DOMANI, Venerdì 19 settembre, alle 19 alla Tenuta Villanova di Farra d'Isonzo: prima presentazione di "Arabesques" del Riccardo Chiarion Trio - Ingresso libero e degustazione

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DOMANI, Venerdì 19 settembre, alle 19 alla Tenuta Villanova di Farra d'Isonzo: prima presentazione di "Arabesques" del Riccardo Chiarion Trio - Ingresso libero e degustazione


Una serata che si preannuncia poetica e gratificante per “tutti i sensi”, quella di venerdì 19 settembre, alle 19, a Farra d’Isonzo, organizzata nell’ambito del BlueNotte Gorizia Festival, curato dall’Associazione Culturale Bluebird di Gorizia, con il supporto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Io Sono Fvg

La manifestazione, infatti, approda nuovamente nell’Alto Isontino ed è ospite del bellissimo scenario della Tenuta Villanova, partner della serata, tra la meravigliosa villa rurale d’epoca, il suo curatissimo parco e gli ettari di filari di vite, dai quali con perizia l’azienda produce i suoi noti vini di eccellente qualità che saranno proposti ai presenti per degustarli durante l’incontro

Poesia pura – incastonata tra slanci luminosi, raccolto intimismo e ritmiche sofisticate e affascinanti – è quella che scaturirà dalla musica di Riccardo Chiarion con il suo trio (Riccardo Chiarion, chitarra elettrica e composizione; Paolo Jus, basso elettrico; Francesco Vattovaz, batteria) che per la prima volta presenta in pubblico il nuovo album Arabesques, uscito da pochi giorni per la storica etichetta veneta Caligola Records, registrato e mixato al JazzHouse Studio di Gorizia e masterizzato al Fishbowl di Preganziol (TV). 

Chiarion, oltre che stimato didatta al Conservatorio di Trieste e punto di riferimento per numerosi progetti dedicati ai giovani, è chitarrista noto nello scenario jazz italiano e d’oltre confine non solo per la raffinatezza del suo suono e la continua ricerca espressiva, ma anche per le sue doti compositive e di arrangiatore.  Dal 2012 per il chitarrista goriziano si sono susseguiti una serie di successi che lo hanno visto suonare al fianco di figure di rilievo internazionale (Kenny Wheeler, Michael Gibbs, Glauco Venier, Pietro Tonolo e moltissimi altri) e protagonista di diverse produzioni discografiche di altissimo livello a suo nome

Arabesques è la quarta uscita con Caligola, dopo Sirene (2012, con Michele Polga) e Mosaico (2013, con Pietro Tonolo; particolarmente intenso, sempre con Caligola, l’album Waves, con il leggendario pianista John Taylor, che sarebbe prematuramente scomparso pochi mesi dopo, oltre alla voce di Diana Torto, il sax di Julian Siegel e gli ineffabili “compagni di viaggio” di Chiarion, i conterranei Luca Colussi (batterista) e Alessandro Turchet (contrabbasso). Già allora (era il 2014) Chiarion dimostrava un’indiscutibile maturità non solo strumentale ma anche come guida musicale: un bandleader ancora giovane e già così acuto da rendere armonioso (e carichissimo d’energia) un ensemble così particolare e differenziato. 

Con il nuovo Arabesques Chiarion conferma un percorso in costante ascesa e arriva a un culmine espressivo quasi catartico, segno di una ricerca che non si ferma e – insieme – della stabilità di un artista completo e fantasioso. Tra atmosfere modali e postmodali, tra ritmi poco prevedibili e stranianti, tra momenti di intimità e chiaroscuri di importante potenza espressiva, in Arabesques Chiarion impronta un dialogo costante e sorprendente con i due giovani musicisti che lo affiancano: i sensibilissimi Paolo Jus e Francesco Vattovaz, che - pur molto giovani - già hanno al loro attivo validi progetti e, soprattutto, grande e versatile personalità.  Arabesques ispira mutevolezza, alternanza, varietà: e questo i tre musicisti – guidati dall’esperienza di Riccardo – portano al massimo livello espressivo. Nove tracce – che l’ensemble racconterà personalmente durante la prima assoluta di Farra d’Isonzo – che camminano su un filo di intrecci in constante rinnovamento, di dialoghi ora energici, ora intimi, ora imponderabili. Assaporando i pregiati vini di Villanova, e ascoltando il nuovo lavoro di uno dei più interessanti musicisti che il nostro territorio oggi offre al panorama del jazz, il Blue Notte Gorizia Festival troverà anche l’occasione per una piccola cerimonia di premiazione, questa volta nell’ambito dell’arte visiva. Lo scorso 6 settembre, infatti, BlueNotte ha proposto il workshop “Disegna la musica” con il celebre illustratore Fabio Babich(disegnatore di Dragonero per Bonelli, tra le altre recenti esperienze) che ha proposto ai partecipanti di produrre delle tavole ispirate a una delle loro canzoni/album preferiti.  Grande l’entusiasmo, soprattutto dei corsisti più giovani: uno dei lavori del workshop – sempre durante la serata del 21 settembre – sarà designato vincitore da una giuria di esperti e potrà ritirare un coupon per acquistare in un negozio specializzato materiale utile all’illustrazione e alla grafica

