La psicologia campana protagonista a Bergamo: “La fibromialgia si trasforma in possibilità di parlare del dolore, non solo come esperienza fisica, ma anche mentale, psichica ed emotiva”

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La psicologia campana protagonista a Bergamo: “La fibromialgia si trasforma in possibilità di parlare del dolore, non solo come esperienza fisica, ma anche mentale, psichica ed emotiva”

La città di Bergamo ha ospitato – nei giorni scorsi – i lavori del 47° Congresso Nazionale dell’AISD – Associazione Italiana per lo Studio del Dolore.

Una delle più significative sessioni di lavori del congresso lombardo, ha visto protagonista la dottoressa Annamaria Ascione. Psicologo clinico e fondatrice del Centro di interventi integrati in psicologia clinica “Anima Iris” di Pompei (NA), la Ascione ha presentato uno studio di ampio rilievo scientifico, all’interno del suo intervento intitolato “DOLORE NEUROPATICO E FIBROMIALGIA: UN CASO CLINICO”.

 “È stato entusiasmante presentare il mio lavoro scientifico al congresso nazionale dell’AISD. – ha commentato la psicologa campana – Tengo a ringraziare i colleghi Vincenza Alfano – Psichiatra già Direttore UOCSM ASL NA 3 – e Pasquale Cuccurullo – Direttore Sanitario del Clinic Center di Napoli – che per motivi personali non hanno potuto essere presenti al congresso. Sono felice di estendere questo ringraziamento al presidente Leonida Iannantuoni della Società Scientifica Nazionale di Medicina di Famiglia e Comunità “Assimefac” – della quale sono membro per il Comitato Tecnico-scientifico, e Santina Bianchi, rappresentante nazionale di FESPA per la Specialistica Ambulatoriale”.

 Il congresso bergamasco ha fornito “importanti momenti di confronto multidisciplinare – come ha spiegato la stessa Ascione – confermando la necessità di una prospettiva di ‘lettura della complessità’. La fibromialgia, sempre più frequente nei pazienti, diviene possibilità di parlare del dolore, non solo come esperienza fisica, ma anche mentale, psichica, emotiva. Una lettura che può ‘camminare al fianco’ della prospettiva medica tout court per uno sguardo che restituisca dignità al dolore del paziente, alla sua storia di vita e alla propria narrazione”.

 La cura come speranza trasformativa e il dolore come risorsa e non solo come espressione di sofferenza sono da sempre al centro delle attenzioni scientifiche e professionali della studiosa campana.

M.I.