove è venuto al mondo, ma che in qualche modo l’ha accolto».

Ciro. Il mare è la mia casa” è un libro/intervista di tre capitoli: nel primo l’autore ripercorre l’infanzia di Ciro Manfredonia, nato a Napoli il 3 marzo 1941 da un pegno d’amore, cresciuto da due mamme e con un padre andato al fronte in Russia che non ha ancora conosciuto. Il secondo capitolo, “Per mare”, racconta le avventure di Ciro partito quattordicenne in giro per il mondo sulle navi di Achille Lauro. Le traversate dell’Oceano Atlantico, i luoghi magici, gli amori nati in mezzo al mare – o ad esempio a Singapore – che non hanno trovato il lieto fine. Fino a un viaggio di rientro dall’Australia, dove Ciro conosce l’amore della sua vita, Antonilia, che dal Queensland stava rientrando a Pertegada. Ciro sposa «la bella moretta dagli occhi dolci e dal sorriso gentile» l’11 dicembre 1965 e con lei si stabilisce a Napoli. Con la nascita del secondo figlio la vita da marinaio inizia a stare stretta e da lì la decisione di tornare nel paese natale della moglie.

Inizia da Lignano il terzo capitolo del libro, con Ciro Manfredonia e le prime stagioni estive passate sulla spiaggia di Lignano Pineta a vendere il cocco e gli inverni trascorsi facendo vari lavoretti. Finchè non convince l’imprenditore presidente della Società Lignano Pineta Renzo Ardito – divenuto poi un grande amico, così come il figlio Giorgio – ad affidargli la gestione del bar La Pagoda. 

«Sono più di trent’anni che sto qua su questa nave incagliata in questa sabbia d’oro – speiga Ciro Manfredonia nel libro – ma a me basta chiudere gli occhi e annusare l’aria e sento l’odore dei mari che ho visto e navigato nella mia vita». 

E nel 1995, assieme a Renzo Ardito, è stato anche pioniere e inventore dell’Incendio del Mare, lo spettacolo pirotecnico che ogni 16 agosto richiama decine di migliaia di persone sulla spiaggia di Lignano Pineta.