Un rally ricco di storia e di tradizioni come il Piancavallo ha visto trionfare una giovane promessa, il bresciano Andrea Mabellini che, in coppia con Virginia Lenzi, non ha avuto nessun timore reverenziale nei confronti di avversari più titolati ma anche verso gli equipaggi del luogo che conoscono le strade di Piancavallo a menadito.
Una cavalcata vincente, iniziata dalla prima prova, la Borgo di Poffabro disputata in notturna che ha richiamato un foltissimo pubblico portando alla mente le speciali notturne del Monte-Carlo, che non ha lasciato spazio agli altri contendenti.
Né Corrado Fontana, né Luca Pedersoli, con le pur datate ma potenti WRC sono riusciti a interferire nella corsa verso la vittoria del giovane talento bresciano.
Da rilevare l’avvio di gara di Campedelli che, dopo aver preso 2.7 secondi sulla prima prova si è aggiudicato la PS successiva riducendo sensibilmente il distacco dal leader portandosi a soli 0.2 secondi, la terza prova gli risultava però fatale costringendolo purtroppo al ritiro a seguito di una toccata piuttosto violenta.
Alla partenza di venerdì sera, più di qualche pilota ha affermato che la prima prova, la Borgo di Poffabro, sarebbe stata solo una formalità in vista degli impegni cronometrati del giorno successivo, probabilmente gli oltre 5 secondi di distacco che Mabellini ha rifilato a Fontana a Poffabro sono stati determinanti per arginare qualsiasi tentativo di rimonta.
Con Corrado Fontana che cercava inutilmente di andare a riprendere Mabellini, creando un po’ di margine dietro a sé, la lotta si è poi sviluppata per il terzo gradino del podio fra Luca Rossetti e Luca Pedersoli, spuntata dal “Rox” per meno un secondo con il disappunto palesato poi sui social dal “Pede”.
Il pubblico, che ha finalmente goduto del bel tempo in questa manifestazione, ha gremito le prove della gara organizzata da Automobile Club Pordenone e Knife Racing Maniago come non si vedeva da anni sulle montagne pordenonesi, regalando a volte simpatici siparietti come, ad esempio, il dinosauro “Dino” che ha intrattenuto il pubblico in attesa dell’arrivo dei concorrenti sulla mitica inversione di Piancavallo.
Lotte intense in tutte le classi e categorie, anche le “piccoline” hanno emozionato il pubblico con passaggi velocissimi e traversi spettacolari, citiamo due piloti a caso: Stefano Maccagnan - mitico con la sua Citroen Saxo Vts - e Alessandro Prosdocimo (con una più performante Skoda Fabia Evo) che ha fatto ricordare la guida funambolica del grandissimo Gigi Galli.
La sfortuna in questo rally ha accompagnato parecchi concorrenti, ad iniziare da Filippo Bravi che nella gara quasi di casa ha patito una foratura sulla terza PS abbandonando ogni speranza di puntare alle posizioni di vertice della classifica; guasti meccanici/elettronici banali hanno compromesso la gara di alcuni equipaggi come Andrea Bearzi e Lisa De Cecco, Fabrizio Colja e Luca Benossi, Marco Marchiol e Veronica Modolo, Mattia Blasutto e Andrea Rivis (nelle storiche), solo per citarne alcuni. Anche Giuseppe Testa, alla fine sesto assoluto, ha da recriminare in quanto i numerosi secondi persi sull’ultima prova per la rottura di una pinza dei freni gli hanno fatto perdere una sicura quinta posizione finale.
Il 36° Rally Paincavallo, quinto round del Campionato Italiano Rally Asfalto e valido per la Coppa Rally Quarta Zona (coefficiente 1,5), ha invece regalato soddisfazioni a più di qualcuno, Matteo De Sabbata, navigato da Giulia Barbiero, ha vinto la classe e ha strappato il pass per la finale di Coppa Italia del lazio. Grandissima la prestazione di “Zeta” (Diego Valente) e Denis Piceno che hanno portato la loro piccola “tuttoavanti” concludendo in 17^ posizione assoluta.
Tornando alla Top ten, al quinto posto troviamo l’austriaco Simon Wagner, uno abituato alle competizioni a carattere europeo che ha ben figurato anche sulle strade pordenonesi. Del sesto - Giuseppe Testa - abbiamo già parlato, al settimo posto si è classificato uno strepitoso Marco Zannier, con Paolo Colonello alle note, che abbandonata la Clio che lo ha fatto tribolare ultimamente, si è divertito sulle strade di casa su una Skoda Fabia. Nono posto per Rudy Andriolo e Manuel Menegon, decimi Paolo Menegatti e Nicola Rutigliano, entrambi gli equipaggi su Skoda Fabia.
Appena fuori dalla Top ten troviamo il locale Dimitri Tomasso, già vincitore su queste strade, con Thomas Spangaro sul sedile di destra della loro Skoda Fabia Evo, e Claudio De Cecco che per l’occasione ha voluto provare pure lui la Skoda Fabia.
Moltissimi altri piloti ed equipaggi meriterebbero un po’ della nostra attenzione, già il fatto di aver partecipato ad una competizione come il Rally Piancavallo porta comunque a tutti loro un meritato giorno di gloria, oltre ad aver implementato notevolmente il proprio bagaglio di esperienza nei rally.
Una ultima lode va all’organizzazione che è stata impeccabile nella gestione della gara e alla quale auguriamo un ulteriore salto di categoria per le prossime edizioni.
Dario Furlan e Guendy Furlan – Foto #darionnenphotographer e #guendy_wrc