Sarà Zeno Cosini a calcare per primo il palcoscenico nella Stagione 2023-2024 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: il direttore Paolo Valerio ha scelto di portare in scena un nuovo allestimento de “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo, affidando il ruolo del protagonista ad Alessandro Haber attorniato da una notevole compagnia d’attori e celebrando così il centenario della pubblicazione del capolavoro sveviano.
Quest’evento inaugurale con le attività a corollario e la presentazione della programmazione completa - arricchita di alcuni titoli internazionali (fra cui il musical “Six”, il concerto di Bradley Jaden, il monologo di Candace Bushnell autrice di “Sex and the city”) e di altri spettacoli e concerti fuori abbonamento - sono stati al centro della conferenza stampa che si è tenuta giovedì 21 settembre alla Sala Bartoli del Politeama Rossetti.
Presenti Francesco Granbassi, Presidente del Teatro Stabile regionale, il Vicesindaco e Assessore ai Teatri del Comune di Trieste Serena Tonel, assieme al direttore dello Stabile Paolo Valerio e al direttore organizzativo Stefano Curti che hanno illustrato le produzioni e le novità di una Stagione che raggiunge un centinaio di proposte diverse, raccolte quest’anno - oltre che nel consueto libretto - in un depliant leggero, articolato in “filoni” e destinato alla distribuzione più ampia: concepito per un pubblico sempre più eterogeneo, come la collettività a cui il Teatro si rivolge e che potrà identificarvi le proprie preferenze e scoprirvi diversi linguaggi della scena.
A partire da quelli affascinanti che connotano i primi appuntamenti in cartellone: tutte produzioni del Teatro Stabile coerenti alla linea perseguita da Paolo Valerio negli ultimi anni e volta alla ricerca sui giacimenti culturali del territorio. Spettacoli che approfondiscono e valorizzano la cultura della regione e la diffondono in tournée, calamitando pubblici diversi, portando Trieste e i suoi grandi autori in tutta Italia.
Non solo dunque “La coscienza di Zeno”, ma anche “Saba” di e con Mauro Covacich che inaugura la Sala Bartoli il 4 ottobre e il suo “Svevo” che ritorna dopo due anni di successi e in alcuni teatri italiani (come il Quirino di Roma e la Pergola di Firenze) sarà proposto parallelamente al capolavoro sveviano. E come dimenticare il delicato Stuparich di “Quell’anno di scuola” diretto da Alessandro Marinuzzi, in scena a Trieste e in regione, o “Il Vajont di tutti” di Andrea Ortis che in modo toccante ricorderà l’anniversario del disastro…
Il 3 ottobre il sipario del Politeama Rossetti si alzerà sul debutto nazionale de “La coscienza di Zeno”: una produzione che restituisce l’affascinante complessità del milieu in cui Svevo concepisce e ambienta il romanzo e ne illumina i nodi fondamentali e potentemente antesignani. Lo fa attraverso l’inedito adattamento - nato dalla collaborazione fra Paolo Valerio e Monica Codenache hanno lavorato attentamente sull’innovativa scrittura sveviana - e attraverso interessanti scelte di messinscena e grazie a un protagonista carismatico e fuori da ogni cliché come Alessandro Haber. Sarà lui a coniugare la profondità e l’ironia surreale di Zeno Cosini, a tratteggiarne complessità e fragilità, senso d’inadeguatezza e successi, autocomprensione e sensi di colpa, la nevrosi e quell’incapacità di sentirsi “in sintonia” con la società, che lo porteranno sul lettino del Dottor S e alla scrittura del diario psicanalitico… Aspetti che si rispecchiano potentemente nelle contraddizioni dell’uomo contemporaneo, e lo rendono un personaggio attuale e teatralissimo nella sua surrealtà, nei suoi divertenti lapsus e ostinazioni, nelle sue intuizioni che ancora ci scuotono.
