Anche per l’edizione di quest’anno viene proposto un percorso ricco di fascino e molto tecnico, ricavato dalla tradizione per tornare ad evidenziare il ruolo importante della gara come cardine del Campionato Italiano Rally Auto Storiche e della Coppa Rally di 4^ zona, oltre che ideale veicolo di immagine del territorio.
Cividale del Friuli confermata cuore pulsante dell’evento che avrà lo svolgimento in due giornate.
Iscrizioni aperte fino al 5 luglio.
UDINE, 29 giugno 2023 – Ultima settimana di iscrizioni aperte, quindi sino a mercoledì 5 luglio, per il 58° Rally del Friuli – 27° Alpi Orientali Historic, in programma per il 15 e 16 luglio, una doppia competizione tra le più longeve in Europa, quest’anno sesto appuntamento del Campionato Italiano Rally Auto Storiche (CIRAS) del quale sarà la sesta prova delle otto in calendario e l’importante validità quale terzo atto della Coppa Rally di IV zona, a coefficiente 1,5.
Il Rally, organizzato dalla Scuderia Friuli ACU avrà anche le validità per il Campionato Automobilistico FVG, poi per l’R-Italian Trophy, per il Trofeo Pirelli Accademia e per il Michelin Trofeo Italia.
LA GARA SEMPRE PENSATA PER IL TERRITORIO
Si rimane a Cividale del Friuli, nella “Città ducale”, patrimonio Unesco, come sede di partenza ed arrivo ed anche come “quartier generale”. Anche per questa edizione, il lavoro dell’organizzazione presieduta da Giorgio Croce, sta lavorando in forte sinergia con il territorio del quale il rally è ambasciatore da sempre nel mondo del motorsport: Cividale del Friuli, Faedis, Manzano, Prepotto, San Leonardo, Stregna e Torreano sono i comuni interessati quest’anno dal passaggio della competizione, una tradizione che si ripete ed una gioia per gli abitanti attendere ed ammirare il passaggio dei concorrenti.
La gara storica “tricolore” sarà caratterizzata da un totale di 8 prove speciali per 92,080 chilometri di impegni competitivi a fronte del totale del percorso che ne misura 274,08 mentre la competizione “moderna” - secondo regolamento - sarà più “leggera”, con 6 prove speciali e 70,960 di distanza sul complessivo che ne misura 218,960. Saranno tre diversi, i tratti competitivi previsti. Eccoli descritti nei loro caratteri:
SHAKEDOWN-MANZANO – Km 2,400
Per l’edizione 2023 del rally si è voluto dare un’altra “botta” di novità. Infatti, la zona dello shakedown è completamente cambiata. Abbandonato il classico anello di Cialla ci si è spostati nella vicina località di Manzano, la celebre “capitale della sedia”. La zona è densa di appassionati e proprio da loro è arrivata la richiesta di avere una pur minima presenza di una gara automobilistica.
Va ricordato che proprio su queste alture circa una ventina di anni fa nacque il “Rally della Sedia” che risulta essere la prima gara ronde organizzata in Italia con la particolarità di essere con fondo misto terra/asfalto.
Si è ripreso, dunque, questo tratto con la partenza da località Badia di Rosazzo a circa 700 metri dal piazzale del cimitero del paese di Oleis, si procede con un tratto guidato per raggiungere la famosa Abbazia di Rosazzo, qui il percorso presenta un impegnativo tornante che ci porta ad un tratto di discesa verso l’abitato di Poggiobello, si prosegue in un paesaggio spettacolare, verde, attraverso i vigneti del Collio Friulano si raggiunge la vecchia chiesetta di Sant’Egidio dove è fissata la fine della prova di Km 2,4.
PROVA SPECIALE “TRIVIO/STREGNA” KM 14,360
La classica Prova del Trivio è stata riproposta anche in questa edizione della gara, c’era un’idea di sostituirla ma, poi, ripensandoci sarebbe stato come togliere il “Turini” al Rally di Montecarlo.
Viene proposta nella versione che prende la partenza in una zona verdissima all’uscita dell’abitato di San Leonardo, in pratica prima del tornante a sinistra delle cascate Krop, procedendo su di una strada particolarmente interessante con curve ben disegnate, tornanti e brevi tratti di rettilineo si raggiunge la frazione di Altana, attraversandola in mezzo alle case dopo un tratto misto lento si raggiunge l’altra frazione di Iainich, si attraversa e dopo un tratto in leggera salita e rettilineo si raggiunge il famoso “Trivio”che consiste in un incrocio di tre strade da cui il nome E’ questo, un punto insostituibile di incontro degli appassionati che dilettano gli occhi con le sbandate controllate dei concorrenti.
