Folkest 2025: dal 30 maggio al 27 luglio

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Folkest 2025: dal 30 maggio al 27 luglio

30 maggio - 27 luglio 
Folkest 2025:
  il festival curioso del mondo
Fra gli ospiti: i Tazenda, le Orme, Moni Ovadia, Joachim Cooder, Allan Taylor, i 99 Posse, Giua & Riccardo Tesi

47° edizione, 11 prime nazionali di cui 9 di artisti internazionali, 66 fra gruppi e artisti di cui 34 sul territorio e 32 a San Daniele, 31 appuntamenti live in Friuli, 32 appuntamenti live a San Daniele, 31 Comuni coinvolti fra il 13 giugno e il 17 agosto, 3 produzioni speciali del Festival, 1 prima europea del tour Cooder/Viterbini.

Sono definite le linee della 47esima edizione di Folkest che anche quest’anno si ripresenta con un adagio che ne dipinge a chiare note i tratti: un festival curioso del mondo. Si apre il 30 maggio con il concerto dedicato alle musiche di David Crosby, in collaborazione con Guitar International, a Cervignano del Friuli. A seguire la tradizionale La Fieste da Sedon, la festa dei musicisti folk friulani, il 1°giugno al castello di Ragogna; l’8 giugno torna l’appuntamento dagli amici della Cantina Tavagnacco, in collaborazione con la Cooperativa Itaca, che quest’anno vedrà protagonisti i Cinque uomini sulla cassa del morto e i Capitano tutte a noi. Il 12 giugno prende l’avvio la sezione di Folkest sul Territorio che anima lungo tutto giugno, con qualche propaggine a luglio, i territori del Friuli Venezia Giulia di musica e di incontri con personaggi di respiro nazionale e internazionale. Ci sono, dal 3 al 6 luglio, poi le attesissime giornate di San Daniele con grandi ospiti, i seminari, e i Folkest Showcase, in collaborazione con UpBeat, con artisti da tutta Europa, gli incontri con gli operatori di settore con gli Speed meeting, le finali del Premio Cesa e per il secondo anno consecutivo, si aggiunge il Premio intitolato al prematuramente scomparso Lorenzo Marchiori, dedicato a un libro di argomento musicale. E poi lo spazio alla documentaristica musicale, ai workshop e ai Tesori degli Archivi Rai con Elisabetta Malantrucco e Marco Salvadori. E gli amici di sempre del festival che interverranno nei workshop e nelle presentazioni: Elena Ledda, Felice Liperi, Duccio Pasqua, Elisabetta Malantrucco e Martina Vocci. Immancabili i grandi eventi con Folkest a Udine, nel corso del quale verrà consegnato il Premio Folkest-una vita per la musica nel mese di luglio.

Numerosi gli ospiti del Festival: si parte già alla grande il 30 maggio con l’Omaggio a David Crosby (con Jeff Pevar & Inger Nova, Jackie Perkins e i migliori musicisti italiani di country). Doppio appuntamento quest’anno con i Tazenda: il 14 giugno a Tolmezzo in acustico; e il 27 giugno, insieme a Felice Liperi, a Romans d’Isonzo per la presentazione - fra parole e musica - de S’Istoria infinida, la biografia a breve in uscita per Il Castello. Il 29 giugno, invece, sarà la volta delle mitiche Orme che festeggiano quest’anno ben sessant'anni di carriera musicale. Imperdibile l’appuntamento di Clauzetto con Michele Gazich e Giovanna Famulari e poi, dal 3 luglio gli appuntamenti di San Daniele che si aprono con la prima nazionale di Yiddish Blues di e con Moni Ovadia con Michele Gazich e Giovanna Famulari. Sempre a San Daniele grande attesa il 5 luglio per Joachim Cooder, percussionista e multi-strumentista statunitense figlio peraltro del gigante Ry Cooder. Altra collaborazione, all’interno delle giornate sandanielesi, per il concerto della slovena Kiki con il festival Nei suoni dei luoghi. Si torna a portare la musica in collaborazione con Palchi nei Parchi l’11 luglio a Cividale del Friuli con il grande Allan Taylor (Inghilterra), con Lino Straulino. Due grandi ospiti coronano l’estate a Udine: i 99 Posse il 21 luglio e Giua & Riccardo Tesi il 27 luglio.

