Breasts: la mostra che rompe ogni tabù

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Breasts: la mostra che rompe ogni tabù
Buchanan Studio, Booby Trap, installazione site-specific

Palazzo Franchetti dal 18 Aprile al 24 Novembre ospita la mostra Breasts, curata da Carolina Pasti. Il pubblico può gratuitamente entrare in contatto con lavori di artisti da tutto il mondo, emergenti e affermati, che esplorano il tema del corpo della donna e in particolare del seno, spaziando tra pittura, fotografia, scultura e cinema.

Il progetto è sponsorizzato da Intimissimi, brand italiano leader della lingerie e abbigliamento intimo. Presente in 54 paesi nel mondo con oltre 1.730 negozi, Intimissimi non crea solo reggiseni ma vere e proprie opere d’arte, nel suo impegno di valorizzare il corpo femminile per far risplendere ogni donna. Per questo sostiene ogni artista e creatore che volga la sua attenzione verso la donna e la sua salute: l’arte viene qui vista come potente amplificatore dei discorsi sull’immagine corporea.

Breasts, dettaglio allestimento per Intimissimi

L’obbiettivo della mostra è quello di esplorare il tema del seno e dei discorsi ad esso collegati, dalla maternità alla sessualità, dall’empowerment alla malattia. Il seno viene rappresentato e concepito in maniera diversa da diverse culture che nel percorso espositivo sono espresse e valorizzate. Viene dunque proposto un breve viaggio attraverso diverse rappresentazioni del corpo femminile, finalmente libero di essere espresso e rappresentato senza costrizioni di alcun tipo. Ed è attraverso la sua esposizione che il seno diventa catalizzatore per discutere realtà sociopolitiche e per esprimere e affermare le identità personali e collettive.

Gli spazi espositivi dedicati sono dunque predisposti per un’immersione nella realtà femminile. Ad accoglierci è un corridoio coperto di tende rosa e illuminato da 35 luci a forma di seno. L’impatto visivo di Booby Trap vuole comunicare la complessità che circonda l’universo del seno della donna: in questo corridoio siamo invitati a riflettere immergendoci completamente in esso.

Cinque sale compongono il percorso, ognuna delle quali porta una modalità diversa di esplorare il mondo femminile. Troviamo esposte sculture, fotografie e quadri che vanno al di là della nazionalità e del tempo stesso: la Madonna che allatta il suo bambino nella prima sala è valorizzata ed enfatizzata da altre donne diversissime tra loro e che la circondano e contribuiscono a creare un luogo di condivisione e di dialogo.

Bernardino del Signoraccio, Madonna dell'Umiltà, ca., 1460-1540

La terza sala, dedicata alla fotografia nelle sue diverse dimensioni (provocatoria, pubblicitaria o surrealista), è uno spazio creato dagli uomini: la curatrice ha spiegato di aver selezionato soprattutto artisti del sesso opposto, per portare alla luce ed esporre anche un contributo maschile sul seno e indagare il seno sotto l’aspetto del marketing.

La sala che precede l’ultima proiezione è di stampo pop: troviamo opere che riproducono in maniera inusuale e anche giocosa il corpo femminile, facendo emergere l’importanza dell’accettazione di sé, soprattutto dopo il tumore. È il caso di Mastectomy Mameria di Charlotte Colbert: una scultura che inneggia alla potenza rigenerativa del corpo, capace di rinascere e far rivivere in maniera più forte e consapevole di prima.

Charlotte Colbert, Mastectomy Mameria, 2021

Il seno quindi afferma in maniera forte la sua presenza, attraverso la potenza comunicativa dell’arte. Anche il corpo della donna, sembrano dire le opere di questa mostra, merita di essere guardato come si guarda un’opera in un museo, essendo portatore di una complessità tale che solo un dibattito attento può portare a galla. Come i seni nell’opera di Colbert si impongono materialmente nello spazio, invadendolo, così la donna stessa potrà essere in grado di imporsi finalmente nella società, sentendosi libera di esprimersi in tutta la sua potenzialità. Ma questo può partire solo dall’accettazione della bellezza e complessità del suo corpo.

Link al sito Breasts - Art Exhibition:

https://breastsartexhibition.com/