Direttore artistico anche il fotografo Luca A. d’Agostino
Proficua la collaborazione con l’Associazione Culturale Le Colone
Il prossimo 6 e 7 settembre L’Aquila, come oramai da undici edizioni, si tinge di jazz: più di 300 musicisti in 18 location del centro storico. In più mostre ed incontri, il tutto dalla mattina alla sera. Stiamo parlando de “Il Jazz italiano per le terre del sisma”, unica manifestazione nazionale che, già dal 2015, ha portato e continua a portare nella città de L’Aquila e nelle regioni colpite dal sisma del 2016 la più importante e numerosa rappresentanza del jazz italiano con la testimonianza reale di come la cultura e lo spettacolo dal vivo possano contribuire in maniera tangibile alla costruzione ed al consolidamento delle comunità locali.

Se i primi anni della rassegna, sorta assolutamente con grande attenzione alla solidarietà, sono stati diretti dal più che conosciuto Paolo Fresu, negli anni successivi la Federazione Nazionale Il Jazz italiano e l’Associazione Jazz all’Aquila hanno designato per ogni edizione tre direttori artistici, scelti fra i più rappresentativi e capaci delle varie associazioni che ruotano nella Federazione, per questa undicesima edizione, insieme alla contrabbassista Silvia Bolognesi ed all’organizzatore Filippo d’Urzo, è stato nominato anche il nostro Luca A. d’Agostino, fotografo più che noto anche fuori dai confini regionali, tra l’altro già direttore artistico da quattro anni della proficua rassegna nazionale Estensioni Jazz Club Diffuso.

Tutti e tre i direttori artistici hanno lavorato in perfetta sinergia ed amicizia, collaborando su ogni singola idea, cercando di creare una edizione che in qualche modo possa davvero sorprendere cercando di reinterpretare il territorio con una prospettiva inedita, trasformando fragilità e ricordi in energia creativa e simboli di rinascita collettiva: il tema scelto quest’anno è proprio “L’Aquila imprevista”, per portare il pubblico a scoprire una città capace di reinventarsi e trasformarsi.
Era inevitabile, visto l’avvicinarsi dell’anniversario del terribile sisma che colpi la nostra regione nel 1976, non considerare, grazie proprio a Luca d’Agostino, una preziosa collaborazione fra musicisti friulani e musicisti aquilani, legati a filo doppio da questi tragici eventi, con l’idea che queste produzioni originali possano essere ripresentate il prossimo anno in Friuli Venezia Giulia nell’occasione del cinquantennale.

Uno dei momenti più importanti sarà sicuramente la produzione affascinante e sperimentale in programma sabato sera sul palco principale della Scalinata di San Bernardino dal titolo “TILT: Conduction per L’Aquila”, che vedrà una grande improvvisazione diretta in tempo reale dal nostro Giovanni Maier che guiderà insieme allo straordinario Flavio Zanuttini un nutrito ensemble di studenti del Conservatorio di Trieste come Anna Talbot, Simone Lanzi, Rachele Castellano, Riccardo Pitacco, Gabriele de Leporini ma anche di musicisti fra i più creativi a livello nazionale (Emanuele Parrini, Michele e Tobia Bondesan) affiancati per l’occasione da alcuni artisti dei prestigiosi Solisti Aquilani (Stefano Scolletta, Sara Tortoreto, Emanuele Crucianelli, Tommaso Bricchi, Clara Gizzi).
Uno dei momenti più intensi sarà anche quello di domenica mattina 7 settembre con, al Parco della Memoria, la tradizionale commemorazione delle vittime del sisma del 2009 (che sarà celebrata congiuntamente a quella del Terremoto del Friuli): in un momento di memoria condivisa sarà presentata l’altra produzione originale del festival che unisce cori, ensemble strumentale e direzione creativa: “Parole e Musica per un Domani”, con la Missa Brevis di Jacob de Haan, una vera e propria cerimonia che diventa jazz grazie alla direzione di Achille Succi, insieme al Coro Le Colone di Castions di Strada, l’Assolo Choir, coro giovanile dell’Aquila ed un ensemble del Conservatorio A. Casella.

Un’altra produzione originale che vede coinvolto un giovane ma promettente musicista conterraneo è l’”Omaggio a Satie” di Nicola Tirelli sullo straordinario organo dell’Oratorio di Sant’Antonio dei Cavalieri de Nardis in programma sempre il 7 settembre.


Fra più di sessanta appuntamenti, avremo però l’occasione di ascoltare anche il solo di Flavio Zanuttini, la voce e live elettronics di Nicoletta Taricani, Alessio Zoratto in solo ma poi anche sul palco MIDJ con il suo quartetto italiano che vede Luca Colussi alla batteria ( “Canvas Melodies”, pluripremiato album d’esordio edito da DoKumenta e registrato dal nostro Stefano Amerio), il duo Giovanni Miaer e Tobia Bondesan, il sempre più interessante progetto “La Buona Novella” con Francesco, Nicola e Federica Tirelli, Martina Gorasso, Emanuela Mattiussi, Gabriele Bressan, Marco Bianchi ed Alessandro Turchet.

Non potevano mancare fra gli eventi collaterali, la presentazione del libro “Jazz&Fumetto” di Flavio Massarutto (Libreria Polarville), la presentazione della trilogia “Talento e Memoria” di Haze -Auditorium Edizioni del musicista Giancarlo Schiaffini presentata da Silvia Scigliuzzo, recentemente proprio al’Università di Udine al Corso di dottorato di ricerca in Storia dell’arte, Cinema, Media audiovisivi e Musica con una sorprendente tesi sulle sue Nuove Forme Sonore, 1970-1980 (Libreria Colacchi) e fra le performance organizzate dall’associazione Fotografi Italiani di Jazz e Midj anche quella del fotografo udinese Angelo Salvin con la sua proiezione dal titolo "Fin a prove contrarie" musicata in tempo reale dal violino di Natalia Abbascià,
Come ogni anno, la rassegna a L’Aquila è anticipata dal Cammino Solidale, che ha visto sabato 30 agosto a Castelluccio di Norcia il Solo Project “music for the world” di U.T. Gandhi.
Il programma completo sul sito jazzallaquila.it
Estensioni Jazz Club Diffuso