Laboratori teatrali per connettere i giovani al mondo reale.
Saranno circa un centinaio gli studenti degli istituti di Udine 5 Istituto Comprensivo di Udine (scuole Pascoli-Toppo, Nievo ed Ellero), Liceo classico Jacopo Stellini, ISIS Arturo Malignani che dal 12 novembre parteciperanno ai laboratori teatrali del progetto La Meglio Gioventù - Udine dedicati alle bambine e ai bambini, ragazze e ragazzi nell'ambito della Stagione ContattoTIG Teatro per l'infanzia e la gioventù. Il Progetto La Meglio Gioventù – Udine 2024 è un ulteriore sviluppo dell’ampio progetto ContattoTIG. Una nuova sezione, il cui titolo, di pasoliniana memoria, è intenzionalmente legato alle attività extrascolastiche del CSS nella Bassa friulana.
Il progetto pilota del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG è sostenuto dal Bando istruzione 2024 della Fondazione Friuli - Percorsi per il benessere di casa e scuola. I laboratori si sviluppano come un percorso esperienziale che utilizza il mezzo teatrale come strumento espressivo per migliorare le capacità relazionali dell'individuo in rapporto al gruppo. Si vuole favorire la socializzazione e la conoscenza del proprio io. La pandemia, l'utilizzo massivo dei dispositivi elettronici ha isolato e allontanato bambini e ragazzi dal mondo non virtuale: da qui l'esigenza di nuovi metodi e strumenti per interagire con i giovanissimi.
Il teatro è il mezzo che meglio si presta a questo scopo dove ciascuno può trovare il suo spazio e la consapevolezza di sé stesso e dell'altro.
Nell’arco dell’anno scolastico 2024- 2025, vengono attivati a partire da martedì 12 novembre i quattro laboratori teatrali per un totale di quaranta incontri fino a maggio 2025, diversificati per fascia d’età e concordati nei loro specifici contenuti con le scuole e gli/le insegnanti, guidati da Alessandro Maione, Ada Delogu e Nicoletta Oscuro, operatori e operatrici teatrali professionisti chiamati ad adattare e applicare le dinamiche relazionali e teatrali in maniera funzionale agli obiettivi del progetto.
I laboratori per le scuole primarie "L'altro da me" saranno tenuti dall'attore e formatore Alessandro Maione: attraverso il gioco teatrale i bambini saranno invitati a scoprire e riscoprire la bellezza dell'altro, l'ascolto dell'unicità di ciascuno. "Agisco quindi sono", sempre a cura di Alessandro Maione, è dedicato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado. Maione proporrà esercizi di propedeutica teatrale volti alla consapevolezza del proprio corpo, all'ascolto di esso per comunicare con gli altri. Ada Delogu con "Sguardi diversi" condurrà gli studenti dello Stellini in un viaggio di conoscenza attraverso sé stessi, lo spazio, il tempo. Il gioco del teatro, con regole da decidere volta per volta, stimolerà l'autonarrazione senza giudizi e pregiudizi con un linguaggio d'arte che mette in gioco il corpo e la mente, il gesto e la parola, la presenza nel qui e ora.
Il laboratorio di Nicoletta Oscuro "Liberi Tutti" è dedicato agli studenti dell'ISIS Malignani. Si tratterà di un cammino alla scoperta della meraviglia dell'io, della consapevolezza e accettazione delle fragilità che rendono unico l'individuo attraverso il gioco teatrale.
La prima edizione del progetto La Meglio Gioventù - Udine è stata presentata nei giorni scorsi presso la sede della Fondazione Friuli a Udine alla presenza di Giuseppe Morandini, Presidente della Fondazione Friuli; Rita Maffei, Presidente e co-direttrice artistica del CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG; Sara Cuomo Dirigente Istituto comprensivo di Udine V Circolo; Luca Gervasutti Dirigente Liceo Classico Jacopo Stellini; Sara Giganotto, collaboratrice del Dirigente Collaboratrice del Dirigente ISIS Artuto Malignani Oliviero Barbieri.
Il presidente Morandini si è detto molto soddisfatto di come il bando della Fondazione sia stato interpretato e di come la Fondazione desideri collaborare fattivamente con la comunità educante. Scuola e famiglia, ha sottolineato Morandini, devono essere in equilibrio e procedere verso lo stesso scopo, quello di educare alla crescita e alla vita vera le nuove generazioni, troppo abituate ai contatti virtuali.
Secondo Cuomo, il teatro deve essere concepito come un mezzo di apprendimento per guardare all’altro. La sua inclusività permette a tutti di trovare spazio. Sottolinea come spesso ci siano più richieste rispetto ai posti disponibili. Si tratta, quindi, di metodi nuovi da affiancare a quelli tradizionali.
Ciganotto ha, dal canto suo, sostenuto l'importanza della relazione come della scoperta di sé e dell’altro attraverso un ascolto prolungato nel tempo. La meraviglia insita nel teatro permetterebbe di cogliere le potenzialità del bello.
Il tutto cons la meraviglia dell’ascolto del sé e dell’altro al di là della frenesia della vita di ogni giorno.
Ciganotto ha, inoltre, posto enfasi sull’importanza del senso della narrazione. D’altronde, l’uomo vive perché si racconta: il narrare è, insomma, caratteristica fondamentale ed essenziale dell’umanità.
Gervasutti ha infine affermato che il laboratorio può far venire alla luce aspetti che la scuola non riesce a cogliere con attenzione. Essi costituiscono, pertanto, un valore aggiunto perché danno spazio all’ aspetto relazionale dei rapporti. Dopo il covid si ha necessità di trovare strumenti nuovi per interagire coi ragazzi, proprio perché questa generazione è diversa dalle precedenti. Essi sono in grado di destreggiarsi nella vita online dei social, ma non in quella reale. Il teatro intende promuovere un’intermediazione tra questi mondi difficilmente comunicabili. Nella cultura classica, che gli studenti dello Stellini ben conoscono, il teatro prevede una partecipazione alla scena sia degli attori sia degli spettatori.
Anche gli altri relatori, quindi, hanno espresso opinioni particolarmente positive riguardo a questa iniziativa. Si tratta, insomma di un’interessante opportunità per i nostri studenti, con cui potranno ampliare in maniera innovativa il loro bagaglio emotivo e culturale.