In una afosa serata di luglio con una luna piena per tre quarti sul palco allestito nel giardino del Castello di Udine, una grandissima Carla Bissi, in arte Alice, in forma smagliante anche se ormai non è più una ragazzina, ha iniziato un magnifico concerto presentandosi con una splendida Gli ultimi fuochi a cui sono seguiti
grandi pezzi, da Auschwitz a brani del grande Franco Battiato, che hanno entusiasmato un pubblico sognante. Un programma in crescendo in cui Alice ha proposto alcuni dei brani a lei più cari e significativi della propria produzione musicale, sempre di più orientata alla ricerca di contenuti esistenziali, culturali, spirituali e poetici.
A mio modesto parere e seguendo le indicazioni degli organizzatori sottolineo in pieno il pensiero che "Alice andrebbe portata in tutte le scuole di musica del mondo a spiegare e fare capire cosa significa veramente saper cantare".
Nella scaletta proposta dalla cantante oltre alle proprie composizioni che l'hanno incoronata regina di grande musica ha riservato una particolare attenzione alla canzone d’autore, con brani di Battiato, De André, Guccini, De Gregori, Dalla, Fossati, Camisasca, Di Martino, di cui si fa interprete col desiderio di coglierne e condividerne l’essenza.
Nel suo Master Songs, come ha deciso di chiamare il suo tour, anche alcune poesie di P. P. Pasolini, P. Cappello e M. Di Gleria musicate rispettivamente da M. Di Martino, Alice e M. Liverani. Un crescendo di emozioni e pathos che hanno coinvolto il pubblico per oltre un ora e mezza e che hanno
visto salutare l'artista con l'immancabile e sempre verde Per Elisa, grande successo intramontabile che la cantante ha eseguito al termine in seguito all'uscita richiesta dal pubblico per il bis sul palco.
Enrico Liotti
Foto di Simone Di Luca Photography