Sergio (Michele Riondino) è un insegnante di ginnastica a cui viene assegnata una cattedra a Remis, una piccola località sperduta tra le Alpi.
È perseguitato da un terribile lutto familiare che nel passato si è abbattuto sulla sua vita. Si comporta in modo burbero con i suoi allievi e cerca conforto nell'alcol.
Ben presto scopre che il suo comportamento è distante anni luce da quello dei paesani, che sembrano vivere in modo eternamente sereno e pacifico, con un bel sorriso stampato sul volto.
Nonostante tutte le difficoltà, Sergio comincia una relazione con Michela (Romana Maggiora Vergano) e ben presto scopre che i suoi compaesani sono uniti da un rito che sembra esorcizzare dalle loro vite ogni traccia di sofferenza personale...

La Valle dei Sorrisi: uno splendido thriller metafisico tutto italiano
Non classificherei questa pellicola come un horror, ma come un thriller dai risvolti metafisici.
Nel racconto non c'è una chiara contrapposizione tra forze del bene e forze del male, ma piuttosto tra chi è disposto ad affrontare le gioie e i dolori della vita senza ricorrere a droghe, contando solo sulle proprie forze interiori, e a chi invece ha bisogno di un supporto esterno.
Le forze paranormali che vengono mostrate nel racconto non hanno un'origine spiegabile razionalmente, neanche da un punto di vista tradizionalmente religioso.
Infatti costituiscono comunque una forma di dipendenza per gli abitanti di Remis, che ne hanno bisogno per andare avanti, di fatto vivendo in una sorta di anestesia di origine esoterica.
Uno dei chiari punti di forza di questa ottima pellicola è proprio che non viene fornita nessuna spiegazione logica dei fatti incredibili che accadono nel paesino perso nelle montagne italiane. Non c'è alcun bisogno di farlo, e questo rende il film ancora più accattivante,
Un modo per parlare in modo interessante delle dipendenze, senza curarsi della loro origine o natura.
Un altro tema che viene esplorato nel racconto è di come la gente per accettare qualcosa di straordinario ha comunque bisogno di ricondurlo nell'alveo di quanto già conosciuto, e del potere che la religione ha di mediare questo processo sociale.
In questa pellicola si parla in modo esplicito anche di omosessualità, mantenendosi però distanti anni luce dal solito compitino politically correct che ci viene normalmente propinato nelle sale cinematografiche.
Insomma, La Valle dei Sorrisi è un film che usa gli eventi paranormali come metafora per parlare in modo intrigante di temi scottanti, senza cadere nel didascalico.
La regia è impeccabile, la fotografia è ottima, anche la recitazione è molto buona, elemento importante in una pellicola quasi corale, dove molteplici personaggi cooperano in modo efficace formando un racconto coinvolgente, mai banale, mai scontato.
Un film basato sulla crescita costante della tensione, astenendosi dall'uso sincopato di jump scare.
Il piacere di avere riconosciuto sul grande schermo diversi luoghi friulani, terra dove sono nato e dove abito, è poi stato per me un ulteriore bonus personale, regalatomi da un film la cui qualità ovviamente trascende le location dove è stato girato.
Di Paolo Strippoli avevo già molto apprezzato A Classic Horror Story, e con questa pellicola si conferma essere una giovane promessa del cinema italiano.
La Valle dei Sorrisi, un film imperdibile.
Al cinema.
La Valle dei Sorrisi - trailer ufficiale ITA