Il racconto di un viaggio crepuscolare attraverso i boschi dellemontagne goriziane. Un film sullo spazio tra le cose: tra il buio e la luce, tra il sonno e la veglia, tra l’ignoto e il familiare, tra la memoria e l’immaginazione, tra l’angoscia e la tenerezza. E su questo confine sinuoso naviga una melodia.
È “Di notte” (2025, 9’, film 16mm trasferito su supporto digitale, sonoro, work in progress), il cortometraggio sperimentale dell’artista svizzera Anouk Chambaz che sarà presentato giovedì 20 febbraio alle 18.30, a ingresso libero, al Kinemax di Gorizianell’ambito di Mind the Border, il progetto di residenza artistica voluto da Altreforme che così ha voluto puntare i riflettori sul territorio di Gorizia/Nova Gorica, insieme Capitale Europea della Cultura 2025.
È quasi notte sulla montagna. Un'auto solitaria si snoda lungo la strada. Alla guida, qualcuno canticchia una strana ninna nanna. Da qui parte il “viaggio” raccontato da Chambaz nell’opera appositamente creata per Mind The Border e che la stessa autrice illustrerà a Gorizia nel corso dell’incontro organizzato a conclusione del percorso.
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Il progetto nasce con l’obiettivo di indagare attraverso la lente dell’arte il confine, inteso non come limite di separazione tra due identità nazionali, italiana e slovena, ma come luogo di incontro e convivenza permanente per persone provenienti da moltissime nazioni del mondo. In questo senso Gorizia, con la sua storia contraddistinta da una complessità etnica, linguistica, religiosa e sociale, incarna un’unicità, una peculiarità che però può farsi emblema di situazioni globali. Mind the Border si pone l’obiettivo di rappresentare in modo poetico, non documentaristico, questa complessità, instaurando un percorso di relazioni e rappresentazioni rispettoso delle diversità ma anche indicativo di ciò che ci accomuna come persone, l’appartenenza a un unico genere umano.
L’artista
Anouk Chambaz, classe 1993 e nata a Losanna, lavora con le immagini in movimento. La sua pratica ruota attorno alle figure dell'alterità e ai processi di metamorfosi. Laureata in cinema e in filosofia a Losanna e a Roma, ottiene nel 2024 una menzione speciale al Festival Internazionale di Cortometraggi di Rio de Janeiro per “Marica”. Nel 2023 riceve una menzione speciale al Premio Francesco Fabbri per il lavoro “La mia risata è una cascata”. Nel 2022 fa parte dei 6 finalisti di ArteVisione Lab a cura di CareOf, Milano, partecipa al programma di residenze Prender-si cura al Mattatoio, Roma, ed è vincitrice della sezione video del Premio Combat.Le sue opere sono state esposte in diverse istituzioni tra cui MUSE - Museo delle Scienze (Trento), MACTE – Museo d’Arte Contemporanea di Termoli (Termoli), Museo Novecento e Palazzo Vecchio (Firenze), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), Biennale di Gubbio (Gubbio), Straperetana - Galleria Monitor (Pereto), Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia), Galleria d'Arte Moderna (Roma), Baleno International (Roma), Lago Film Festival (Lago Revine), Vilnius Film Festival (Vilnius), Newark Museum (USA).
Altreforme si occupa dal 2002 di ricerca e sviluppo nel settore dell’arte contemporanea e didattica artistica sperimentale, collaborando con musei, fondazioni e organizzando eventi artistici. Dal 2008 produce documentari di creazione, cortometraggi e video d’animazione. Promuove attivamente una contaminazione tra discipline e saperi e l’ibridazione tra linguaggi e generi.
E. L.