Paolo Valerio concretizza sulla scena la fascinazione dell’analisi che il protagonista fa della propria esistenza e del suo mondo interiore, sdoppiando il personaggio di Zeno e rendendo così quasi tangibile il dialogo che egli ha con sé stesso, il confronto con la sua “coscienza”, lo sguardo partecipe e allo stesso tempo scettico che pone sui ricordi e gli eventi della sua vita. Lo spettacolo - in prova proprio in queste settimane al Rossetti - scaturisce dal lavoro di una compagnia meticolosamente orchestrata (la compongono oltre ad Haber Alberto Onofrietti, Francesco Migliaccio, Valentina Violo, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Emanuele Fortunati, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo) e da uno stimolante intrecciarsi di dimensioni e linguaggi scenici: con il regista collaborano Marta Crisolini Malatesta per la scena e i costumi, Gigi Saccomandi per le luci, Alessandro Papa per i video e Oragravity per le musiche.
Il viaggio attorno al personaggio-Zeno, però, per il Teatro è iniziato con grande anticipo e si è avvalso di tanti preziosi contributi ed esperienze: il direttore ha tenuto a sottolinearlo ricordando che “La coscienza di Zeno” è una delle iniziative inserite nell’ambito del protocollo siglato dallo Stabile con Comune di Trieste e LETS Letteratura Trieste, l’Università degli Studi di Trieste e la Fondazione lirica Teatro Verdi per celebrare il centenario sveviano. Un assieme che ha dato vita anche a una rete preziosa di scambi e rapporti. Come quello con Riccardo Cepach, curatore del Museo Sveviano che il direttore ha ringraziato per il suo apporto.
Fondamentale è stato il percorso condiviso con l’Università degli Studi di Trieste: è stato sottolineato il successo ottenuto da “In cerca di Zeno per le strade di Trieste” (anch’esso creato nell’ambito del protocollo per il centenario) realizzato con gli attori dello Stabile e il gruppo di ricerca del Dipartimento di Studi Umanistici coordinato dai professori Laura Pelaschiar e Paolo Quazzolo. Ha rappresentato un importante passo nello studio della “Coscienza”.
Assieme alla professoressa Cristina Benussi che all’Ateneo insegna Letteratura italiana contemporanea ed ha una profondissima competenza in materia sveviana, il professor Quazzolo ritornerà a breve: assieme al regista e agli artisti infatti il 28 settembre alle ore 17.30 al Café Rossetti i due docenti terranno una prolusione allo spettacolo, realizzata con la collaborazione del Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste. È il primo di una ricca serie di appuntamenti collateralia ingresso libero che saranno tenuti dal professor Quazzolo, dal direttore della British School FVG Peter Brown, da altri critici ed esperti.
Il Teatro Stabile si rivolge anche direttamente agli studenti dell’Università degli Studi di Triestecon alcune proposte e iniziative dedicate a celebrare oltre a quello di Zeno, anche l’importante centenario dell’Università che ricorre nel 2024. Ringraziando per la collaborazione e la disponibilità il rettore Roberto Di Lenarda e poi il direttore dell’Ardis Pierpaolo Olla e lo staff che cura l’attività del centenario rappresentato da Laura Sartori, è stato anticipato che agli iscritti all’Ateneo triestino sarà rivolto un particolarissimo invito a “La coscienza di Zeno” (i dettagli saranno diffusi a breve) mentre sarà acquistabile già dalla prossima settimana uno speciale abbonamento “Under26-#100UniTS” che mantiene la formula del classico Under26 ma amplia il numero degli spettacoli a cui i ragazzi potranno accedere nella Stagione 2023-2024.