Quest’anno si è scelta la parte bassa del Trivio, la strada che propone l’inversione più stretta lasciando la strada superiore a formare una vera tribuna per il pubblico che, in alto ed in sicurezza, potrà godere dei passaggi dei propri beniamini. Da qui in un tratto molto guidato e veloce con belle curve ben disegnate, si raggiunge il confine del comune di Stregna ed anche in questo caso con una inversione a gomito verso sinistra si raggiunge la frazione di Tribil Inferiore. Poi, su un tratto in discesa, si raggiunge il ponticello che preclude all’estrema inversione strettissima che ci porta, dopo un bel rettilineo, alla frazione di Presserie. Attraversata, ci si avvicina alla fine della prova sistemata prima dell’immissione della strada proveniente da Varch in modo da non interdire l’accesso al paesino.
PROVA SPECIALE “VALLE DI SOFFUMBERGO” KM : 7,060
Anche questa è una prova classica nelle Valli del Torre. La partenza sarà fissata nella località di Campeglio da Via San Lorenzo all’altezza del civico 27 per non perdere il tratto iniziale molto ben guidato e piacevole in leggera salita che porta alla frazione di Colloredo di Soffumbergo, a percorrere via Prestento per imboccare una erta salita con tornanti e brevi tratti di rettilineo a raggiungere Valle di Soffumbergo, da cui si può ammirare uno spettacolo eccezionale, la vista di tutto il Friuli che, con le giornate di sole, può raggiungere fino il mare. Non per nulla Valle è chiamata il “Balcone sul Friuli”. Valle è anche famosa per la frequentatissima festa delle castagne che si svolge all’inizio dell’autunno.
Inversione brusca a sinistra e giù per la discesa piuttosto ripida costellata da bei tornanti in un bosco verde che porta alla fine della prova che è fissato all’incrocio con la strada per Costapiana.
PROVA SPECIALE “ CANEBOLA-MASAROLIS” KM 14,060
Dopo un breve tratto di strada di trasferimento si raggiunge l’abitato di Canal di Grivo’ e dopo l’inversione a destra si raggiunge lo start della prova. Anche questa prova è caratterizzata da un andamento con curve e tornanti sempre in salita più o meno accentuata. Si raggiunge la piccola frazione di Gradischiutta, un tempo start della prova, ancora salita e si raggiunge Canebola.
Attraversato il paese dopo ancora una serie di tornanti e brevi rettilinei si raggiunge altro punto di raccolta di appassionati, la famosa “Bocchetta di Sant’Antonio” Qui probabilmente si organizzerà un rallentamento per imboccare in sicurezza la strada, nuova, proposta in questa direzione per il Rally, che porta all’inversione a destra della “Madonnina del Domm”. Ancora discesa guidata su una strada a dir poco perfetta con un asfalto liscio che non presenta nemmeno un’imperfezione. Si deve ringraziare i grandi mezzi ed il potere del ciclismo che ha provveduto, con il passaggio del Giro d’Italia, ad asfaltare molti tratti di strada. Sempre in discesa si raggiunge l’abitato di Tamoris e poi si raggiunge il fine prova al paese di Masarolis che ai tempi del “vecchio” Alpi Orientali” era l’arrivo della classica Canalutto- Masarolis.
IL PROGRAMMA
Oltre al percorso, la novità è quella che si torna a correre in due giornate, con le partenze che avvieranno dalla zona del Palasport con le auto storiche del “tricolore” dalle 14,01 di sabato 15 luglio mentre alle 15,11 sarà la volta delle “moderne del CRZ.
Nella prima giornata di gara entrambe le competizioni affronteranno due prove speciali, seguite dal riordinamento notturno mentre l’indomani, domenica 16 luglio si avranno le restanti “piesse” con arrivi poi distinti, dalle 13,56 le “moderne del CRZ e dalle 15,56 quelle del Campionato Italiano Auto Storiche.
Lo scorso anno, il Rally Alpi Orientali “Historic” venne vinto dal pilota siciliano di Cefalù, Angelo Lombardo con la Porsche 911, dominando la scena e lo stesso fece il varesino Andrea Crugnola con le “moderne”, al volante della Citroen C3 Rally2, con la quale poi vinse il Campionato Italiano Assoluto.
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