Torna la partnership con UpBeat, la piattaforma dell’Unione Europea nata da una rete formata dai quattordici più importanti showcase festival continentali grazie alla quale le giornate di Folkest a San Daniele si animano di musicisti da tutta Europa, ma anche di operatori del settore, produttori, direttori di altri festival e giornalisti. Un incontro di suoni che si arricchisce della proposta del Premio Alberto Cesa, sei gruppi e singoli artisti da tutta Italia già selezionati nel corso delle serate dal vivo ad Arezzo (Zerofolk Duo), a Cervasca (Stefano Turolla Trio), a Loano (Pasticcio Meticcio), a Codroipo (Urtie), a Roma Massimiliano Felice e Arbizzano (Fan Chaabi). A tutti i gruppi viene poi chiesto di mettere in musica una poesia di Federico Tavan, grazie a una collaborazione con Morganti Editori.

Per l’immagine di quest’anno è stato scelto un trattamento grafico a cura della responsabile dell’immagine del Festival, Michela Paladini: un'esplosione di colore e ritmo. Lo sfondo, vibrante e acceso, racconta l'energia primordiale di una musica che nasce dalle origini, dal battito dei cuori, fatta di incontri, culture, ritmo e passione. I colori si intrecciano come voci costruendo un'atmosfera calda e accogliente. Al centro, un'illustrazione che raccoglie alcuni tra gli strumenti del mondo folk, non semplici oggetti, ma simboli di storie, di viaggi, di identità. Ogni linea vibra, ogni forma canta. In definitiva un inno alla vita: potente, pulsante e libera. E un invito a lasciarsi attraversare dal suono, a sentirne la forza, a farne parte.

Folkest, per la direzione artistica di Andrea Del Favero, è realizzato dall’Associazione Culturale Folkgiornale ETS, grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, dei comuni di San Daniele del Friuli e di Udine, di Banca 360 e degli Enti Locali degli oltre trenta comuni del Friuli Venezia Giulia coinvolti, di Abaco Viaggi, Cantina Tavagnacco, Cooperativa Itaca.

Folkest sul territorio
Il viaggio fra i comuni del Friuli Venezia Giulia toccherà
: Gemona del Friuli, Cividale, Cervignano, Pordenone, Campoformido, Vito d’Asio, Tolmezzo, Tramonti di sopra, Basaldella di Vivaro, Gorizia, Costa (Castelnovo del Friuli), Artegna, Musi (Lusevera), San Rocco (Forgaria nel Friuli), Venzone, Corno di Rosazzo, Fiumicello (Fiumicello Villa Vicentina), San Giovanni d’Antro (Pulfero), Ronchi dei Legionari, Romans d’Isonzo, Arta Terme, Palmanova, Stevenà di Caneva, Clauzetto e Udine.

Tra gli artisti presenti: Dall’Italia Uttern, UTGANDHI solo PROJECT, The Bluegrass Baby, To loo loose, Capitano tutte e a noi, Alessandro Sipolo, Michele Gazich e Giovanna Famulari, i pugliesi A3 Apulia Project e dalla Calabria Senduki. E gli artisti internazionali Lidiya Koycheva & Balkan Orkestra dalla Bulgaria, Matching Ties & Obrannlaig Rinceoir Dancers dagli Stati Uniti, Inghilterra e Germania, Miguel Angel & Lautaro Acosta dall’Argentina, dalla Danimarca Phønix, Mulu’s Trio dall’Irlanda e dalla Croazia Balkalar.

Folkest sul territorio
Il viaggio fra i comuni del Friuli Venezia Giulia toccherà
: Gemona del Friuli, Cividale, Cervignano, Pordenone, Campoformido, Vito d’Asio, Tolmezzo, Tramonti di sopra, Basaldella di Vivaro, Gorizia, Costa (Castelnovo del Friuli), Artegna, Musi (Lusevera), San Rocco (Forgaria nel Friuli), Venzone, Corno di Rosazzo, Fiumicello (Fiumicello Villa Vicentina), San Giovanni d’Antro (Pulfero), Ronchi dei Legionari, Romans d’Isonzo, Arta Terme, Palmanova, Stevenà di Caneva, Clauzetto. E Udine.

