Un teatro Gozzi gremito per i saluti istituzionali, e oltre 500 persone all'esterno del museo pronte a varcare per la prima volta la soglia di quello che, per la sua particolarità, si candida a essere uno dei principali musei dedicati alla radio non solo nel Nordest, ma nell'intero territorio nazionale.
Successo oggi, 21 dicembre, a Pasiano di Pordenone (Pn) per l'inaugurazione del nuovo MIRS, il Museo Interattivo della Radio e della Società, progetto fortemente voluto dall'amministrazione comunale, le cui radici affondano ormai diversi anni fa e che oggi ha coronato finalmente il sogno di dare un'illustre collocazione alle oltre 400 radio storiche donate dal ricercatore e collezionista Pier Giorgio Vendramini.
Lungo l'elenco delle autorità civili e militari che, in presenza, con video o con messaggi, non hanno voluto mancare a questo appuntamento guidato dal sindaco di Pasiano di Pordenone, Marta Amadio. A partire dai saluti della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni o quelli del Ministro per il rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, impossibilitati ad essere presenti perché impegnati a Roma per le votazioni della legge finanziaria, ma che hanno inviato, così come anche il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, un saluto scritto con gli auguri per il nuovo museo. Presente, invece, l'onorevole Emanuele Loperfido che dal palco del Gozzi ha salutato l'apertura di questo allestimento che affianca alle radio storiche postazioni sperimentali, laboratori educational e materiali informativi e interattivi di approfondimento per raccontare come l’invenzione della radio abbia cambiato la nostra società. Parole di entusiasmo anche da parte del vicepresidente e assessore regionale alla Cultura, Mario Anzil, che in un videomessaggio ha posto l'accento sulla capacità di trasformare una donazione privata in un'occasione di crescita per il patrimonio culturale della regione. Parole simili anche a quelle del consigliere regionale Markus Maurmair che nel ringraziare l'amministrazione per il lavoro svolto ha rimarcato l'importanza di un dialogo tra Comuni del territorio per la creazione di una rete, oltre ad annunciare un nuovo finanziamento dedicato proprio ai piccoli musei della regione per consentire loro di proseguire nel cammino di valorizzazione del territorio attraverso la promozione della cultura. Saluti anche da parte del precedente sindaco di Pasiano di Pordenone, Edi Piccinin, e dell'attuale assessore comunale alla Cultura, Martina Vendramini.
Applausi scroscianti, infine, anche per il video messaggio di saluti da parte di un'ospite illustre: Elettra Marconi, figlia del grande inventore della radio, Guglielmo, così come per il “padre” del museo, Pier Giorgio Vendramini, senza la cui lungimiranza e generosità il MIRS ora non esisterebbe. A descrivere il progetto museale si sono poi alternati, il direttore scientifico Mosè Battocchio di Antique radio magazine e Gian FrancoPizzinato.
Quindi, la benedizione da parte del delegato del Vescovo, il Cancelliere don Matteo Lazzarin, e il taglio del nastro davanti all'ingresso del Museo, con una folla di oltre 500 persone in attesa di visitare le sale, rimaste aperte gratuitamente fino alle 13. Il nuovo museo sarà visitabile d'ora in poi i sabato pomeriggi e tutte le domeniche, con alcune modifiche di orari in base alla stagionalità (info precise su www.mirsmuseo.it).
Il Museo
L'esposizione invita a un percorso lungo diversi argomenti: dalla tecnologia alla storia, dalla comunicazione alla società, dal gusto ed estetica fino a “Radio presente e futuro”. Il visitatore potrà poi soffermarsi in una sala immersiva “dentro la radio”, per scoprire cosa si nasconde dentro un apparecchio radiofonico e come funziona. Ma anche nella Sala Radio e cinema, realizzata in collaborazione con Cinemazero e che offre un’idea di come la radio sia stata protagonista sul grande schermo. C'è poi la sala polifunzionale didattica “MIRS Experience”, per ospitare scuole e famiglie in esperienze formative di gruppo e riscoprire così l’innovazione della radio attraverso esperimenti e laboratori. Basterà lasciarsi affascinare dalla tecnologia delle onde radio, dai primi esperimenti di oltre 100 anni fa fino all’utilizzo quotidiano degli smartphone. Magari, comodamente seduti sulle poltrone con audio integrato e la possibilità di selezionare ed ascoltare un'ampia scelta podcast.
Il MIRS, infine, ospiterà a breve anche il prestigioso Archeopoint, in accordo e collaborazione con la Soprintendenza per i Beni archeologici, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia, una postazione interattiva permanente e polifunzionale, che assolve contestualmente alla funzione di deposito, laboratorio per inventariazione, catalogazione e ricerca; nonché uno spazio espositivo e divulgativo dedicato all’antica storia di Pasiano di Pordenone che affonda le proprie radici nell’antichità.
Credits
Il MIRS, come ricordato, è stato realizzato dal Comune di Pasiano di Pordenone grazie al sostegnodella Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito dei Contenitori Culturali Creativi. Il coordinamento è di Luca Marigliano, mentre il progetto allestimento e direzione lavori sono di Giovanni Scirè Risichella, Teresa Busetto ed Elisabetta Fava (Corde Architetti Associati), Paolino Cristin (direttore operativo) e prevenzione Incendi (3P Associato). La progettazione dei contenuti è di Luca Marigliano, Giuseppe Menegoz, Mara Prizzon (Eupolis Studio Associato), Flaviana Oriolo. La direzione scientifica e percorso radio storiche è stata curata da Mosè e Alessandro Battocchio (Antique Radio Magazine). Corposo il comitato scientifico composto da Serena Di Tonto della Soprintendenza ABAP del Friuli Venezia Giulia, Istituto Comprensivo Cardinal C. Costantini di Pasiano di Pordenone, Pier Carlo Begotti del Gruppo Archeologico Acilius e da Gianfranco Pizzinato e Pier Giorgio Vendramini, questi ultimi due anche nel gruppo “consulenza speciale”. Il progetto grafico e multimediale e l'immagine coordinata è di studiodeperu. La realizzazione dell'allestimento, gli arredi multimediali, la progettazione hardware e il progetto illuminotecnico è di Bawer SpA, mentre i lavori edili sono stati a cura di Carlet Costruzioni Generali Srl. Il supporto logistico, infine, è stato di Paolo Campaner e Pier Giorgio Vendramini