Oggi il mondo è completamente cambiato rispetto al passato e sono cambiate anche le abitudini. Anche e soprattutto quelle di acquisto e di consumo. Non è un caso che si è assistito, in questi ultimi dieci anni, al boom dell’e-commerce. Che dapprima ha riguardato solo alcune categorie e che poi si è progressivamente esteso a tutte le altre. È cominciato tutto con i dispositivi tecnologici e certamente nessuno poteva immaginarsi che – progressivamente – si sarebbe arrivati alla spesa. L’e-commerce ha sostituito botteghe, librerie, negozi di abbigliamento, fino ai supermercati e presto o tardi – giura qualcuno – sostituirà anche quelli finora insostituibili. Leggasi parrucchieri, estetiste, truccatrici. In definitiva, l'e-commerce ha cambiato le abitudini di acquisto.
Parlano i dati: negli ultimi anni l’e-commerce è progressivamente aumentato. Vuoi perché sono aumentati gli utenti, vuoi perché sono cambiate le abitudini. Nel 2022 il 48,2% della popolazione italianadi età maggiore di 14 anni ha usato internet per acquisti online: un terzo ha ordinato o comprato merci o servizi nei tre mesi precedenti, il 10,6% nel corso dell’anno. È una percentuale altissima di utenti, con un balzo di dati clamorosamente elevato rispetto al 2022: +13% con una percentuale di crescita annunciata in aumento anche per l’ormai prossimo 2024. Sono state decisive le nuove tecnologie per questo exploit dell’e-commerce che, come si diceva, ha toccato tutti i settori, nessun escluso. Men che meno quello dell’intrattenimento digitale.
In questo settore, le nuove tecnologie sono state decisive. Hanno in pratica fatto quel che l’e-commerce ha garantito ai suoi utenti: reso comodi i processi, accessibili i prodotti, abbattuto i confini. In una sola parola: smart. Il settore del gaming è quello che ha condotto questo cambiamento epocale e che l’ha vissuto in primo piano quando, all’indomani della pandemia, si è verificata la migrazione massiccia verso i canali online. L’anima del gioco, da sempre, è stata la sala. Ma il Covid e il progresso hanno cambiato un trend che si era affermato negli anni. Oggi il canale online è quello prediletto da migliaia di utenti.
Tutto è tenuto insieme da internet e dalle connessioni, che via via hanno aumentato il loro standard e la loro velocità. Accessibilità, in sostanza, ha significato questo. Rendere, cioè, fruibili i contenuti digitali a tutti, senza più distanze di latitudine che tenessero. Con l’impatto che avranno le future tecnologie questi dati incrementeranno e miglioreranno sempre più. È un dato di fatto con cui fare i conti e che ha già inaugurato il prossimo decennio. Che sa di Intelligenza Artificiale, Machine Learning e chissà ancora quale altro mezzo per cambiare – chissà quante volte – il mondo.