È fra gli spettacoli più ammirati e attesi della Stagione 2024-2025 “COSE CHE SO ESSERE VERE (Things I Know to Be True)” di Andrew Bovell, che arriva a Trieste, ospite della stagione di Prosa del teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia - da giovedì 28 novembre a domenica 1 dicembre - nella traduzione di Micol Jalla, per la regia di Valerio Binasco.
Giuliana De Sio e Valerio Binasco sono i protagonisti di questo toccante, divertente e coraggioso dramma che ruota intorno alla storia di una famiglia e di un matrimonio. Insieme a loro, nel primo allestimento italiano del potente testo di Bovell, Fabrizio Costella, Giovanni Drago, Giordana Faggiano, Stefania Medri.
“Cose che so essere vere” ha debuttato in prima nazionale al Teatro Carignano di Torino, il 7 ottobre 2024 ed è stata in assoluto la prima volta che in Italia si è apprezzato questo testo del pluripremiato autore australiano.
La pièce è ambientata in una villetta nella periferia meridionale di Adelaide, in Australia, dove vivono Bob e Fran Price. Quando Rosie, la più giovane dei loro quattro figli, torna rocambolescamente a casa dopo un breve viaggio in giro per l’Europa è certa di far parte di una famiglia solida e inossidabile: ma all’arrivo della ragazza le crepe che silenziosamente si sono insinuate nei rapporti tra i familiari ribaltano ogni certezza. Il testo è una fotografia complessa e acuta dei meccanismi domestici e matrimoniali, che muta continuamente punto di vista attraverso gli occhi di quattro fratelli che lottano per definire sé stessi, al di là dell’amore e delle aspettative dei genitori.
Andrew Bovell (1962), scrittore e drammaturgo australiano affermato, autore di numerosi testi tra cui “Speaking in Tongues” di cui ha curato l’adattamento cinematografico dal titolo “Lantana”, e “When the Rain Stops Falling”, affronta in questo dramma la perdita di fiducia e il potere che ha ilpassato di plasmare il futuro.
Valerio Binasco scrive nelle sue note: «“Cose che so essere vere” appare fin dalla prima lettura come un testo di grande impatto emotivo. Bovell penetra senza pudore in tutti i sentimenti che possono dar vita a un “ritratto di famiglia” e cattura la nostra commozione. La sua è una scrittura agile e libera che mostra virtuosisticamente una tecnica molto contemporanea, ma per fortuna non è un autore innamorato della sola tecnica. Si direbbe anzi che la sua idea di teatro contemporaneo non possa fare a meno di qual caro vecchio arnese – ancora tanto amato da me e da gran parte del pubblico – che è il raccontare una storia. Caso abbastanza raro tra gli autori contemporanei, Bovell crede infatti nella trama ancor più di quanto creda nella pura forma. Questa caratteristica dà un sapore piacevolmente retrò ai suoi drammi, che per quanto riguarda il resto – struttura e personaggi – sono invece molto contemporanei.
[…] Cose che so essere vere è una commedia malinconica di persone che volevano fare della propria famiglia un’isola felice, ma hanno edificato il proprio sogno di felicità su verità nascoste, sepolte nelle fondamenta e soffocate nel silenzio, finendo per sbattere contro l’infelicità assoluta».
Le scene e le luci dello spettacolo sono di Nicolas Bovey, i costumi di Alessio Rosati, il suono di Filippo Conti, video e pittura di Simone Rosset.
È coprodotto dal Teatro Stabile Torino - Teatro Nazionale, dal Teatro Stabile di Bolzano e dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, in accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di HLA Management Pty Ltd.
Valerio Binasco, Direttore artistico del Teatro Stabile di Torino dal 2018, è considerato tra i più autorevoli esponenti della scena teatrale italiana, come testimoniano anche i numerosi premi ricevuti (cinque premi Ubu, due premi dell'Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, due premi Le Maschere del Teatro Italiano, un premio ETI Gli Olimpici del Teatro, un premio Linea d'ombra e un premio Flaiano). Nel corso della sua carriera, dedicata soprattutto alla prosa, ma anche al cinema e all'opera, ha saputo coniugare ricerca e rigore estetico con uno stile registico sempre capace di entrare in relazione con il pubblico: si è distinto, infatti, sia per la rilettura innovativa e originale dei grandi titoli del repertorio, sia per l'attenzione alla drammaturgia contemporanea (di riferimento sono le sue regie di testi di Fosse, Pinter, Ginzburg, McDonagh, Paravidino, McPherson), sia per la formazione dei giovani talenti. Tra le sue regie per il Teatro Stabile di Torino figurano: Sogno d’autunno, Don Giovanni, Amleto, Arlecchino servitore di due padroni, Rumori fuori scena, Il piacere dell’onestà, Le sedie, Sogno di una notte di mezza estate, Ifigenia e Oreste, Dulan la sposa,Sei personaggi in cerca d’autore, La ragazza sul divano.
Giovedì 28 novembre alle ore 18 si terrà alla Sala Bartoli l’incontro del ciclo “Peter Brown presents…” dedicato alla drammaturgia di Andrew Bovell e in particolare a “Cose che so essere vere”. Come sempre il direttore della British School del Friuli Venezia Giulia introdurrà alla scrittura di Bovell fornendo al pubblico una importante base per comprendere meglio lo spettacolo.
L’iniziativa è a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili ed è organizzato dal Teatro Stabile regionale in collaborazione con la British School del Friuli Venezia Giulia.
“Cose che so essere vere” va in scena giovedì 28 e venerdì 29 novembre alle ore 20.30, sabato 30 novembre alle ore 19.30 e domenica 1 dicembre alle ore 16 alla Sala Assicurazioni Generali. Biglietti e abbonamenti sono ancora disponibili presso i punti vendita e nei circuiti consueti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: www.ilrossetti.vivaticket.it
Informazioni sono disponibili sul sito www.ilrossetti.it e al tel 040.3593511.