Sono iniziative legate ad una Stagione in cui si punta fortemente a curare il rapporto con i giovani delle scuole e dell’Università ed a una campagna abbonamenti in pieno svolgimento, ma che mostra una tendenza molto soddisfacente: ad oggi il numero degli abbonamenti “a turno fisso” ha già superato quello registrato nella passata stagione, gli abbonamenti al cartellone di “Sala Bartoli” hanno avuto un incremento del 20% e anche gli abbonati Gold e Platinum sono più numerosi con una crescita che per ora supera il 21%. Rispetto lo scorso anno sono inoltre raddoppiati coloro che hanno acquistato abbonamenti a “120 stelle” e si assiste ad un incremento di tutti i pacchetti con un alto numero di stelle, cosa che sembra indicare nel pubblico il desiderio di vedere molti spettacoli.
In effetti la programmazione dello Stabile è stata accolta con acceso interesse e molte sono le highlights che il pubblico a seconda delle inclinazioni può trovare nei temi, nei linguaggi della scena, nei generi e fra gli eccellenti artisti che impreziosiscono la programmazione.
Basti ricordare, nella Prosa la presenza di attori della statura di Isabella Rossellini, Umberto Orsini, Franco Branciaroli e Gabriele Lavia e poi Arturo Cirillo, Monica Guerritore, Alessio Boni, Elio Germano, Massimo Ghini, Stefania Rocca, Neri Marcorè e di autori (spesso anche interpreti) quali Stefano Massini, Marco Paolini… Oppure l’ampiezza della proposta dedicata alla Scena contemporanea che attraverso performance che vanno da Virgilio Sieni a Elena Strada, da Vincenzo Pirrotta a Elena Cotugno esprime una ricca koinée di linguaggi del corpo, parola, musica, coreografia e altre innovative contaminazioni.
A questo nucleo della Stagione, si sono aggiunti importanti spettacoli - spesso internazionali - che è stato possibile fissare solo nelle ultime settimane: ecco allora un significativo arricchimento della programmazione nell’ambito del Musical, della Danza, del filone dedicato a Circo & Family, dei Concerti e del Cabaret & Brillante.
Partiamo dal filone dei Musical dove entra “Six”che Toby Marlow & Lucy Moss hanno scritto in giovanissima età e che ha conquistato pubblico e critica passando dalle piccole sale off al West End di Londra e a Broadway. Quella di Trieste sarà la prima italiana dello spettacolo, in lingua inglese e in edizione originale: portato in scena da sei scatenate e bravissime performer è costruito nei termini sfavillanti di un concerto pop ma… parla di storia inglese! Il tema è infatti una “gara” fra le sei mogli di Enrico VIII che raccontando la propria dura sorte si contendono il ruolo di leader della band delle regine. La colonna sonora, che registra risultati da record su Spotify, non lascia al pubblico un attimo di respiro.
Se all’inizio della programmazione Musical brilla il già annunciato concerto “From the Rehearsal Room: Trieste” con Ramin Karimloo - protagonista del recente “The Phantom of the Opera” - e Hadley Fraser, a concludere il cartellone sarà un’altra stella internazionale applaudita nello stesso indimenticabile evento nel ruolo di Raoul: si tratta di “Bradley Jaden Live in Trieste” che proporrà un repertorio tratto da splendidi musical.
A completare il programma - ricco anche di accurate produzioni italiane e di titoli famosi - da “Chicago” a “Sister Act”, da “Cats” a “Cabaret” - sarà un sognante “Galà del Musical dedicato a Disney” a cura dell’Associazione Internazionale dell’Operetta.
Per gli appassionati di Danza, invece, accanto ai titoli già annunciati (dal sorprendente “Lights in the Dark” al ritorno della compagnia di Ezralow e dei Trocks) ci sarà un ottimo allestimento de “Il lago dei cigni” nella delicata coreografia di Petipa eseguita dall’impeccabile Balletto dell’Opera Nazionale Rumena di Iasi.
Un titolo in più anche nell’offerta di “Circo e Family”. I più piccoli, oltre a family show come “Rapunzel” o “Malefici” saranno deliziati da “Alice in Wonderland” che narra in termini di nuovo circo la favola di Carroll con gli artisti del Circus-Theatre Elysium di Kiev.
