L’attesa è finita: la campagna abbonamenti alla stagione artistica 2023/2024 del Teatro Verdi di Gorizia è arrivata a una data decisiva. Da domani, sabato 28 ottobre, saranno in vendita i biglietti per tutti gli spettacoli in cartellone. Sempre domani sarà attivata la vendita anche sul circuito Vivaticket. Per maggiori informazioni consultare il sito: www.teatroverdi.gorizia.it. La biglietteria, in via Garibaldi 2/a (telefono 0481 383601), fino a mercoledì 8 novembre sarà aperta da lunedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Da giovedì 9 novembre sarà operativa da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19 e sabato dalle 10.30 alle 12.30. Sarà chiusa il primo novembre, oltre che l’8 dicembre e dal 24 al 26 dicembre.
La stagione 2023/2024
Un cartellone che aiuterà a leggere la realtà ed emozionerà, senza rinunciare a energia e buonumore per veicolare messaggi e stimolare la riflessione: sono 27 gli spettacoli, scelti dal direttore artistico, Walter Mramor, che spazieranno dalla rilettura dei classici alle commedie, dalla danza alla musica, con un occhio all’attualità e sempre con una grande attenzione per le famiglie e i più giovani. Otto saranno gli appuntamenti di Prosa e sei quelli di Musica e balletto, a cui si aggiungeranno sei Eventi, suddivisi in Musical, Fun e nel nuovissimo Social, nato dall’idea che il teatro sia occasione di incontro e scambio tra diverse generazioni. Quest’ultimo percorso, per decisione del Comune, sarà caratterizzato da biglietti a tariffe particolarmente vantaggiose proprio per coinvolgere anche nuovi spettatori. Quattro saranno poi le rappresentazioni tra realtà e fantasia del filone Verdi Racconta e tre le Young Pomeridiane per le famiglie, a cui si aggiungeranno come evento speciale le visite teatralizzate al Verdi per andare alla scoperta dei segreti del teatro. Proposte variegate e di livello, messe in scena da artisti prestigiosi e dalle migliori compagnie nazionali e non solo, con alcuni grandi e attesi ritorni. La Stagione gode ancora una volta del sostegno della Regione e della Fondazione CaRiGo.
carlo liotti