Ieri sera la Casa Rossa Arena di Gorizia ha ospitato l’unica tappa nel Nordest del tour europeo dei Thirty Seconds to Mars, una delle band più rappresentative del rock alternativo contemporaneo. L’evento, inserito nel cartellone di “GO! 2025” e promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia, ha richiamato oltre settemila persone, tra cui numerosi fan provenienti dalla vicina Slovenia.
Un momento di apprensione ha preceduto l’inizio del concerto, quando una persona è stata colta da malore, probabilmente a causa del caldo intenso. Il personale sanitario è intervenuto rapidamente, permettendo il normale svolgimento dello spettacolo.
Ad aprire le danze sono stati i Les Votives, che hanno riscaldato l’atmosfera e il pubblico, salutando poi i presenti con un forte messaggio di “STOP AL GENOCIDIO”. Subito dopo, il palco è stato invaso dall’energia dei fratelli Jared e Shannon Leto, attesissimi dal pubblico.

Jared Leto, carismatico e magnetico frontman, ha dominato il palco con la sua presenza scenica travolgente che ha catturato l’attenzione delle fan di ogni età. Accanto a lui, il fratello Shannon ha fornito un sostegno energico alla batteria, rendendo la performance intensa e coinvolgente. Insieme, hanno trasformato la serata in un’esperienza che trascende il semplice concerto, diventando un momento di condivisione e riflessione.

La scaletta ha saputo mescolare abilmente i grandi classici della band, rivisitati con sonorità moderne, e i brani più recenti dall’ultimo album, tra cui “Stuck”, eseguita con una batteria elettronica. La prima parte dello show ha alternato momenti di grande energia a passaggi più intimi, culminando in un’interruzione acustica in cui il frontman ha coinvolto il pubblico nella scelta delle canzoni da eseguire, creando un’atmosfera molto suggestiva. Il concerto si è concluso con un’esplosione di energia con Jared che ha invitato sul palco una trentina di fan, rendendo la chiusura dello spettacolo ancora più speciale e partecipata.

I Thirty Seconds to Mars hanno offerto uno spettacolo potente, coinvolgente e ricco di significati, dimostrando come il rock possa ancora essere un veicolo di emozioni profonde e messaggi universali.
Guendy Furlan - foto di Damiano Podrecca