TAVAGNACCO – TEATRO PAOLO MAURENSIG martedì 12 novembre – ore 20.30
CODROIPO – TEATRO BENOIS-DE CECCO mercoledì 13 novembre – ore 20.45
SAN VITO AL TAGLIAMENTO – AUDITORIUM CENTRO CIVICO giovedì 14 novembre – ore 20.45
ARTEGNA – NUOVO TEATRO MONS. LAVARONI venerdì 15 novembre – ore 20.45
GRADO – AUDITORIUM BIAGIO MARIN Sabato 16 novembre – ore 20.45
MUGGIA – TEATRO GIUSEPPE VERDI Domenica 17 novembre – ore 17.30
Tavagnacco – “Di precise parole si vive” è un verso del brano Discanto di Ivano Fossati che Lella Costa ha scelto per completare il titolo del “suo” Otello, spettacolo che torna sul palcoscenico in una versione rivisitata a quasi un quarto di secolo dalla prima messinscena. Otello, di precise parole si vive sarà ospite la prossima settimana in sei teatri del Circuito ERT. La tournée regionale partirà martedì 12 novembre dal Teatro Maurensig di Tavagnacco per la stagione di prosa realizzata conla Fondazione Luigi Bon, proseguirà mercoledì 13 novembre al Teatro Benois-De Cecco di Codroipo, giovedì 14 novembre all’Auditorium Centro Civico di San Vito al Tagliamento, venerdì 15 novembre al Nuovo Teatro Lavaroni di Artegna, sabato 16 novembre all’Auditorium Biagio Marin di Grado, e si concluderà domenica 17 novembre al Teatro Verdi di Muggia. Tutte le serate avranno inizio alle 20.45, con l’eccezione di Tavagnacco, dove il sipario si alzerà alle 20.30, e Muggia, dove il “chi è di scena” verrà dato alle 17.30. La drammaturgia dello spettacolo è firmata a quattro mani da Lella Costa e Gabriele Vacis, il quale ne cura anche la regia. La “scenofonia” è di Roberto Tarasco.
La forza dei grandi autori è che i temi, le storie e i personaggi che compongono le loro opere sono senza tempo, continuano a parlarci, anche a distanza di secoli, e spesso ci aiutano a capire chi siamo e cosa ci sta accadendo oggi. Quando ci si trova di fronte a una storia perfetta, non ha forse senso inventarne un’altra per dire le stesse cose: è quasi un dovere continuare a raccontare proprio quella.Ecco perché Lella Costa e Gabriele Vacis hanno scelto di riproporre Otello di William Shakespeare per raccontare un tema, quello del femminicidio e del patriarcato, che più attuale non potrebbe essere.
Nell’Otello, spiega Lella Costa, c’è “una trama folgorante, il cui riassunto potrebbe sembrare una notizia di cronaca di oggi (un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina e abilissima, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole), per questo dobbiamo continuare a raccontare e ascoltare questa storia”.