Jurassic World - La Rinascita – recensione del film di Gareth Edwards

Un film mediocre, con dialoghi ridicoli ma ottimi effetti speciali, che racconta una storia stanca e prevedibile per spremere il franchise.

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Jurassic World - La Rinascita – recensione del film di Gareth Edwards

Questa pellicola è il settimo capitolo di un franchise che si è finora articolato in due trilogie consecutive, prima quella di Jurassic Park e poi quella di Jurassic World. Una rinascita a lungo attesa, che personalmente mi ha alquanto deluso.

L'azione comincia nella solita isola inaccessibile dove la solita compagnia ultratecnologica, la InGen, cerca di produrre dei dinosauri ibridi che ovviamente sfuggono al controllo, provocando un disastro.

Dopo avere assistito al fattaccio, veniamo catapultati un paio di decenni dopo, in un mondo in cui i dinosauri, a suo tempo scappati in forze dagli ambienti dove erano stati prodotti artificialmente, sono ormai confinati in poche zone del pianeta, e stanno scomparendo nell'indifferenza generale.

In questo contesto, la ParkerGenix, una compagnia farmaceutica, pensa bene di organizzare una spedizione illegale per procurarsi il sangue di alcune specie per produrre un nuovo farmaco.

Il team comprende anche l'agente Zora Bennet (Scarlett Johansson) e il paleontologo Henry Loomis (Jonathan Bailey), ed è comandata da Duncan Kincaid (Mahershala Ali).

Contemporaneamente, la famiglia Delgado ha la bella idea di impegnarsi in un viaggio oceanico, su una barchetta che viene intercettata dal gigantesco Mosasauro che destino vuole debba essere il primo obiettivo della succitata spedizione illegale.

Come prevedibile, molte altre cose vanno storte e i nostri eroi dovranno lottare per sopravvivere sull'isola della InGen...

Jonathan Bailey e Scarlett Johansson in Jurassic World - La Rinascita

Jurassic World - La Rinascita: un film mediocre finalizzato a spremere fino all'osso un franchise di successo

La storia raccontata è lineare e altamente prevedibile, in pratica un semplice pretesto per mostrare delle scene – a dire il vero visivamente molto ben fatte – dove vengono mostrati gli attesi dinosauri.

Tutto il resto è puramente accessorio, riempito con personaggi piatti e monodimensionali, schiacciati su stereotipi ritriti e del tutto privi di arco narrativo.

I dialoghi sono ridicoli, ridondanti, inutili, e spesso rasentano il puro nonsense. Si potrebbe tagliare una mezz'ora abbondante di film senza togliere nulla alla comprensibilità della storia, probabilmente migliorando – e non poco – la qualità finale del prodotto audiovisivo.

Ma, si sa, ormai per i film mainstream sembra essere obbligatorio superare le due ore di narrazione, non importa come.

Vista la funzione del tutto accessoria dei personaggi, la presenza di un cast di qualità è inutile, al di là dell'effetto di richiamo al botteghino. Si potrebbero utilizzare attori alle prime armi di una filodrammatica di paese con risultati analoghi.

Mahershala Ali in Jurassic World - La Rinascita

Particolarmente inutili sono poi le dinamiche familiari all'interno della famiglia Delgado, una vera perdita di tempo all'interno di una storia già di per sé debole e prevedibile.

E per compensare la mancanza di nuove idee e l'impossibilità di osare a causa del politically correct che castra sul nascere tutte le situazioni mostrabili, niente di meglio che aumentare le dimensioni dei dinosauri.

Ed ecco quindi fare la sua comparsa l'immenso e goffo Distortus rex, che aggiunge al franchise l'ennesimo bestione fuori controllo.

Ma – diciamola tutta – alla fine è sempre il solito vecchio e affidabile Tirannosaurus rex il protagonista della migliore sequenza del film, i nuovi rettili ibridati geneticamente hanno rotto le scatole e non aggiungono nulla di veramente innovativo alla solida brodaglia ritrita e annacquata.

Un film mediocre, che comunque farà ottimi incassi al botteghino, anche perché i dinosauri esercitano ancora un certo fascino.

In attesa dei prossimi capitoli, spero meno deludenti di questo...

Jurassic World - La Rinascita - trailer ufficiale ITA