Enrico Brignano, con il suo irresistibile umorismo, il suo talento eclettico e il suo carisma è pronto a incantare il pubblico del Politeama Rossetti da venerdì 12 a domenica 14 dicembre con “I 7 Re di Roma”.
La commedia musicale di Luigi Magni (testo) e Nicola Piovani (musiche) è perfetta per Enrico Brignano, che ha ripreso lo spettacolo in tour dopo i trionfi della passata stagione, in cui ha collezionato 83 repliche sold-out e un record di spettatori (oltre 130.000). “I 7 Re di Roma”, reso celebre nella versione originale da Gigi Proietti, viene oggi riproposto da Enrico Brignano che a Proietti è stato profondamente legato, fin dalla formazione: interpreta in un susseguirsi travolgente di travestimenti, canto e recitazione, i sette mitici sovrani all’origine della fondazione di Roma, accompagnato da una compagnia corale brillante e dinamica. La messinscena alterna ironia, ritmo e riflessione, fondendo mito e attualità. Lo show è un’espressione dell’arte attoriale più completa: un vero tour de force scenico, che conferma l’attore come uno degli interpreti più versatili, intensi e popolari del nostro tempo. L’adattamento drammaturgico è firmato da Manuela D’Angelo, che ha saputo coniugare fedeltà e attualità, per restituire un racconto fruibile anche al pubblico contemporaneo, abituato a ritmi e linguaggi diversi.
L’allestimento molto ricco e colorato, conta sulle scene di Mauro Calzavara, illuminate dal disegno luci di Marco Lucarelli. I costumi sono di Paolo Marcati, le coreografie di Thomas Signorelli, il regista assistente è Pierluigi Iorio. «È il mio spettacolo del cuore» racconta Brignano. «Una sfida artistica immensa, un omaggio alla mia città, ai miei maestri, e alla passione per il teatro. L’anno scorso sentivo molto la presenza di Gigi Proietti, nella sua assenza (…) In scena passo da un personaggio all’altro, cantando, recitando e cambiando registro in pochi secondi. Non mi interessava fare una lezione di storia, ma un racconto che avesse ritmo, ironia e spunti di riflessione. Per questo alterniamo momenti comici a passaggi più lirici, con l’aiuto di una compagnia straordinaria. Il teatro è il luogo dove puoi sbagliare e ricominciare subito. Dove l’applauso non è un algoritmo ma un respiro condiviso. Dopo tanti anni, continuo a salirci con rispetto e con la stessa paura buona di sempre».
E. l.