Il delitto di via dell’Orsina ospite delle stagioni di Grado, Maniago e Latisana. Massimo Dapporto e Antonello Fassari in scena a inizio gennaio

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Il delitto di via dell’Orsina ospite delle stagioni di Grado, Maniago e Latisana. Massimo Dapporto e Antonello Fassari in scena a inizio gennaio

GRADO – Auditorium Biagio Marin lunedì 9 gennaio – ore 20.45

MANIAGO – Teatro Giuseppe Verdi martedì 10 gennaio – ore 20.45

LATISANA – Teatro Odeon mercoledì 11 gennaio – ore 20.45

Grado – Il 2023 del Circuito ERT si aprirà con una commedia nera, scritta da Eugène Labichenella Francia dell’Ottocento e ambientata da Andrée Ruth Shammah nell’Italia prefascista di inizio Novecento. Il delitto di via dell’Orsina (il titolo dell’atto unico originale è L’affaire della Rue de Lourcine) ha per protagonisti Massimo Dapporto e Antonello Fassari e andrà in scena lunedì 9 gennaio all’Auditorium Biagio Marin di Grado, martedì 10 gennaio al Teatro Giuseppe Verdi di Maniago e mercoledì 11 gennaio al Teatro Odeon di Latisana. Tutte e tre le serate inizieranno alle ore 20.45. Con Dapporto e Fassari sui tre palchi regionali saliranno anche Susanna Marcomeni, Marco Balbi, Andrea Soffiantini, Christian Pradella e Luca Cesa-Bianchi.

Il delitto di via dell’Orsina è uno degli atti unici più conosciuti di Eugène Labiche, padre nobile del vaudeville.

Due uomini, un ricco nobile ed elegante e un proletario rozzo e volgare, si risvegliano nello stesso letto, hanno le mani sporche, le tasche piene di carbone e non ricordano nulla di quanto accaduto la notte precedente. Quando dal giornale apprendono della morte di una giovane carbonaia si convincono di essere stati loro a commettere l’omicidio. Per i due protagonisti, disposti a tutto pur di sfuggire alla colpa e mantenere le apparenze, non resta che far sparire ogni prova.

Andrée Ruth Shammah mantiene intatta la struttura della pochade originale e del gioco indiavolato degli equivoci ma vira al noir seminando inquietudini all’ombra di qualcosa che incombe. Clownerie e astrazione beckettiana, il ritmo del vaudeville e la tradizione del teatro brillante italiano si incontrano in uno spettacolo che fa ridere e pensare e che con i suoi vorticosi intrecci riesce a raccontarci, in modo non scontato, il disorientamento che stiamo attraversando. Una vicenda fatta di tensioni che gioca con i tanti tic di oggi e mette in scena il contrasto tra come vogliamo apparire e come siamo davvero.

Informazioni contattando la Biblioteca Falco Marin di Grado (0431 898269), il Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie (0427 709063 | [email protected]) e il CIT Latisana (0431 59288 | 3249079773 | [email protected]). Per le date di Grado e Latisana è disponibile l’acquisto online sul circuito Vivaticket.