Elio Germano assieme al compositore e sound designer Teho Teardo, in PARADISO XXXIII al TeatroElio Germano assieme al compositore e sound designer Teho Teardo, in PARADISO XXXIII al Teatro Rossetti TRIESTE il 6 febbraio

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Elio Germano assieme al compositore e sound designer Teho Teardo, in PARADISO XXXIII al TeatroElio Germano assieme al compositore e sound designer Teho Teardo, in PARADISO XXXIII al Teatro Rossetti TRIESTE il 6 febbraio

Solo per una sera al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia arriva “Paradiso XXXIII” con Elio Germano e Teho Teardo e la regia di Lulu Helbæk e Simone Ferrari: appuntamento da non perdere martedì 6 febbraio alle ore 20.30.

Un attore sofisticato come Elio Germano - che ritorna a Trieste ad oltre dieci anni dalla sua raffinatissima prova d’attore nel monologo di Will Eno “Thom Pain” - assieme al compositore e sound designer Teho Teardo, daranno voce e musica sulla scena al mistero e alla bellezza dell’eterno con cui Dante chiude la sua Divina Commedia.

Contemplare. Forse si può fare solo questo, davanti ad una bellezza così elevata e misteriosa da far apparire piccoli, limitati, inadeguati ogni parola, ogni linguaggio, ogni raffigurazione umana… È il sentimento che prova Dante Alighieri nel XXXIII canto del Paradiso, al cospetto di Dio, dell’eterno, dell’indicibile. Ma il poeta non può tacere quel mistero, deve provare a dire l’indicibile, a raccontare l’irracontabile…

Ad orchestrare in un tutto armonico la partitura inaudita e imprevedibile del compositore d’avanguardia Teardo e l’intensa interpretazione di Germano, provvederà la regia visionaria di una coppia di registi di fama internazionale, Lulu Helbæk e Simone Ferrari. Nel loro carnet figurano spettacoli del Cirque du Soleil, Cerimonie Olimpiche, esperienze immersive oltre che naturalmente teatro e video: la loro poetica è volta alla multidisciplinarietà. I contributi creativi e artistici dei due registi, assieme a quelli di Elio Germano e Teho Teardo produrranno dunque in scena qualcosa di magico e meraviglioso, di inspiegabile, trascendendo qualsiasi concetto di teatro, concerto o rappresentazione dantesca attraverso, una contaminazione di linguaggi tecnologici e teatrali.