DA VENERDÌ 22 NOVEMBRE 2024, A VENERDÌ 14 MARZO 2025 APPUNTAMENTI CON LA STORIA Torna il cartellone diffuso di Lezioni affidate a saggisti e divulgatori della ricerca storica.

4 min read
DA VENERDÌ 22 NOVEMBRE 2024, A VENERDÌ 14 MARZO 2025 APPUNTAMENTI CON LA STORIA Torna il cartellone diffuso di Lezioni affidate a saggisti e divulgatori della ricerca storica.

 Da venerdì 22 novembre al 14 marzo 2025 tornano gli Appuntamenti con la storia, il cartellone diffuso di lezioni e approfondimenti dedicati alla storia e ai suoi temi portanti, affidati a saggisti e divulgatori di riferimento del nostro tempo. Ideata e curata dall’Associazione Friuli Storia in sinergia con le Amministrazioni comunali coinvolte, la 3^ edizione del programma coinvolgerà tutto il Friuli Venezia Giulia, con appuntamenti diffusi in ogni provincia del territorio da Duino a Reana del Rojale, da Spilimbergo a Cormons, Martignacco, Povoletto. Il cartellone è organizzato con il contributo e la collaborazione della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, della Federazione Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia, del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio Culturale dell’Università di Udine, del Circolo Culturale San Clemente di Povoletto e della Associazione èStoria. 
«Un articolato progetto di divulgazione della storia che guarda quest’anno all’intero territorio regionale – spiega il direttore generale di Friuli Storia, Chiara Filipponi - per avvicinare al più vasto pubblico possibile le occasioni di confronto su temi che affondano nella storia antica o in quella più vicina a noi del ‘secolo breve’, e spesso si rifrangono con implicazioni nel nostro tempo. Rinnoviamo così la sfida di portare anche nei centri che non sono sede di grandi eventi culturali le nostre piccole “agorà” della riflessione storica, certi di alimentare opportunità di stimolo e aggiornamento in una regione che, più di altre, porta imprese le “cicatrici” della storia».  «Tutte le Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia hanno delle radici storiche nel proprio territorio di riferimento – sottolinea Luca Occhialini, presidente della Federazione Banche di Credito Cooperativo FVG –e sono quindi accompagnatori ideali di questa serie di incontri». Gli appuntamenti della rassegna sono proposti con partecipazione libera, e saranno introdotti dallo storico dell’Università di Udine Tommaso Piffer. Info friulistoria.it  
A inaugurare il ciclo dei sei Appuntamenti con la Storia 2024/2025 sarà, venerdì 22 novembre, alle 18.30 nel Castello di Duino Aurisina con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, la lezione dello storico Marco Mondini sui temi del suo recente saggio, Il ritorno della guerra. Combattere, uccidere e morire in Italia (1861-2023), pubblicato dalla casa editrice Il Mulino. Autore e conduttore del programma Storie contemporanee di Rai Storia, Marco Mondini aprirà quindi il cartellone con un intervento fra riflessione storica e attualità: se le radici del tema affondano in una storia dell’Italia unita che sembra un’unica narrazione di uomini in armi, fatta di guerre e combattimenti dalle campagne del Risorgimento ai i conflitti mondiali alla lotta partigiana, con l’esperienza della morte sul campo di battaglia come drammatico denominatore comune, nel nostro tempo armi e morte sono tornate a occupare lo spazio quotidiano, e ci impediscono di distogliere lo sguardo da un presente che riecheggia suono di guerra a noi vicini.
Gli Appuntamenti con la Storia 2024 proseguiranno venerdì 29 novembre a Cormons: in arrivo lo storico Giovanni Cerchia, professore ordinario di Storia contemporanea all’Università degli Studi del Molise e direttore scientifico della Fondazione Giorgio Amendola, per un focus sull’Occupazione italiana nei Balcani, 1941-1943: ovvero sullo scenario bellico più impegnativo del Regio esercito italiano durante la Seconda guerra mondiale, sia per la quantità delle forze impiegate che per le difficoltà affrontate. Una riflessione sul volto ambiguo della guerra italiana e su una memoria storica difficile e delicata da ricostruire.
Si riparte nel 2025, venerdì 17 gennaio a Spilimbergo, con lo storico Andrea Zannini, ordinario di Storia dell’Europa all’Università di Udine, per parlare di Scienziati o alpigiani? Chi ha inventato l’alpinismo (XVI-XIX secolo), sul filo rosso della recente Controstoria dell'alpinismo pubblicata dallo storico per Laterza. Già, chi ha inventato l’alpinismo? Davvero è cominciato tutto con la salita di Francesco Petrarca al Mont Ventoux? Oppure sono stati gli illuministi del Settecento? O, ancora, i viaggiatori ed esploratori inglesi dell’Ottocento? Rovesciando la tradizionale narrazione sulla nascita dell’alpinismo, ci spiega Andrea Zannini, possiamo porre al centro di questo racconto i veri protagonisti finora dimenticati: i montanari.
Venerdì 24 gennaio 2025, a Reana del Rojale, ancora una riflessione capace di congiungere la storia antica, e le antiche vestigia dell’arte, a drammatici accadimenti del nostro tempo: sul tema L’ISIS e la distruzione del patrimonio culturale nell’antica Mesopotamia (2014-2017) interverrà l’archeologo Daniele Morandi Bonacossi, che ha personalmente condotto vari scavi in Siria, Yemen, Oman e Iraq. L’Isis prometteva di radere al suolo tutti i siti archeologici, i musei e i manufatti antichi, i santuari e le tombe non islamiche, i luoghi di culto non sunniti, le statue e i monumenti moderni, insieme alle biblioteche pubbliche delle regioni dell’Iraq e della Siria controllate dal sedicente Califfato islamico. La lezione di Daniele Morandi Bonacossi, professore ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte della Asia Occidentale e del Mediterraneo Orientale antichi nell’Università di Udine, focalizzerà su quanto è accaduto al ricchissimo patrimonio culturale di Siria e Iraq fra 2014 e 2016, e sull’iconoclastia dell’Isis come crimine contro l’umanità. 
Penultimo appuntamento, venerdì 7 marzo, a Martignacco: sul tema Le leggi razziali in Italia interverrà la storica Ilaria Pavan, professoressa ordinaria di Storia contemporanea presso la Scuola IMT Alti Studi Lucca e docente di Storia contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Alla questione delle Conseguenze economiche delle leggi razziali Ilaria Pavan ha dedicato una riflessione pubblicata dal Mulino, ripercorrendo il silenzio vischioso, legato ad atteggiamenti di omertà e collusione, che aveva velocemente iniziato ad avvolgere la vicenda dei beni sottratti agli ebrei nel periodo fascista. Una vicenda non ancora del tutto conclusa a quasi ottant’anni dalla fine della guerra. Venerdì 14 marzo gli Appuntamenti con la Storia si congedano a Povoletto con una lezione della storica e saggista Laura Pepe dedicata ad Atene e Sparta. Due città e due mondi nella Grecia antica, ispirata dalla recente pubblicazione Sparta, pubblicata per Laterza dalla relatrice. Due città effettivamente agli antipodi, nella tradizione storica, Atene e Sparta: patria di poeti e filosofi, libera, culla della democrazia la prima, e polis militare, “simile a un accampamento” (così Plutarco), severa se non addirittura spietata e oligarchica, la seconda. Oggi, invece, l’idea che Sparta sia stata una città eccezionale e unica nel panorama della Grecia antica è da più parti ridimensionata, forse i punti di contatto con la storica rivale sono più numerosi di quanto la storia ci abbia tramandato.