Tutto pronto per la decima edizione del Festival Mimesis che, dal 26 al 29 ottobre e dal 3 al 5 novembre, animerà Udine continuando a tracciare, anno dopo anno, le linee del dialogo tra la filosofia e l’attualità sul filo rosso della travolgente trasformazione digitale che ci vede ormai sempre più protagonisti, e ci porta a confrontarci oramai quotidianamente con le Intelligenze Artificiali e i sistemi virtuali. Risulta infatti sempre più urgente riflettere sulle loro potenzialità, i loro rischi e le loro straordinarie possibilità in maniera rigorosa, chiara e non semplicistica. Oltre 70 voci del nostro tempo animeranno un ricco calendario di incontri, conferenze e dibattiti che coinvolgeranno scienziati, letterati, poeti, ingegneri e politici, che daranno vita a un confronto ampio e complesso in cui sarà possibile trovare risposte, spunti di riflessione e approfondimenti rispetto alle grandi domande che oggi ci riguardano.
Protagonisti
Tra i protagonisti del Festival Mimesis, i vincitori del Premio Udine Filosofia 2023 Peter Sloterdijk e Pierre Lévy, Vandana Shiva, Nick Hunt, Claudio Martelli, Sebastiano Maffettone, Maurizio Ferraris, Umberto Galimberti, Vito Mancuso, Gian Mario Villalta, Duccio Demetrio, Guido Saracco, Nicoletta Cusano, Massimo Donà, Laura Boella, Ilaria Malaguti, Mauro Barberis. In programma sabato 28 ottobre la consegna del Premio Udine Filosofia, ideato e promosso dal Festival Mimesis – Territori delle Idee e dalla casa editrice Mimesis, che quest’anno va al filosofo e saggista tedesco Peter Sloterdijk e al filosofo francese Pierre Lévy, innovatori del pensiero contemporaneo e tra i massimi studiosi dell’impatto del virtuale sull’umano.
Il premio Udine Filosofia
L’appuntamento è alle ore 19, nel Salone del Parlamento del Castello di Udine. Il Premio ha come scopo quello di onorare e celebrare non soltanto la carriera e la rilevanza dei due pensatori, ma anche la grande innovazione che le loro opere hanno contribuito a portare nel dibattito filosofico contemporaneo. Sarà il giornalista e scrittore Stefano Vastano, autore di “Filosofia dell’effervescenza. Estetica, etica e politica nel pensiero di Peter Sloterdijk” in uscita il prossimo 20 ottobre per Mimesis edizioni, a dialogare con Peter Sloterdijk partendo proprio dal suo libro che espone i nuclei centrali delle opere di Sloterdijk. Dal dialogo con Nietzsche e Heidegger, in cui si delineano l’estetica, l’etica e il pensiero politico del filosofo di Karlsruhe, Vastano attraversa tutti i concetti che non cessano mai di far rivivere ai lettori di Sloterdijk, anche nel confronto con le crisi globali del XXI secolo, l’esuberanza e la gioia del pensiero filosofico. Al centro della lectio magistralis che Pierre Lévy terrà in occasione della sua premiazione ci sarà il rapporto dell’uomo con il digitale e le realtà virtuali che ha analizzato nel libro che Meltemi ha reso di recente disponibile in una nuova edizione, corredata di una prefazione inedita: “Il virtuale”. Il testo più classico del filosofo francese è considerato il primo manuale di “filosofia del virtuale” che delinea i possibili universi in cui domani ci troveremo a vivere. Per Lévy, il virtuale è tutto fuorché un movimento contrario alla realtà, essendo ciò di cui il mondo in cui viviamo è intessuto e composto. Il saggio di Lévy intende andare oltre la scelta binaria tra “demonizzare” la rivoluzione digitale e accettarla acriticamente: il virtuale ci appartiene da sempre e, come tale, la sua natura è neutra. Piuttosto, è il modo in cui lo attualizziamo a dover essere discusso, e Lévy ci dona tutti gli strumenti per farlo. La lezione che Lévy terrà in occasione del Premio verrà diffusa in rete dal 26 ottobre, reperibile su tutti i canali social e le pagine ufficiali del Festival.
