Repubblica di San Marino. Venerdì prima tappa in notturna, sabato la frazione di gara alla luce del sole, la chiusura di domenica con la pioggia. È stato un rally davvero completo questo Rallylegend numero 23.
Cambiano le condizioni, ma non il vincitore finale della categoria “Classic”, dominata dalla prima all’ultima prova speciale da Simon Jean-Joseph, il campione francese che ha mostrato un talento ancora intatto. Con la Subaru Impreza 555 del 1995 e affiancato da Patrick Pivato il pilota transalpino si aggiudica anche l’ambito premio riservato al vincitore del “McRae Subaru Gruppo A Rally Trophy”, un
trofeo realizzato con un paio di scarpe del campionissimo scozzese gallese, donate dalla famiglia McRae. Tanta soddisfazione anche per l’equipaggio italiano composto da Gianpietro Bendotti e Giuliano Vaerini, secondi con una Impreza del 1996, con una vittoria in prova speciale. Chiude il podio il magiaro Miklos Kazar, in coppia con Tamas Begala con una più recente Mitsubishi Lancer Evi IX del
2005.
In una classifica “Historic” che vede ai primi quattro posti quattro equipaggi sammarinesi, un vero record a Rallylegend, non ha avuto rivali Stefano Rosati, uno che nella gara di casa non manca mai, che aggiunge un'altra vittoria, in coppia con Corrado Costa a bordo della Talbot Lotus del 1981, in una bacheca ricca di affermazioni su queste prove speciali.

Notevole il distacco sulla coppia di inseguitori, che hanno completato il podio con un distacco di poco più di 10 secondi tra loro: si tratta, nell’ordine, di Mirko ed Elisa Zanotti (Opel Manta GTE del 1984) e di Nemo Mazza con Andrea Ercolani Volta (Ford Escort MKII del 1979. Completa il trionfo dei colori bianco azzurri il quarto posto dell’equipaggio Enrico Ercolani Volta e Diego Zanotti (BMW 320 E21 del 1982)
Dominio assoluto nella categoria “WRC” per l’equipaggio spagnolo Victori Senra Carreira e Paula Ramos Torrente che hanno vinto la sfida “in famiglia” tra le due Hyundai i20 WRC al via. In testa fin dal via, il pilota iberico ha accumulato un buon vantaggio, contenendo senza difficoltà il tentativo odierno di rimonta di Luca Pedersoli, con Anna Tomasi, alla fine secondo. Più staccato il ceco Stepan Vojtech,
con Michal Ernst alle note, che con la Citroen C3 WRC Plus va a chiudere il podio delle vetture più potenti di Rallylegend.

Consueto, grande e apprezzatissimo spettacolo dagli equipaggi con le Legend Stars, tra i quali Kalle Rovanpera che, senza assillo di classifiche, hanno dato fondo al loro repertorio di evoluzioni, salti e “donuts”, per la gioia del tanto pubblico presente. “Sono sempre più innamorato di questo grande evento! – ha dichiarato alla fine Kalle Rovanpera – Uno dei migliori al mondo. Super macchine al via,
tanti campioni e piloti, un pubblico fantastico creano una atmosfera unica”.
ROVANPERA PADRE E FIGLIO SHOW SULLA “THE LEGEND”

Hanno deliziato il pubblico con traversi infiniti, “donuts” ed evoluzioni senza risparmio, con papà Harri Rovanpera che ha strapazzato ben bene la Seat Cordova WRC con cui aveva corso a fine anni Novanta, mentre il figlio Kalle si è esibito con la Toyota Starlet che utilizza in gara: applausi a non finire per uno spettacolo che si può vedere solo a Rallylegend.
LE PARADE, AFFASCINANTE TUFFO NEL PASSATO

Le Subaru Impreza e Legacy gruppo A, per onorare i 30 anni dal titolo mondiale di Colin Mc Rae, le Delta S4 a quaranta anni dalla presentazione dell’”arma totale” Lancia nel gruppo B, le Seventies che hanno riproposto rombi di motori indimenticabili di Lancia Stratos, Fulvia HF, Fiat 131 Abarth, Alfa Romeo
Alfetta GTV, Opel Kadett GTE, Simca Rally2, Alpine Renault A110, Fiat Ritmo: ha entusiasmato rivedere in prova speciale tutte queste icone dei rally, con al volante alcuni dei grandi campioni degli anni Settanta, come Tony Fassina, Adartico Vudafieri, Maurizio Verini, Gabriele Noberasco.
PIRELLI JUMP IN THE LEGEND TROPHY PREMIA VELME
Una giuria composta da esperti ha giudicato il miglior passaggio su un tratto della Prova Speciale “The Legend 1. Tra tanti passaggi ad alto tasso di spettacolo, quest’anno a vincere il premio sono stati i lettoni Ivars e Andris Velme, per il salto più lungo con la potente Audi Sport Quattro S1 E2 del 1983.
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