I favori del pronostico erano tutti dalla sua parte anche se la presenza di Diego Degasperi, plurivincitore su queste strade, lasciava ancora incerta la lotta per il primo gradino del podio della Cividale-Castelmonte, la cronoscalata andata in scena lo scorso fine settimana a Cividale del Friuli.
Christian Merli, su Osella FA30 Zeytec, non si è però lasciato intimorire e con due manche strepitose si è aggiudicato la 46^ edizione della competizione organizzata dalla Scuderia RedWhite. Diego Degasperi ha provato ad arginare l’enorme esperienza di Merli (campione europeo in carica, ndr) ma, pur con una vettura analoga, non ha potuto fare altro che accontentarsi del secondo posto finale.
La classifica delle prove libere di sabato aveva già lasciato intuire l’esito della gara che, effettivamente, almeno per quello che riguarda le prime posizioni, era una fotocopia di quanto sarebbe poi avvenuto in gara. Si sono così confermati al terzo posto Giancarlo Maroni Jr. (su Nova Proto NP 01), seguito al quarto da Federico Liber, in debito di potenza rispetto agli avversari con la sua Mistral GB08F1.
Discorso quasi analogo per quanto riguarda le vetture storiche, con la differenza che la prima manche di prove del sabato aveva visto prevalere il vincitore delle precedenti due edizioni, Michele Massaro (BMW M3 E30), sul cividalese Rino Muradore che però si riscattava nella ripetizione pomeridiana e domenica si imponeva con la sua Ford Escort RS 2000 nella gara di casa in entrambe le manche distaccando infine Massaro di 3.60 secondi.
E’ stata un’edizione molto sentita - sia dai partecipanti che dal pubblico - per la recente scomparsa di Mauro Zamparutti, presidente della RedWhite, anima e corpo della cronoscalata insieme alla sua famiglia ed ai soci della scuderia, che ha lasciato un grande vuoto fra tutti coloro che lo conoscevano e stimavano le sue qualità. Per ricordarlo adeguatamente è stato coniato l’hashtag #CIAOMAURO il cui adesivo è stato applicato da tutti i piloti sulle loro vetture, è stato inoltre osservato un minuto di silenzio domenica mattina un attimo prima della partenza della gara.
Moltissimi gli spettatori lungo il tracciato che dalla località Carraria di Cividale porta al santuario mariano di Castelmonte; vuoi per le calde giornate di sole estivo che ancora ci accompagnano, vuoi anche per il nutrito elenco iscritto con vetture meravigliose e piloti di rilievo, la cronoscalata cividalese ha attirato un foltissimo pubblico come non si vedeva oramai da alcuni anni lungo i tornanti del tracciato. Un tracciato perfettamente allestito, con postazioni riservate al pubblico e bagni chimici dislocati lungo il percorso, insomma, una situazione ottimale per godersi in tutta sicurezza e comodità lo spettacolo offerto dalle vetture. Numerosa la presenza di spettatori dalle confinanti Austria e Slovenia ma anche dalla Germania, a riprova della popolarità che la competizione ha saputo crearsi negli anni.
La gara si è disputata, come detto, con un clima quasi estivo e con il manto stradale perfettamente asciutto ma questo non ha impedito qualche divagazione dei piloti che, anche a causa di alcuni guasti meccanici, hanno costretto a delle interruzioni per spostare le vetture e rimettere in sicurezza il tracciato.
Tornando ai risultati della cronoscalata, valida per il TIVM (Trofeo Italiano Velocità Montagna) zona Nord con coefficiente 1,5, per il Trofeo nazionale auto storiche, per i campionati austriaco e sloveno oltre che per quello del Friuli Venezia Giulia, vanno evidenziate le vittorie in gruppo GT del friulano Gianni Di Fant (Ferrari 488 Challenge), in RS Cup di Michele Buiatti su Seat Ibiza Cupra, in RS di Fabiano Peressutti (Renault Clio) e in N-S quella di Carmelo Fusaro su Honda Civic Type R.
Lotta anche nelle storiche, dove la bellezza delle vetture iscritte non ha messo in secondo piano le classifiche ma ha comunque evidenziato l'amore dei proprietari per i loro "gioiellini" che non si sono risparmiati nelle manche della competizione spremendo a fondo i motori di queste mitiche vecchiette.
Appuntamento al 2024, la Scuderia RedWhite è già all'opera con nuovi progetti ed obiettivi.
Servizio Dario e Guendy Furlan - foto #darionnenphotographer