Domani a Mittelfest: la danza di Full Moon con il ritorno di Joseph Nadj a Cividale, in scena anche musica sacra e balcanica

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Domani a Mittelfest: la danza di Full Moon con il ritorno di Joseph Nadj a Cividale, in scena anche musica sacra e balcanica

La settimana di Mittelfest continua con un martedì in cui spiccano la danza e la musica. La danza chiuderà la giornata con il ritorno a Mittelfest del coreografo ungherese Joseph Nadj che porta sul palco del Teatro Ristori alle 21.30 lo spettacolo Full Moon, omaggio al jazz, al blues e agli spirituals, con la loro componente di danza spesso dimenticata e la loro comune radice africana.

La prima parte della giornata vede la musica protagonista: si inizia alle 18 nello chapiteau del Parco della Lesa con le sonorità balcaniche di Balkar con canzoni tradizionali macedoni, serbe, croate e bosniache, arrangiamenti energici e voglia di ballare.

Alle 19.30, invece, nella Chiesa di San Francesco arriva in prima esecuzione italiana la nuova produzione del Conservatorio Tartini di Trieste Antennae/Liturgia, della celebre compositrice serba Aleksandra Vrebalov, un concerto mistico per cantori bizantini, coro, fiati e archi.

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PROGRAMMA MARTEDI’ 23 LUGLIO

Ore 16 – MUSICA&SACRO di Antennae di Aleksandra Vrebalov – Kaffee – Incontro con gli artisti – Il Curtil di Firmine

Aleksandra Vrebalov dialoga con Daniela Terranova (Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste) e il pubblico. Antennae è un concerto mistico per cantori bizantini, coro, fiati e archi, ispirato all’icona della Vergine Eleusa del XV secolo attribuita al pittore Angelos Akotantos. Viene eseguito per la prima volta in Italia a Mittelfest, alla presenza della sua autrice, la celebre compositrice serba Aleksandra Vrebalov. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Nel caso di maltempo, l’incontro è spostato al Ridotto del Teatro Ristori

Ore 18 – BALKAR di Balkar Ensemble - musica, Croazia – prima nazionale – Chapiteau al Parco della Lesa

Immaginate un arazzo intessuto di ritmi e melodie balcaniche, l’ordito fatto di canzoni tradizionali macedoni, serbe, croate e bosniache, la trama affinata da arrangiamenti energici e voglia di ballare. I Balkalar sono i giovani tessitori di quest’esplosivo incontro, che spinge la frenesia antichissima della musica balcanica oltre i battiti supersonici del nostro folle tempo. Lasciatevi incantare da questo intreccio ipnotico di voce, contrabbasso, violino e chitarra, e fatevi guidare nelle danze dai ritmi inebrianti delle percussioni. Partiti da Zagabria, dopo essere maturati in innumerevoli performance di strada e aver calcato i palchi di diversi festival internazionali, i Balkalar arrivano per la prima volta in Italia come ambasciatori vivaci e coinvolgenti del ricchissimo patrimonio sonoro dei Balcani.

Ore 19.30 – ANTENNAE / LITURGIA di Aleksandra Vrebalov / Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste – musica – prima nazionale – Chiesa di San Francesco

Antennae, della celebre compositrice serba Aleksandra Vrebalov, arriva in prima esecuzione italiana: un concerto mistico per cantori bizantini, coro, fiati e archi, ispirato alla Vergine Eleusadel XV secolo attribuita al pittore Angelos Akotantos. Le tradizioni musicali e confessionali, che hanno attraversato e segnato il divergente mosaico della cristianità balcanica, risuonano nel concerto di Vrebalov come nuova armonia. Questa immersione musicale plurisecolare ha il suo incipit con Coro della Cappella della Chiesa Serbo-Ortodossa di San Spiridione di Trieste che esegue Liturgia, brano del suo fondatore ottocentesco Francesco Sinico.

Ore 21.30 – FULL MOON di Josef Nadj – danza, Ungheria/Francia - prima nazionale – Teatro Ristori

La luna piena, fine e inizio del suo ciclo, si fa struttura ritmica, tempo ballato, e simbolo di rinnovamento e trasformazione. Poi il jazz, il blues e gli spirituals, con la loro componente di danza spesso dimenticata e la loro comune radice africana. Il coreografo ungherese Josef Nadj parte da qui e crea uno spettacolo ammaliante e viscerale che rende implicitamente omaggio a grandi musicisti jazz come Charles Mingus, Cecil Taylor, Anthony Braxton e l’Art Ensemble of Chicago. A tenere insieme la luna e la musica c’è la marionetta: un contrappunto del corpo vivente dei danzatori, una figura che è vitalità disordinata e imbrigliata nella forma, che ricorda come la creazione sia sempre imperfetta e che è necessario accettarne il gioco.

Ore 22 – MITTELIMMAGINE – BABYLON SISTERS di Gigi Roccati – proiezione – Il Curtil di Firmine

Una fiaba contemporanea che a ritmo di musica celebra la forza e la bellezza della multiculturalità. Kamla si è da poco trasferita con i genitori in un palazzo degradato alla periferia di Trieste, dove abitano altre famiglie di immigrati e un vecchio professore che odia tutti. Quando arriva la lettera di sfratto, determinati a non lasciare le proprie case, gli uomini reagiscono con rabbia alle minacce del padrone fuorilegge, mentre le donne si uniscono per salvare il destino delle proprie famiglie, tra risate, pianti e incomprensioni. Intanto il professor Leone e la piccola Kamla, contro la volontà del padre, diventano amici, mentre la madre Shanti presto rivela il dono di saper ballare come una star di Bollywood. Con l’aiuto di un’amica italiana, nasce il progetto di una scuola di danza e nel quartiere già si parla delle BabylonSisters.