Appuntamenti
In anteprima al Festival, il politico, giornalista e saggista Claudio Martelli presenta “Ethos e Thymos” (Meltemi editore), scritto dal fratello Paolo recentemente scomparso: una riflessione sulla situazione contemporanea del conflitto tra Russia e Ucraina alla luce delle due categorie al centro del libro, ovvero “amore” e “passione”. Ricchissimo il cartellone del Festival Mimesis che vedrà tra i suoi protagonisti l’attivista e ambientalista indiana Vandana Shiva, che svelerà come dietro al cambiamento climatico non vi è un problema legato solamente all’ambiente, ma al modo stesso in cui l’uomo vive e concepisce la propria vita e alle ambiguità delle posizioni di governi e istituzioni. Arriva al festival il giornalista e viaggiatore Nick Hunt che con il suo ultimo reportage esotico e
sorprendente, “Sentieri di sabbia e di ghiaccio” (Mimesis), fa scoprire al lettore le terre estreme d’Europa: dalla tundra artica in Scozia alla foresta vergine in Polonia e Bielorussia, dalle steppe erbose dell’Ungheria ai canyon rocciosi del deserto spagnolo. Attraverso paesaggi che stentiamo a credere esistano alle nostre latitudini, ci dimostra come lo straordinario è molto più vicino di quanto
immaginiamo. Prime presentazioni per Sebastiano Maffettone, professore di Filosofia politica all’Università Luiss di Roma, scrittore ed editorialista, che porta al Festival per Mimesis edizioni “Il nostro tempo con il pensiero”. Una successione di riflessioni sulla guerra in Ucraina, la sostenibilità ambientale, l’arte contemporanea, il digitale, la business ethics, il rapporto tra religione e politica che, nelle parole del filosofo, si tengono insieme attraverso le tensioni dialettiche della realtà e costruiscono un’originale impalcatura per una filosofia del presente. Duccio Demetrio, fondatore dell’Accademia del silenzio, racconterà il suo ultimo libro “Nel silenzio degli addii” (Mimesis, 2023). Alla luce di alcune suggestioni filosofiche di Emanuele Severino, il pedagogista e filosofo Demetrio affronta i temi del distacco e della crescita: cosa significa dire addio a una parte di noi stessi, o a un nostro caro? Quali porte apre un cambiamento così radicale? Tra gli incontri più attesi: il filosofo Maurizio Ferraris e il rettore dell’Università di Torino, Guido Saracco analizzeranno il rapporto tra cultura e tecnologia nella prospettiva di un nuovo umanesimo; con il filosofo Umberto Galimberti si affronterà uno dei problemi più urgenti della nostra contemporaneità: la tecnica e le sue implicazioni profonde con l’umano. Lo smarrimento, il consumismo sfrenato, la paura della guerra, l’incertezza del futuro saranno i temi che affronterà il teologo e saggista Vito Mancuso. Cosa significa, oggi, esprimere il proprio diritto di scelta in ambiti problematici e complessi come quelli medici e legali? Ne discuteranno i filosofi Giovanni Boniolo e Mauro Barberis. Il poeta, scrittore e direttore artistico di “Pordenonelegge” Gian Mario Villalta il critico letterario Rodolfo Zucco e lo scienziato Franco Fabbro si confronteranno con l’eredità artistica e la figura di uno dei più importanti poeti contemporanei, Pier Luigi Cappello, scomparso nel 2017. Nella suggestiva atmosfera dello Studio Giorgio Celiberti di Udine, circondati dai suoi quadri e immersi nel profumo famigliare e penetrante dei materiali utilizzati dall’artista, i filosofi Massimo Donà, Nicoletta Cusano e Marcello Barison si interrogheranno sul senso più profondo dell’opera del Maestro. Quale il ruolo della spiritualità in un mondo intriso di numeri e tecnologia? Ne parlano due filosofe attente da anni a questi temi, esperte di pensiero contemporaneo: Laura Boella e Ilaria Malaguti.
Festival Mimesis è un’iniziativa dell’Associazione Culturale Territori delle Idee in collaborazione con UBI – Unione Buddhista Italiana, a cura di Luca Taddio, realizzato in collaborazione con Damiano Cantone, Silvia Capodivacca, Andrea Colombo e Stefano Davide Bettera.