Folkest esce da San Daniele con una mostra e ancora musica dal mondo

2 min read
Folkest esce da San Daniele con una mostra e ancora musica dal mondo

Dopo le entusiasmanti giornate di San Daniele, Folkest torna a contaminare il territorio di grande musica con il concerto degli Ajde Zora (Serbia) a Latisana il 6 luglio (ore 21.00 piazza Indipendenza) all’interno delle Sere d’Estate: una carovana musicale per esplorare i Balcani, attraverso danze frenetiche e ballate struggenti delle popolazioni gitane che da secoli vi dimorano. Sul palco Milica Polignano voce, Giulio Gavardi chitarra e sax, Micol Tosat violino, Francesco Matarello fisarmonica, Giorgio Marinaro basso, Francesco Prearo batteria e percussioni.

Sarà aperta fino a fine luglio fra Villa Frova a Stevenà (frazione di Caneva in provincia di Pordenone, Piazza S. Marco n. 3, fino al 30 luglio) e il del Cantinon a San Daniele Friuli la mostra diffusa I migliori scatti di quarant’anni di Folkest, una mostra che raccoglie le immagini di oltre quarant’anni di storia musicale e di passione di questo Festival - con un focus in particolare sugli anni ‘90 che, nato 45 anni fa sull’onda della voglia di ricostruire un paese sconquassato dall’Orcolat (l’Orco, come metaforicamente viene definito in lingua friulana il terremoto del ‘76), ha portato al Friuli e all’Italia interna una ventata di suoni da tutto il mondo.

Nato da un’idea della cantante serba Milica Polignano, gli Ajde Zora sono un progetto che vuole estendere il repertorio tradizionale balcanico affiancandovi movimentati e malinconici pezzi della tradizione rom dell’est Europa e riarrangiando musiche tradizionali nelle quali l’energia e la passionalità della musica popolare si sprigiona tra frenetiche danze e struggenti ballate di popoli dal passato travagliato. Hanno avuto il piacere di collaborare con Erhan Veliov, trombettista della leggendaria Original Koçani Orkestar di Naat Veliov.
 
Siamo andati a cercare tutte quelle immagini che ci ricordassero relmente momenti vissuti, amici incontrati, musicisti che sono stati capaci di portare a noi e al nostro pubblico quel mondo altro che da quasi 10 lustri andiamo cercando e portando fra le nostre valli, colline e montagne. Tanti artisti che sono venuti e ritornati per riassaporare quell’idea di Borgo in musica che tutti gli anni cerchiamo di ricostruire.” Così ha descritto la mostra e la sua linea artistica il direttore artistico Andrea Del Favero: una quarantina di scatti di fotografi, tutti originali provenienti da scatti in pellicola, come Gianni Cesare Borghesan, Giancarlo Pettarini, Guido Harari, Pia Neuenschwander che hanno immortalato i volti, le mani e gli strumenti di personaggi come Van Morrison, Noa, Jethro Tull, Angelo Branduardi, Mike Oldfield e molti altri meno noti ma che hanno fatto la storia di Folkest. “In realtà il materiale fotografico che potremmo raccogliere da questi lunghi anni di storia e di musica è veramente immenso - spiega Andra Del Favero -. Il periodo del Covid ha rallentato i lavori e ritardato questa mostra. L’idea è proprio quella di proseguire nella raccolta e di riproporla gli anni successivi.”.