Dopo le emozioni che l’artista ha regalato lo scorso anno - riproponendo al Politeama Rossetti “Magazzino 18” per la regia di Antonio Calenda - Cristicchi, autore e interprete del nuovo spettacolo, riprende dunque da una riflessione dal respiro universale e potente. «Cosa può dirci la filosofia del “ricchissimo” di Assisi, nella confusione della modernità affamata di senso, nelle promesse tradite del progresso?» si chiede, e sceglie di indagare il labile confine tra follia e santità, la ricerca della perfetta letizia, la spiritualità universale, la sapienza esoterica, l’utopia necessaria di una nuova umanità che riesca a vivere in armonia con il creato. Una scelta necessaria, perché sono temi che ci appartengono profondamente... ed è così straordinario che li abbia espressi con tanta forza, quasi mille anni fa, Franciscus l’innamorato della vita, Franciscus che visse per un sogno, Franciscus, il folle che parlava agli uccelli. Attuale nel suo messaggio rivoluzionario, fondamentale nel suo amore per il creato, coinvolgente nel suo declamare lo stupore per ciò che è semplice, piccolo eppure immenso... La figura di San Francesco continua a conquistare gli uomini e ad ispirarli polverizzando le barriere del tempo, i pregiudizi, gli scetticismi... A questo immenso personaggio s’ispira Simone Cristicchi per il suo nuovo spettacolo, intitolato semplicemente “Franciscus”: in scena fra riflessioni, testimonianze personali e canzoni inedite - un ricamo di musica e parola che il pubblico ama molto - Simone Cristicchi indaga e racconta il “Santo di tutti”.
E.L.