MONFALCONE – TEATRO COMUNALE martedì 27 e mercoledì 28 febbraio – ore 20.45
GEMONA DEL FRIULI – TEATRO SOCIALE giovedì 29 febbraio – ore 21.00
“Una commedia in cui quattro attori viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi. Una satira sul mondo del teatro e dell’audiovisivo, ma anche una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la finzione”. Così l'autore, regista e produttore cinematografico Pablo Remón presenta Ciarlatani, commedia campione d'incassi in Spagna che Silvio Orlando ha portato in esclusiva in Italia e che il Circuito ERT ospiterà in due teatri la prossima settimana: martedì 27 e mercoledì 28 febbraio al Comunale Marlena Bonezzi di Monfalcone (ore 20.45) e giovedì 29 febbraio al Sociale di Gemona del Friuli (ore 21). Assieme a Silvio Orlando sui due palchi saliranno, diretti dallo stesso Remón, Francesca Botti, Francesco Brandi e Blu Yoshimi.
Ciarlatani racconta la storia di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro. Anna Velasco è un’attrice la cui carriera è in fase di stallo. Dopo aver recitato in piccole produzioni di opere classiche, ora lavora come insegnante di pilates e nei fine settimana fa teatro per bambini, ma è sempre alla ricerca del grande personaggio che la farà finalmente trionfare. Diego Fontana è un regista di successo di film commerciali che si sta imbarcando in una grande produzione: una serie da girare in tutto il mondo, con star internazionali. Un incidente lo porterà ad affrontare una crisi personale e a ripensare la sua carriera. Questi due personaggi sono collegati dalla figura del padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni ‘80, scomparso e isolato dal mondo.Al di là della trama, ciò che rende speciale questo lavoro è che ognuno dei personaggi viene raccontato con uno stile, un tono e una forma particolari.
Il racconto di Anna ha uno stile cinematografico, con un narratore che guida il pubblico, e in cui sogno e realtà si confondono. La storia di Diego è un’opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. E infine c’è, utilizzata come pausa o parentesi, un’autofiction in cui l’autore dell’opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio.
Queste storie sono raccontate in parallelo, si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi. L’insieme è costruito con capitoli in parte indipendenti, che formano una struttura più vicina al romanzo che al teatro. L’intenzione è che Ciarlatani sia una narrazione teatrale, ma con un’aspirazione romanzesca e cinematografica.
e.l.