Blue Notte, Gorizia Jazz Blues & Art Festival 2025 è ideato e organizzato dall’Associazione Culturale BlueBird insieme alla Cooperativa Sociale Contea; con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Io Sono Friuli Venezia Giulia; in collaborazione con i Comuni di Moraro (GO), San Floriano del Collio e Šempeter-Vrtojba (SLO). 

Biografie ArtistiRiccardo ChiarionNato a Gorizia il 17 febbraio 1974, ha iniziato a suonare la chitarra all'età di 14 anni e ha debuttato professionalmente a 18 anni. Ha studiato jazz con Glauco Venier, Pietro Tonolo, Marcello Tonolo, Attilio Zanchi, Riccardo Luppi e Cinzia Gizzi.

Ha collaborato con molti musicisti di fama internazionale nel panorama jazzistico: J. Taylor, K. Wheeler, G. Venier, J. Siegel, K. Gesing, M. France, C. Laurence, E. Vloeimans, P. Tonolo, M. Tonolo, N. Le, Y. Goloubev, M. Čepak, J. Pukl, R. Lopatic, M. Loborec, D. Cecchini, P. Birro, R. Emili, A. Kramer, R. Dani, S. Majore, D. Boato, M. Alulli, M. Raja, A. Succi, N. Fazzini, A. Turchet, S. Senni, T. Cappellato, M. Abrams, L. Colussi, S. Senni, R. Brunello, M. Polga, P. Bittolo Bon, A. Zullian, S. Serafini, P. Jus, F. Vattovaz, M. Darpin, F. Santi, N. Bottos e altri.

Prima di Arabesques, Ha registrato 4 CD come leader: Quiet Stories (chitarra solista - Drawnmusic 2020), Waves (con: J. Taylor, D. Torto, J. Siegel, A. Turchet e L. Colussi - Caligola Records 2015), Mosaico (con P. Tonolo, A. Turchet e L. Colussi - Caligola Records 2013) e Sirene (con M. Polga, S. Senni, L. Colussi - Caligola Records 2012).

Ha inoltre registrato alcuni album come sideman o co-leader: Seasons - G. Venier (1999), Colussi-Franceschini-Chiarion - L. Colussi, R. Franceschini e R. Chiarion (2000), Sestante - Namòs (2005), Tracce - P. Patui e F. Fabris, arr. G. Venier (2005), Decantando - F. Santi (2008), Bricolage - M. Darpin (2008), Watch Your Step - N. Fazzini (2008), Metamorfosi - N. Fazzini (2013).

Ha vinto o ricevuto premi speciali in diversi concorsi jazzistici quali: Premio Nazionale delle Arti 2004, 2005, 2006; Premio “Lilian Caraian”, XVII edizione; Viva il Jazz - Concorso Internazionale per Gruppi Jazz (2001).

È insegnante di chitarra jazz al Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste. Gestisce un canale YouTube con oltre 6000 iscritti.

Paolo Jus (nato il 22 gennaio 1992) è un musicista e compositore italiano, diplomato in chitarra jazz e basso elettrico al Conservatorio di “Giuseppe Tartini” di Trieste. Inizia a studiare musica da autodidatta a 11 anni, prima la chitarra e poi il basso. Insegna basso, chitarra e musica d'insieme in diverse scuole del Friuli-Venezia Giulia e dal 2024 è referente per i corsi di musica moderna. È anche autore di composizioni originali, pubblicate come solista, con gruppi musicali (Iz, Trio Eslem, Aurelio Tarallo Trio) e colonne sonore cinematografiche, anche in collaborazione con Cinemazero.  

Nato a Trieste il 6 maggio 1999, Francesco Vattovaz inizia a suonare la batteria da piccolissimo e da qualche anno approda alla musica improvvisata. Collabora con diversi musicisti fra i quali Giovanni Maier, Giorgio Pacorig, Riccardo Chiarion, Samo Šalomon, Giuliano Tull, Flavio Davanzo, Cene Resnik, Alessandro Fedrigo, Alessandro Turchet, Mirko Cisilino, Giancarlo Schiaffini, Simone Serafini, Giulio Scaramella, Francesco De Luisa. Ha conseguito la laurea magistrale con 110 e lode al Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste e ha studiato con alcuni tra i migliori docenti come Roberto Dani, Klaus Gesing, Giovanni Maier, Giorgio Pacorig, Matteo Alfonso, Sabina Meyer e Nicola Fazzini.