Tra gli artisti presenti: Dall’Italia Uttern, UTGANDHI solo PROJECT, The Bluegrass Baby, To loo loose, Capitano tutte e a noi, Alessandro Sipolo, Michele Gazich e Giovanna Famulari, i pugliesi A3 Apulia Project e dalla Calabria Senduki. E gli artisti internazionali Lidiya Koycheva & Balkan Orkestra dalla Bulgaria, Matching Ties & Obrannlaig Rinceoir Dancers dagli Stati Uniti, Inghilterra e Germania, Miguel Angel & Lautaro Acosta dall’Argentina, dalla Danimarca Phønix, Mulu’s Trio dall’Irlanda e dalla Croazia Balkalar.

Il Premio Cesa

Il concorso, intitolato al grande musicista piemontese, giunge alla sua 21esima edizione e ha raccolto oltre 150 candidature da tutta Italia. Sei gli artisti che hanno conquistato il pass per il palco di Folkest 2025, dopo le selezioni dal vivo: ad Arezzo si sono imposti gli Zerofolk Duo, mentre a Cervasca il premio è andato allo Stefano Turolla Trio. A Loano hanno avuto la meglio i Pasticcio Meticcio, mentre a Codroipo si sono distinti gli Urtie. A Roma ha trionfato Massimiliano Felice con la sua band mentre ad Arbizzano la vittoria è andata ai Fan Chaabi. Tutti sei i vincitori saliranno sul palco di Folkest 2025 a San Daniele del Friuli, portando la loro musica e il loro personale viaggio tra tradizione e innovazione davanti al pubblico del celebre festival.
Anche quest’anno come già lo scorso anno ai gruppi finalisti verrà chiesto di musicare, cantare e arrangiare un testo in lingua friulana del poeta Federico Tavan di Andreis, una figura artisticamente di grande livello, la più alta voce della letteratura friulana nella seconda metà del Ventesimo secolo dopo Pier Paolo Pasolini, una stimolante sfida culturale realizzata in stretta collaborazione con Morganti Editori, la casa editrice che gestisce i diritti di questo grande poeta. Ai primi classificati andrà il Premio Nuovo Imaie e saranno invitati a esibirsi a Folkest 2026 e al festival Ethnos 2026 in Campania. Mentre i secondi e terzi classificati saranno invitati a due delle serate di Folkest sul territorio 2026. Anche quest’anno il Premio Alberto Cesa sarà supportato dal Nuovo Imaie.

Folkest Showcase
Ovvero le nuove proposte artistiche europee che Folkest proporrà al pubblico e ai numerosi delegati internazionali portando la loro musica in luoghi di grande storia e fascino di San Daniele: da piazza Vittorio Emanuele II alla chiesa di Santa Maria della Fratta passando per la chiesa di Sant'Antonio Abate e la Terrazza della Fratta.
Le proposte di questa sezione: oltre agli italiani Darbar Mantra, La Peka e i friulani Crotz ta Palûd, si aggiungono dalla Slovenia Kiki, Lyre’n’Rhapsody dalla Grecia, Nora Gharyéni dalla Tunisia, dalla Polonia Hraybery e dal Portogallo Asteria.

I seminari
Musica in movimento – Danzare Trad a Folkest 2024,
cuore dell’offerta formativa di Folkest vedrà all’opera il gruppo LarreAlde Band dai Paesi Baschi (versante francese) con le danze basche e La Paranza Mediterranea con le danze campane. Si terranno nel tendone sulla terrazza della Fratta.
Per la sezione Musica per musicisti in programma il consueto appuntamento dedicato alla vocalità mediterranea con Elena Ledda, una delle più significative voci della world music a livello italiano ed europeo.
Spazio anche alla Settima arte con ben due contributi cinematografici: il primo, girato da Patrik Larralde e finanziato dal Ministero della Cultura Francese, è dedicato alle minoranze etniche della Mitteleuropa ed è stato girato in buona parte a San Daniele. Il secondo parla di donne, delle donne di Casso e di una storia di gente comune che resiste e continua con grandi sforzi a tener vivo un paese: ideato da Giuseppina Casarin e girato da Maurizio Callegaro, Il mio canto è memoria è stato prodotto dall’Ass. musicale Gottardo Tomat e dalla Società Filologica Friulana.