Fra i titoli di “Recital, Cabaret & Brillante” colpisce la presenza di un’ospite internazionale molto famosa: è Candace Bushnell che sarà in scena al Rossetti quale autrice e interprete del monologo “True Tales of Sex, Success and Sex and the City”. La scrittrice e giornalista newyorkese deve la sua popolarità al libro omonimo (nato dalla rubrica “Sex and the City” tenuta a metà anni Novanta sul “New York Observer”) e alla serie televisiva. Il personaggio di Carrie Bradshaw è l’alter ego di Candace Bushnell e lo spettacolo (in inglese con soprattitoli) permetterà agli spettatori di incontrare questa donna vivace, appassionata di moda, e di rivivere con lei folli notti newyorkesi.
Fra gli altri monologhi figurano Edoardo Leo, versatile attore di teatro, televisione e cinema, sceneggiatore e regista che accompagnato dal musicista Jonis Bascir interpreterà “Ti racconto una storia letture semiserie e tragicomiche”, e Paolo Crepet psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista molto stimato che porterà in scena il suo “Prendetevi la Luna”. Con Camihawke ne “Il saggio di fine anno” esordisce al Rossetti una influencer molto seguita dai coetanei.
E poi ci sarà l’umorismo di Luca Ravenna in “Red Sox” e il brillante eclettismo di Enrico Brignano in “Ma… diamoci del tu”.
Nutrita infine la proposta di musica e concerti, a cui lo Stabile offre ospitalità grazie alla collaborazione con diversi promoter importanti. È molto atteso il debutto italiano di “Alamut” del gruppo dei Laibach accompagnato dall’Orchestra Sinfonica della RTV Slovena, e rappresentano delle vere chicche per gli appassionati i concerti di Gov’tMule, del cantautore indie-folkstatunitense Devendra Banhart e di un mito della musica internazionale come Ian Anderson con i Jethro Tull. Appartengono invece al panorama della grande musica italiana gli attesissimi “PFM canta De André”, le tappe a Trieste dei tour di Max Gazzé, Elio e le Storie Tese, Massimo Ranieri, Loredana Berté. Rispondono al genere dei “tribute” “Black Symphony - Metallica Symphonic Tribute Show”, “Magical Mystery Story” con i Beatbox e Carlo Massarini e “Canto Libero”.
A Natale un coinvolgente e raffinato appuntamento con una stella della lirica: il tenore Massimo Giordano che in “The Sound of Christmas” accompagnato dal soprano Ester Kandinova e al pianoforte dal maestro Nelson Calzi affronterà amatissimi brani d’opera ma anche classici del repertorio natalizio, da “E lucevan le stelle” a “White Christmas”. Non mancheranno in quest’atmosfera gli appuntamenti con Harlem Gospel Choir e Gospel Night.
Il sito del Teatro Stabile www.ilrossetti.it permette di conoscere tutte le informazioni su spettacoli, prezzi, formule di abbonamento relative alla Stagione 2023-2024 e di accedere direttamente all’acquisto e alla prenotazione.
La campagna abbonamenti è in corso, sono disponibili tutte le tipologie di abbonamento e giàin corso le prevendite e le prenotazioni per diversi degli spettacoli in cartellone. La Biglietteria del Rossetti assicura informazioni, assistenza per gli acquisti e per le prenotazioni come tutti i punti vendita dello Stabile regionale. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.
Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ringrazia la Fondazione CRTrieste e Assicurazioni Generali.
Un grazie a tutti i Soci, in particolare il Comune di Trieste e la Regione Friuli Venezia Giulia.
Grazie per il contributo prezioso all’attività dello Stabile regionale - tesa ad offrire arte, cultura, pensiero e divertimento di qualità - a tutti gli altri sponsor.
enrico liotti