GIUSEPPE TESTA SI AGGIUDICA UN INFUOCATO RALLY PIANCAVALLO

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GIUSEPPE TESTA SI AGGIUDICA UN INFUOCATO RALLY PIANCAVALLO

Una gara infuocata sia sotto il punto di vista meteorologico, con due giornate veramente torride, che dal punto di vista della bagarre per la conquista del primo gradino del podio.

Il molisano Giuseppe testa, in abitacolo con il fido Nicola Abatecola, si è aggiudicato il 37º Rally Piancavallo dopo una dura lotta con Corrado Pinzano, il suo principale avversario per la corsa al titolo del Trofeo Italiano Rally che si è dovuto infine accontentare della seconda posizione assoluta.

Testa - Abatecola

In molti sono giunti in Friuli per cercare gloria e consolidare o scalare le classifiche per le quali era valida la gara pordenonese ma più di qualcuno ha dovuto fare i conti con la dura legge del Rally Piancavallo. Non sono mancati infatti i colpi di scena in questa gara che è sempre stata ostica e difficile e che anche in questa occasione non ha mancato di far sentire tutto il suo fascino ma anche la sua selettività; un percorso tortuoso e ricco di insidie che non perdonano la minima disattenzione che ha mietuto più di qualche vittima, a cominciare da Luca Pedersoli che sin dall’inizio ha dovuto fare i conti con noie meccaniche della sua Citroën DS3 che lo hanno poi costretto al ritiro.

Pedersoli - Tommasi
Fontana - Arena

Poca fortuna anche per Corrado Fontana, il comasco alla guida della bellissima Hyundai i20 Wrc, con l’espertissimo Nicola Arena alle note, dopo aver siglato il miglior tempo nello Shakedown di venerdì mattina ha chiuso in testa la prima frazione di gara ma il giorno successivo ha dovuto abbandonare anzitempo la compagnia a causa di una doppia foratura. Usciti di scena due dei principali contendenti al gradino più alto del podio la lotta si è riaccesa fra Giuseppe Testa e Corrado Pinzano che avevano aperto le ostilità fin già dalla prima prova, la “Navarons”, dove aveva primeggiato Pinzano (Volkswagen Polo GTI), seguito a breve distanza da Testa con la Skoda Fabia RS della Delta Rally; i due si sono dati battaglia a lungo per cercare di portarsi a casa la vittoria, l’ha spuntata infine Giuseppe Testa che ha consolidato così la sua posizione in vetta al TIR. Il molisano aveva già preso le misure su queste strade lo scorso anno dove si era piazzato al sesto posto finale ed ha capitalizzato l’esperienza aggiudicandosi la 37^ edizione del Rally Piancavallo.

Pinzano - Turati, secondi assoluti
Silva - Pina terzi assoluti
Carniello - Budoia classificati al sesto posto finale
Bearzi - Chialina, ottavi
Matteo Doretto primo di RC4N e nono assoluto con Melissa De Zan alle note
Zanin - De Gujo, decimi

 Fra i vari ritiri della gara pordenonese citiamo quello dello sfortunato Valerio Scettri con la sua Renault Clio Williams che non voleva proprio saperne di avviarsi ed è stato costretto ad abbandonare senza neanche riuscire a fare un chilometro di prova speciale; pure Francesco Aragno e Giancarla Guzzi, attesissimi sulle strade pordenonesi con la loro Skoda Fabia EVO, sono andati poco oltre la linea di partenza e non hanno proseguito.

La vettura di Scettri a spinta umana

Le due giornate di gara sono state caratterizzate - come detto - dal gran caldo che questa torrida estate ci sta imponendo, temperature che hanno messo in difficoltà i concorrenti che hanno sofferto tantissimo la calura negli abitacoli roventi, caldo mitigato solo parzialmente nelle prove in quota in mezzo ai meravigliosi boschi delle montagne pordenonesi prese d’assalto dal pubblico sempre numeroso su queste strade.

Fabrizio Martinis

I rilievi montani pordenonesi hanno ospitato anche il Rally Piancavallo Storico, la manifestazione ha visto al via le vetture che davano spettacolo qualche decennio fa e che hanno riportato gli spettatori indietro nel tempo in quel periodo giustamente ritenuto indimenticabile per gli appassionati della disciplina, vetture come Opel Manta, Ford Sierra Cosworth, BMW M3, Porsche 911, Fiat Ritmo, Renault 5 Gt Turbo e molte altre ancora hanno dato spettacolo lungo i tornanti e le curve della pedemontana pordenonese.

Cunico - Pirollo

La competizione riservata alle “vecchiette” ha visto anche l’illustre partecipazione dell’inossidabile Gianfranco Cunico, un pilota che ha fatto la storia del rallismo nazionale e che si è già aggiudicato più volte il rally pordenonese negli anni ’90; Cunico, con Luigi Pirollo sul sedile di destra, si è presentato al via con la stupenda Porsche 911 SC preparata da Guagliardo e non si è fatto intimorire dagli avversari chiudendo la gara al primo posto e aggiungendo così un’altra vittoria al suo ricchissimo palmares.

Lovisetto - Gasparotto
Prosdocimo - Zanet

Al secondo posto si sono classificati Adriano Lovisetto e Ivan Gasparotto su BMW M3 seguiti, al terzo, da Alessandro Prosdocimo e Marsha Zanet su Subaru Legacy 4wd turbo. Anche la gara storica è stata caratterizzata da numerosi ritiri, fra i tanti segnaliamo quello dei Chivelli, Luciano e Lorena (padre e figlia), che sono rimasti coinvolti in una brutta uscita di strada dove hanno danneggiato pesantemente la loro Fiat 127 Sport; a seguito dell’incidente Lorena ha anche riportato la frattura del piede destro, a lei vanno gli auguri di pronta guarigione da parte di tutta la redazione di questa testata.

Costernaro - Zambiasi, quarti
Poca fortuna anche per Bonaso costretto al ritiro per noie meccaniche della sua splendida Lancia Rally 037

La gara, ottimamente organizzata dalla Knife Racing, ha goduto della copertura in diretta di Aci Sport TV e Rally Dreamer che ha permesso agli spettatori di seguirne le fasi salienti anche a distanza con un’offerta live ancora più completa. Il Rally Piancavallo anche quest’anno ha coinvolto più comuni, quello di Aviano che ha ospitato - fra l’altro - lo start da piazza Duomo, il comune di Maniago sede di partenza e arrivo, Roveredo in Piano che ha ospitato il Service Park, e quelli di Frisanco, Barcis, Vito d’Asio, Meduno, Tramonti di Sotto e Clauzetto interessati dal transito del trasferimento e delle prove speciali della gara; una sinergia che ha incrementa l’indotto delle attività commerciali presenti sul territorio ed portato un po’ di beneficio anche in alcune zone isolate che con il rally hanno avuto l’occasione di vedere turisti e appassionati affollare luoghi altrimenti oramai quasi deserti.

Dario Furlan - #darionnenphotographer