Il 17 ottobre al Teatro Miela, per la rassegna Incroci Teatrali va in scena lo spettacolo “Dalla carne e dalle Ossa. Ovvero come non perdere la Fede celebrando messa” Una produzione Bonawentura/Teatro Miela e Associazione culturale Artifragili. Con regia e drammaturgia di Omar Giorgio Makhloufi , i costumi di Sara Favero
e la consulenza Alessandro Marinuzzi. Sul palco gli attori Filippo Capparella, Veronica Dariol, Paolo Fagiolo
lo spettacolo incarna il sacro che vive in noi, la ricerca di una vocazione e di una ragion d’essere, la lotta contro il mantra del consumismo “tu sei ciò che fai e ciò che fai ti rende ciò che sei”. Attraverso la storia di una giovane madre, di un prete che ha perso la Fede e che voleva fare la rockstar, di un giovane neolaureato “cervello in fuga” e del matto del paese che ha delle visioni su Maradona come nuovo messia, ci mettiamo in contatto con temi che riguardano la storia dell’umanità intera: il senso della nascita, della maternità, del proprio posto nel mondo e il complesso rapporto con le radici. Siamo ciò da cui veniamo? Qual è il costo dell’ andarsene, del restare e del tornare? Dove possiamo trovare una Fede oggi? Qual è il senso di una comunità?
“Siamo a Valverde, un paese di provincia come ce ne sono tanti in Italia. Una famiglia disfunzionale, in un’occasione molto speciale, dopo alcuni anni, si ritrova. Angela sta per diventare madre, Lazzaro, suo fratello, torna in paese, Blasillo il matto ha un’importante rivelazione divina riguardo Maradona, mentre Manuele – il prete defunto viene santificato. Angela, protagonista della vicenda, ci introduce nei suoi personali ricordi; adesso che sa che sarà madre, vuol ricordare ciò che è stata la sua vita, ripercorrendo tra memorie, visioni, sogni ricorrenti e fantasie il suo vissuto.”
“Dalla Carne e dalle ossa – ovvero come non perdere la Fede celebrando messa” è una fotografia di una particolare famiglia tutta italiana, la narrazione di una natività contemporanea e popolare, di una ricerca spasmodica di una Fede nella vita e nell’esistenza, di una Fede che esca fuori dagli schemi e dai dogmi, per ritrovarsi nell’incontro con l’altro in carne e ossa. La nostra è una tragicommedia che, affrontando temi attuali come il disagio generazionale e il ruolo della donna e del suo corpo, nonché la vocazione, sviscera le ombre e le virtù della famiglia come luogo sacro e infernale al tempo stesso, in cui le nostre identità nascono e si perdono. Mischiamo le carte della filosofia, della cristologia con la cultura Pop e la decadenza del consumismo.
Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.com