Prosegue la riscoperta dei tesori delle teche Rai grazie all’appassionato lavoro condotto da Elisabetta Malantrucco di RAI Techetè che dialogherà con Marco Salvadori, presidente del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, e con Claudio Agostoni di Radio Popolare di Milano su alcune tematiche legate a Pasolini, del quale verranno fatte ascoltare anche alcune chicche poco o per nulla conosciute provenienti dagli archivi della Rai.

Valentina Zanelli proporrà, infine, un percorso online attraverso un’app dedicata, nel corso del quale verranno trattate una serie di tematiche espressamente dedicate ai musicisti: Scrittura e presentazione di un progetto per accedere a programmi di finanziamento (residenze artistiche, viaggi, nuove produzioni); La vendita attraverso l'email (creare una mail di vendita, come strutturare e utilizzare un database di mail, strumenti di tracking e invio); La presenza online (importanza, costruzione, crescita costante); Lo show e lo showcase (differenze tra l'esibizione B2B e B2C. come cogliere il meglio da entrambe le situazioni), i diritti d’autore e i diritti connessi.

Questa importante sezione del festival rappresenta un momento formativo che non nasce e muore solo in queste giornate, ma che giunge anche come momento conclusivo di una collaborazione tra diverse significative realtà territoriali nell’ambito della promozione delle tecniche strumentali del folk, da Folkest all’Associazione Gottardo Tomat di Spilimbergo, all’Associazione Furclap di Udine, al gruppo da Glauco – academiute di musiche e culture popolâr.

Odmevi/ Echi: Coltivare il popolare per popolare il colto.
Prenderà il via da San Giovanni d’Antro, per poi dipanarsi a metà agosto, la terza edizione di un progetto musicale nato dalla collaborazione fra l’Associazione Sergio Gaggia di Cividale e Folkest, in cui le due associazioni affrontano l'affascinante sfida di un percorso musicale combinato tra classico e popolare, in un’ottica di un allargamento del pubblico e della sua formazione, come dichiara il sottotitolo: Coltivare il popolare per popolare il colto. Un’iniziativa che mira anche a un recupero turistico delle Valli della Slavia Friulana, come corollario agli appuntamenti di Go! 2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025, in cui quest’area può diventare a sua volta simbolo emblematico di un territorio omogeneo arbitrariamente diviso. Oltre al significato simbolico, ai potenziali benefici nei rapporti transfrontalieri e agli effetti turistici, il progetto offre anche - nella sua parte squisitamente musicale - uno sfizioso, programmatico rimbalzo tra mondo popolare e mondo colto, una via inedita e solo saltuariamente visitata da festival e stagioni concertistiche.

Una visione green
Un corretto uso delle risorse e un’efficace lotta allo spreco energetico è sempre stato tra gli obiettivi dichiarati di Folkest. Negli ultimi anni quest’esigenza ha preso un significativo abbrivio, complice anche la partecipazione al progetto UpBeat e i numerosi incontri operativi con tutti gli altri festival aderenti al progetto stesso. Oltre alle varie altre azioni (piatti e posate riciclabili, boccioni dell’acqua, auto ibride, ecc…) da quest’anno Folkest vanta un impianto di amplificazione e luci totalmente a batteria. L’impianto esterno, i monitor, le luci, il mixer… tutto sarà a batteria, una piccola grande rivoluzione assolutamente impensabile anche solo tre anni fa. Attrezzature all’avanguardia in esclusiva per il festival friulano che ancora una volta si conferma capace di porsi sempre un passo in avanti.