Il primo ALPACEM Rally Show ha decretato il successo degli sloveni Hrženjak – Gomizelj ma anche del format della manifestazione disputata in Slovenia

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Il primo ALPACEM Rally Show ha decretato il successo degli sloveni Hrženjak – Gomizelj ma anche del format della manifestazione disputata in Slovenia
Hrženjak – Gomizelj, vincitori dell'ALPACEM Rally Show

Un vero successo la prima edizione di questa gara che ha richiamato al via una quarantina di concorrenti sloveni e italiani desiderosi di sfidarsi sul tracciato ricavato completamente all’interno di una cava.

Hrženjak – Gomizelj

Perché una gara su terra? E perché in una cava? Queste le domande che si sono posti gli organizzatori nel preparare la prima edizione dell’Alpacem Rally Show, la gara andata in scena nella cava Alpacem ad Anhovo, ad una quindicina di chilometri da Nova Gorica. Le risposte sono semplici: perché è da moltissimo tempo che il territorio sloveno non vede una gara su terra, le ultime si sono svolte nello scorso millennio con il Rally Saturnus - ha scherzato Sven Božič, direttore di produzione di Alpacem – e perché la cava…. non è asfaltata.

Da questa intuizione, unita alla passione, il passo è stato breve e la prima edizione dell’ALPACEM Rally Show è andata in scena sabato 1 e domenica 2 febbraio con la eccellente organizzazione di AMD Gorica e con il pieno supporto logistico di Alpacem Beton d.o.o.

Teatro della manifestazione – come detto – la cava del cementifico sloveno nel cui interno è stato ricavato un circuito di circa 3 chilometri, da ripetere tre volte, per un totale di 10,71 Km a prova; tre le prove speciali per un totale di oltre 32 chilometri di spettacolo e divertimento, al termine della manifestazione i concorrenti hanno elogiato questa formula che permette di correre, e fare anche un po’ di apprendistato sulla terra, senza spendere follie in un contesto lontano da strade aperte al traffico a beneficio della sicurezza di concorrenti e spettatori.

Il Rally Show ha preso il via sabato pomeriggio con lo Shakedown dove i concorrenti hanno potuto saggiare l’inedito percorso, a tratti piuttosto fangoso per le precipitazioni del mattino, e prendere confidenza con la terra e la ghiaia della cava.

Jan Mrevlje impegnato nello Shakedown

Al via praticamente ogni tipo di vetture a quattro ruote, dalle performanti Rally2 alle vetture storiche, dai prototipi tubolari con motori motociclistici ai fuoristrada, fino ad arrivare alle piccole Fiat Punto, Subaru Justy e l’immancabile Zastava Yugo, come da tradizione oltre confine.

La Zastava Yugo di Gerbec
Il VW Amarock di Novak - Orel
Luciano Visintin

Domenica si è dato inizio alle danze alle ore 9 del mattino con la prima Prova Speciale e come da pronostico la lotta per il primo gradino del podio si è subito ristretta fra Federico Laurencich - alfiere della Gorizia Corse - su Skoda Fabia Rally2 Evo, e lo sloveno Ivan Hrženjak, su Hyundai i20 Rally2.

Laurencich - Mlakar

Il primo impegno cronometrato è stato appannaggio del goriziano Laurencich, navigato da Alberto Mlakar, che è riuscito a prevalere sul rivale sloveno per soli due decimi di secondo, la seconda PS vedeva Hrženjak, con Rok Gomizelj sul sedile di destra, siglare un crono di due decimi migliore di quello di Laurencich portandosi così in una incredibile situazione di assoluta parità prima della disputa dell’ultima Speciale. Nel frattempo, alle loro spalle si distingueva Tom Nemarnik che con un velocissimo prototipo SEMOG MT09 si piazzava in terza posizione lasciando poche speranze agli altri concorrenti.

Hrženjak - Gomizelj

Migliore degli italiani fino a quel punto Luciano Visintin che con il suo prototipo K-EVO3 Kart Cross 600 chiudeva in sesta posizione assoluta, bene anche Kevin e Giada Mannocchi, ottavi su Yamaha XZ1 1000R, e Luca Guglielmini e Roberto Benedetti noni con la loro Peugeot 208 R2.

Rimanevano così da disputare gli ultimi tre giri della prova finale, la battaglia per il primo gradino del podio al termine dei tre giri conclusivi ha visto infine prevalere lo sloveno Hrženjak che andava così a conquistare meritatamente la coppa del vincitore. Alle sue spalle Federico Laurencich, distanziato questa volta di 2 secondi e mezzo, che ha comunque sfruttato il rally per un ulteriore allenamento sullo sterrato chiudendo la gara slovena sul secondo gradino del podio.

Laurencich - Mlakar

Confermato il terzo posto finale di Tom Nemarnik seguito, al quarto, da Daniel Vojvodić e Filip Puzić su Mitsubishi Lancer Evo III, e al quinto dal nostro Luciano Visintin, sempre molto spettacolare con il suo prototipo continuamente di traverso.

Tom Nemarnik
Vojvodić - Puzić
Luciano Visintin
Lonkaric - Vojovodic, sesti
Zupan, settimo
Kevin e Giada Mannocchi, ottavi
Guglielmini - Benedetti, noni
Plesnicar - Kompara, decimi

Fra le vetture storiche si è imposto Rino Muradore, navigato da Alex Petrigh, che ha portato la Ford Escort al 13esimo posto assoluto, un bel risultato per il pilota cividalese che affrontava la terra per la prima volta. Analoga esperienza anche per l’altro equipaggio cividalese presente ad Anhovo, Mattia Blasutto e Sebastiano Mitri, anche loro al debutto sulla terra, che dopo aver rotto le colonnette ruota nello Shakedown sono riusciti a riparare la vettura per la gara chiudendo in 26esima posizione finale con la loro VW Golf Gti 8v. 

Muradore - Petrigh
Muradore - Petrigh
Blasutto - Mitri
La Golf di Blasutto acciaccata allo Shakedown

Il periodo invernale è piuttosto scarno di competizioni e ben si presta ad ospitare una manifestazione motoristica come questa che permette ai piloti di mantenere un po’ di allenamento e che consente agli appassionati di ritrovarsi per una giornata di divertimento al rombo dei motori. Curatissima l’organizzazione dell’evento che ha predisposto dei percorsi per raggiungere il tracciato di gara mettendo a disposizione degli spettatori anche un servizio navetta che consentiva di lasciare l’auto in un parcheggio dedicato e raggiungere in tutta comodità la zona antistante la partenza, potremmo dire che la prima edizione dell’ALPACEM Rally Show è stata promossa a pieni voti.

Dario Furlan - #darionnenphotographer