FONDAZIONE ITALIANA FEGATO E LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI: FIRMATO A ROMA UN PROTOCOLLO DI INTESA PER LA PREVENZIONE DI PATOLOGIE ONCOLOGICHE DEL FEGATO

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FONDAZIONE ITALIANA FEGATO E LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI: FIRMATO A ROMA UN PROTOCOLLO DI INTESA PER LA PREVENZIONE DI PATOLOGIE ONCOLOGICHE DEL FEGATO

Con l’obiettivo di promuovere la prevenzione di patologie oncologiche del fegato, orientando in senso positivo gli stili di vita per  ridurre l’incidenza dei tumori e migliorare la qualità della vita, la FIF - Fondazione Italiana Fegato Onlus (con sede a Trieste) e la LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (con sede a Roma) hanno firmato un protocollo d’intesa della durata di tre anni, grazie al quale metteranno in comune le loro esperienze, sviluppando specifiche azioni e mettendo in rete sistemi,competenze e responsabilità   .


Firmato dal Presidente della Fondazione Italiana Fegato, Decio Ripandelli, e dal Presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Francesco Schittulli, alla presenza del  Direttore scientifico della FIF, Claudio Tiribelli, il protocollo d’intesa prevede la realizzazione di programmi di educazione alla salute, dimateriale didattico e di strumenti divulgativi, con l’obiettivo di instillare nelle nuove generazioni, sin dalla scuola, la cultura della prevenzione primaria, secondaria e terziaria.

Durante l’incontro si è voluta sottolineare l’importanza fondamentale dell’educazione a livello infantile, con la volontà di proporre al Governo l’istituzione di un tavolo congiunto al quale invitare i referenti dei dicasteri della Salute, dell’Istruzione e del Merito, dell’Università e della Ricerca, dello Sport e dei Giovani, dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Anche il CONI, Ente con il quale la LILT ha recentemente rinnovato un accordo nazionale, giocherà un ruolo chiave, soprattutto a livello regionale. Da anni, infatti, il CONI FVG promuove il progetto denominato Movimento 3S che, dal 2024, verrà implementato con un’attività di sensibilizzazione sulla corretta nutrizione indirizzata alle scuole primarie del Friuli Venezia Giulia a cura della FIF e dell’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste e grazie al sostegno dell’Amministrazione regionale.

Nell’ambito del protocollo saranno inoltre promossi eventi formativi e progetti/bandi, oltre a masteruniversitari di primo e secondo livello, patrocinati da LILT. Tra le azioni, anche l’organizzazione di manifestazioni a livello nazionale per raccogliere fondi da destinare all’attuazione di progetti di ricerca ededucazionali correlati alla prevenzione, diagnosi e terapia del cancro del fegato e delle sue cause (l’epatocarcinoma oramai occupa la 3° posizione a livello mondiale come mortalità dovuta malattie tumorali).

“La Fondazione Italiana Fegato Onlus” – sottolinea il Presidente, Decio Ripandelli – “persegue, nel campo delle malattie del fegato, obiettivi attinenti la ricerca scientifica, l’attività assistenziale e formativa, proponendosi, tra le altre cose, di potenziare le attività di ricerca e cura epatologica e di promuovere mediante la diffusione, l’insegnamento e la pubblicazione dei risultati ottenuti dalla ricerca scientifica e dallo sviluppo sperimentale la conoscenza delle funzioni del fegato e delle vie biliari. In questo quadro, le attività d’informazione e divulgazione mirate a una sana alimentazione e a un corretto stile di vita declinate dalla FIF al fine di diminuire l’incidenza di tali malattie sono certamente sinergiche con quanto promosso oramai da anni dalla LILT”.


“La LILT – ricorda il presidente nazionale Francesco Schittulli - è un Ente pubblico su base associativa vigilato dal Ministero della Salute che ha come compito istituzionale principale la promozione e la diffusione della cultura della prevenzione oncologica come metodo di vita. In particolare, da oltre 100 anni ci impegniamo a promuovere e diffondere su tutto il territorio nazionale – in collaborazione con le più importanti organizzazioni nazionali e internazionali operanti in campo oncologico – i vari aspetti della prevenzione primaria - finalizzata a ridurre i fattori di rischio e le cause di insorgenza del cancro; secondaria, relativa alla diagnosi precoce attraverso visite mediche ed esami strumentali e terziaria, prendendoci cura delle problematiche del percorso di vita di chi ha vissuto l’esperienza del cancro e dei relativi familiari”.

“La FIF offrirà il necessario supporto alle finalità della LILT” – spiega il Direttore scientifico Claudio Tiribelli – “in primo luogo, tramite i propri laboratori siti nel Campus di Basovizza di Area Science Park, ovvero attraverso altri partners con i quali la FIF ha in corso progetti e programmi volti all’educazione alla salute, anche tenendo in considerazione che il cancro al fegato –spesso correlato a stili di vita sbagliati,   anche in età infantile – occupa oramai la terza posizione a livello mondiale come tasso di mortalità dovuta a malattie tumorali”.