Dopo spettacoli coinvolgenti come “Amleto take away” e “In fondo agli occhi” - che è stato anche ospite in passato dello Stabile regionale - ritorna alla Sala Bartoli la compagnia Berardi Casolari, con uno spettacolo di cui il Teatro Stabile è anche coproduttore: “LidOdissea” va in scena da giovedì 9 a sabato 11 novembre.
“LidOdissea” è una drammaturgia originale, che prosegue e approfondisce la riflessione sulla società contemporanea già avviata in queste prime opere e vuole indagare il senso di inquietudine che, come uno spettro, aleggia sull’uomo contemporaneo immerso nella società che lo circonda, e sull’inadeguatezza che il confronto con essa produce in lui.
Oggi viviamo in continuo bilico tra il farcela e il non farcela e anche quei problemi, che un tempo erano considerati appannaggio delle giovani generazioni, si sono estesi a macchia d’olio, coinvolgendo fasce d’età che arrivano fino ai 50/60 anni: una macrogenerazione, accomunata da senso di impotenza, inadeguatezza, impossibilità a superare o a raggiungere gli obiettivi imposti dalla società della performance nella quale tutti siamo immersi.
In linea con la ricerca poetica di Berardi Casolari, anche in “LidOdissea” il tema della cecità è presente, ma non come punto di partenza autobiografico, quanto come metafora di una dimensione sensoriale che attanaglia l’intera società contemporanea: la cecità come limite mentale al quale l’uomo contemporaneo è assuefatto e sul quale i protagonisti tenteranno di riflettere e portare l’attenzione, scardinando attraverso un lungo viaggio tutte le certezze dello spettatore.
La storia di LidOdissea parte dallo studio dell’Odissea omerica per riscrivere una nuova storia, un’Odissea 2.0.
Ulisse, Penelope e Telemaco: una famiglia in vacanza in uno stabilimento balneare, che tra flashback e flashforward rivive e racconta le avventure del viaggio mitologico, trasformandolo in un viaggio interiore alla scoperta dei limiti, delle difficoltà e dei paradossi della società contemporanea.
In questo mondo dove ogni azione è performante, dove le parole d’ordine sono efficacia ed efficienza, dove l’errore umano è sempre una colpa e i numeri contano più delle parole; dove ogni pensiero, passo, sogno deve essere mirato al raggiungimento di un obiettivo e l’altra faccia della medaglia è sempre e solo il fallimento, i quattro protagonisti rievocano incontri con stravaganti personaggi, episodi esilaranti e tragici, situazioni paradossali e grottesche. Quattro personaggi alle prese con tutta la loro inadeguatezza nei confronti del mondo contemporaneo. Quattro personaggi in viaggio, che riflettono sul concetto di identità, sul modo di stare al mondo, sull’evoluzione delle relazioni fra esseri umani.
«Se nei precedenti spettacoli - spiega Gianfranco Berardi - il mio personaggio presentava uno sguardo sul mondo, affine a quello adolescienzale, in “LidOdissea” il punto di vista diventa quello di un uomo. Ulisse ha una sua idea e uno spirito critico con cui osserva il mondo e lo filtra: un mondo che non gli piace, perché non collima con la sua natura, con il suo essere. Ulisse è un uomo sempre in viaggio alla ricerca di qualcosa, sia interiormente che esteriormente. Io, come Ulisse, navigo di città in città, di teatro in teatro, sempre in viaggio dentro e fuori di me, alla ricerca di nuove relazioni e avventure che mi mettano alla prova. Ulisse è un uomo combattuto tra la fede cieca e l’assoluta diffidenza, tra l’euforia di un mondo che tenta di illuderci con felicità fugaci, cercando di convincerci che quello sia il benessere da perseguire, e la nostalgia di un uomo maturo che vive di ricordi. Un personaggio in evoluzione che cercherà di destreggiarsi tra vari sentimenti».
La Compagnia Berardi Casolari, in collaborazione con la Civica Scuola Interpreti e traduttoriAltiero Spinelli e la App Converso® di Donato Velardi realizza un progetto di audiodescrizione dal vivo dei propri spettacoli.
"LidOdissea" è integrato da un'audiodescrizione dal vivo, che è fruibile da ogni utente attraverso l'utilizzo del proprio smartphone e delle proprie cuffie personali. Il progetto è unico nel suo genere e sperimentato dalla Compagnia al momento in maniera esclusiva al livello europeo.
Connettendosi durante lo spettacolo al sito Ekphrasys, un audiodescrittore trasforma le immagini in parole e suoni. L'audiodescrizione così realizzata rende più completa l'esperienza teatrale anche per persone con disabilità visiva, rendendole allo stesso tempo capaci di gestire autonomamente il servizio offerto e di vivere la cultura senza imbattersi in barriere discriminatorie. Il progetto è sostenuto e promosso anche dalle sedi territoriali dell'Unione Italiana Ciechi
Lo spettacolo è in scena alla Sala Bartoli giovedì 9 e sabato 11 novembre alle ore 21 e venerdì 10 novembre alle ore 19.30 e sabato 11 novembre anche in pomeridiana alle ore 17.
I biglietti sono in vendita alla Biglietteria del Politeama Rossetti, in tutti gli altri punti vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e anche online tramite sito del Teatro Stabilewww.ilrossetti.it. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.
e.l.