JOYCE DI COVACICH - DAL 4 AL 10 NOV.ALLA SALA BARTOLI

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JOYCE DI COVACICH - DAL 4 AL 10 NOV.ALLA SALA BARTOLI

Dopo l’applaudito debutto nazionale avvenuto a Trieste in occasione del Bloomsday 2022 viene programmato nella stagione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia “Joyce” di e con Mauro Covacich, a cura di Massimo Navone. Lo spettacolo, produzione dello Stabile che fa seguito alla lezione monologo su “Svevo”, va in scena alla Sala Bartoli da venerdì 4 a giovedì 10 novembre”.

Scritto e interpretato da Mauro Covacich “Joyce” - spettacolo a cura di Massimo Navone - ritorna in scena alla Sala Bartoli da venerdì 4 a giovedì 10 novembre, dopo il debutto nazionale avvenuto in occasione del Bloomsday 2022.

Nuova produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, lo spettacolo è stato accolto da un completo sold out e da un notevole successo registrato in occasione dell’anteprima trasmessa lo scorso 16 giugno in diretta da Trieste in diretta da Rai Radio 3 nel corso della trasmissione “Radio 3 Suite”.

Dopo la lezione monologo dedicata a Svevo, Mauro Covacich affronta un altro corpo a corpo con un gigante della letteratura triestina, James Joyce, la cui opera mondo, “Ulisse”, festeggia nel 2022 i cento anni della sua prima edizione integrale. Ancorché irlandese, o forse proprio per questo, Joyce ha trovato nei suoi lunghi anni a Trieste la condizione di isolamento linguistico che gli ha permesso di scavare nei giacimenti più profondi dell’inglese, quasi fosse una lingua morta, accedendo a un livello di verità e purezza che l’uso comune delle parole, sia nella comunicazione che nella narrativa, gli avrebbe difficilmente consentito.

Partendo da un approccio autobiografico, Covacich metterà in luce i tratti umani ed artistici di quello che può essere considerato il primo scrittore performer, un uomo che ha subito quindici operazioni agli occhi e ha dato vita a una nuova forma di visibilità, un uomo ritenuto troppo cerebrale e che non ha mai smesso di parlare del corpo, un autore accusato di essere elitario e che si è sempre pensato come un operaio della scrittura, il genio che, meglio di ogni altro, ha mostrato come gli uomini siano un’invenzione del linguaggio.

Mauro Covacich (Trieste, 1965) è autore della raccolta di racconti “La sposa” (2014, finalista premio Strega) e di numerosi romanzi. Presso La nave di Teseo ha pubblicato in una nuova edizione il “ciclo delle stelle”, “A perdifiato” (2003), “Fiona” (2005), “Prima di sparire” (2008) e “A nome tuo” (2011), oltre a “La città interiore” (2017, finalista premio Campiello) e “Di chi è questo cuore” (2019). Lo scorso aprile, per lo stesso editore, è uscito il saggio narrativo “Sulla corsa”, dedicato alla sua lunga consuetudine con la maratona. Nel 1999 l’Università di Vienna gli ha conferito il Woursell Award.

Il Bloomsday, celebrazione organizzata in tutto il mondo il 16 giugno in onore dello scrittore irlandese James Joyce, ha sottolineato fortemente nel 2022 il legame importante dell’autore irlandese con Trieste, grazie alle tante iniziative organizzate in città dal Museo Joyce di Trieste del Comune di Trieste in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste.

Per biglietti e prenotazioni è sufficiente rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti, agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.