MARTEDì 29 OTTOBRE, CONFERENZA A STARANZANO CON OLTRE 100 PARTECIPANTI
Sensibilizzare i cittadini sul fatto che la loro salute è il risultato di un impegno collettivo e continuativo e promuovere un check up delle funzionalità del fegato, il più grande organo del nostro corpo: questo il principale obiettivo del nuovo progetto nato dalla collaborazione tra la FIF - Fondazione Italiana Fegato Onlus e la MACC Mutua di Assistenza del Credito Cooperativo con il contributo di BCC Venezia Giulia e il supporto di Policlinico Triestino spa. Oltre a una serie di attività di divulgazione, mirate a comunicare l'importanza della prevenzione delle malattie e a promuovere una maggiore consapevolezza sul ruolo cruciale della ricerca scientifica, martedì 29 ottobre, alle 17.30, nell’Auditorium dell’ISIS Brignoli - Einaudi - Marconi di Staranzano (via Mattei 12) si terrà la conferenza “Ci vuole fegato” che permetterà agli oltre cento partecipanti di capire come prendersi cura del proprio fegato, come prevenire e gestire le malattie epatiche.“L‘evento del 29 ottobre” – sottolinea il Presidente della Fondazione Italiana Fegato, Decio Ripandelli – “costituirà un grande passo avanti nella collaborazione tra la FIF e la MACC, nonché la base di future collaborazioni con il Policlinico Triestino, proprio in vista della partecipazione diretta del cittadino alla ricerca e a sviluppare modelli traslazionali per portare la ricerca al paziente di patologie epatiche, con possibili soluzioni”.“L’obiettivo della M.A.C.C. d’intesa con il Socio Sostenitore” - sottolinea il Presidente M.A.C.C. Rino Dario - “è duplice: vogliamo sì sensibilizzare la comunità a prendersi cura della propria salute epatica attraverso l’informazione e la prevenzione, ma anche contribuire alla ricerca scientifica. La conferenza e il check-up che si potranno effettuare per tutto il mese di novembre nell’Ambulatorio L. Moratti di Staranzano, gestito da M.A.C.C. assieme al Policlinico Triestino, sono solo l’avvio di un’iniziativa che tenteremo di estendere sul territorio anche nel 2025.”
“La prevenzione riveste un ruolo fondamentale nella gestione delle malattie epatiche” – afferma il Direttore scientifico della FIF, Claudio Tiribelli – “poiché il fegato è un organo vitale che svolge numerose funzioni cruciali per il nostro benessere. Le malattie epatiche, come l'epatite, la cirrosi e la steatosi epatica, possono svilupparsi in modo silente, spesso senza sintomi evidenti fino a uno stadio avanzato. Per questo motivo, la prevenzione è essenziale per evitare danni irreversibili e include anche la vaccinazione contro l'epatite A e B, particolarmente importante per chi è esposto a rischi maggiori. Screening regolari e test del fegato possono individuare precocemente eventuali anomalie, permettendo interventi tempestivi”.
“Adottare uno stile di vita sano” – spiega Natalia Rosso, Senior Scientist della Fondazione, Group Leader MASLD Unit, che durante la conferenza parlerà di Salute del fegato: Come la Prevenzione può fare la differenza – “è la prima linea di difesa contro le malattie del fegato. Una dieta equilibrata, povera di grassi saturi e zuccheri può ridurre significativamente il rischio di sviluppare patologie epatiche. Anche l'esercizio fisico regolare aiuta a mantenere un peso corporeo sano e a prevenire l'accumulo di grasso nel fegato, noto come steatosi epatica non alcolica. Inoltre, evitare l'uso non necessario di farmaci, droghe e sostanze tossiche protegge il fegato da danni potenzialmente gravi. È importante seguire le indicazioni mediche e non assumere farmaci senza consultare un medico, poiché molti farmaci possono avere effetti collaterali dannosi per il fegato”.
“Un aspetto cruciale della ricerca epatologica è rappresentato dalle biobanche” – afferma Devis Pascut, Senior Scientist FIF, Group Leader Liver Cancer Unit, che affronterà il tema Il fegato e la ricerca: Nuove sfide e soluzioni per la salute – “istituzioni che raccolgono e conservano campioni biologici (ad esempio il sangue e derivati) nel rispetto della privacy e della dignità delle persone. Questi campioni sono una risorsa inestimabile per i ricercatori, poiché permettono di studiare le malattie epatiche in modo più approfondito, identificando nuovi marcatori biologici e sviluppando terapie sempre più efficaci e personalizzate. Le biobanche sono, dunque, uno strumento essenziale per avanzare nella ricerca epatologica e per realizzare progressi concreti che possono salvare vite”.
La collaborazione e la partecipazione dei cittadini sono fondamentali per il successo delle biobanche e, più in generale, della ricerca scientifica. Donare campioni biologici, partecipare a studi clinici o semplicemente diffondere consapevolezza sull'importanza della salute del fegato, sono gesti di grande valore che possono contribuire a un futuro più sano per tutti
Fondazione Italiana Fegato
La Fondazione Italiana Fegato (FIF) si trova nell’Area Science Park di Trieste, ed è un ente di ricerca riconosciuto dal MIUR, dedicato allo studio del fegato e delle malattie correlate. La FIF è impegnata nella medicina traslazionale, colmando il divario tra la ricerca di base e la cura del paziente. La sua ricerca abbraccia varie aree, dalla steatosi epatica ai meccanismi genetici che guidano le cellule staminali del cancro al fegato. Nelle sue linee di ricerca la Fondazione spazia dalla steatosi ai meccanismi genetici coinvolti nel cancro del fegato, alle cellule staminali ed è attualmente principalmente mirata a trovare metodi non invasivi che consentano una diagnosi precoce della steatosi epatica e del cancro al fegato ed a testare nuovi approcci terapeutici per curarli. La FIF si occupa inoltre di studiare gli effetti neurotossici dell’iperbilirubinemia severa nel neonato e di quelli protettivi dell’iperbilirubinemia lieve nell’adulto, e si impegna a trasferire i risultati della ricerca pura di base al letto dell’ammalato, in un approccio che viene definito medicina traslazionale. Inoltre, la FIF si dedica anche a promuovere la comunicazione scientifica rivolta al grande pubblico, con particolare attenzione alla promozione di comportamenti di stile di vita sani come pietra angolare per la prevenzione delle malattie metaboliche.Mutua di Assistenza del Credito Cooperativo
La M.A.C.C. - Mutua di Assistenza del Credito Cooperativo è nata nel 1994 per volontà dell’allora Banca di Credito Cooperativo di Staranzano, oggi BCC Venezia Giulia, per consolidare i tradizionali principi ispiratori di mutualità e solidarietà che contraddistinguono l’azione delle Banche di Credito Cooperativo sul territorio, intervenendo a supporto dei Soci in ambito sanitario, assistenziale, ricreativo e culturale.