Sono nove i finalisti della 16a edizione del “Premio Andrea Parodi”, nove proposte stilisticamente molto variegate ma tutte legate alla world music, peculiarità della manifestazione.
Si tratta di: Carolina Alabau (Catalogna), Andrea Andrillo (Sardegna), Curamunì (Sicilia), Guido Maria Grillo (Campania), Looping Greis (Madrid), Osso sacro (Campania), Ra Di Spina (Campania), Hiram Salsano (Campania), Trillanti (Lazio).
Si confronteranno a Cagliari dal 12 al 14 ottobre nelle finali del Premio, nato per omaggiare Andrea Parodi, musicista sardo di grande rilievo prima con i Tazenda e poi nell’ambito della world music, scomparso nel 2006, ma il cui lavoro è ancora oggetto di grande attenzione e affetto. Ad esempio recentemente la sua versione di “No potho reposare” è stata inserita nel docufilm su Gigi Riva "Nel nostro cielo un rombo di tuono" di Riccardo Milani.
Il Premio a lui dedicato è realizzato dall'omonima Fondazione con la direzione artistica di Elena Ledda.
A selezionare i finalisti è stata una commissione artistica che li ha scelti fra circa 250 iscritti, quasi metà dei quali stranieri, a testimoniare il rilievo internazionale raggiunto ormai dal Premio, uno dei più importanti contest europei di world music.
Nelle finali gli artisti si esibiranno dal vivo davanti a una ampia giuria composta da autorevoli addetti ai lavori, come cantanti, autori, musicisti, responsabili di festival, manager, discografici, uffici stampa, giornalisti, critici musicali, sia italiani che internazionali.
Il vincitore assoluto avrà diritto ad una borsa di studio di € 2.500, oltre alla possibilità di esibirsi in alcuni festival partner del Parodi nel 2024, come l’European Jazz Expo (Sardegna) e Folkest (Friuli), oltre che nello stesso Premio Andrea Parodi.
Il vincitore del Premio della Critica potrà invece realizzare un videoclip professionale di un brano, prodotto dalla Fondazione Andrea Parodi.
Per alcuni dei finalisti del Premio ci sarà inoltre la possibilità di essere invitati da alcuni dei festival partner (come Mare e Miniere, Premio Bianca d’Aponte, Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana, Mo'l'estate Spirit Festival, Musiconnect-italy).
Le precedenti edizioni del Premio sono state vinte: nel 2022 da Ual-la (Catalogna, Spagna), nel 2021 da Matteo Leone (Sardegna), nel 2020 da Still Life (Sicilia/Portogallo), nel 2019 da Fanfara Station (Tunisia, Stati Uniti, Piemonte), nel 2018 da La Maschera (Campania), nel 2017 da Daniela Pes (Sardegna), nel 2016 dai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 da Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 da Flo (Campania), nel 2013 da Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 da Elsa Martin (Friuli), nel 2011 da Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 dalla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 da Francesco Sossio (Puglia).
e.l.