Tre performer. Due nazioni, Italia e Slovenia. Una grande storia raccontata attraverso parole e coreografie lungo sei diversi comuni per ripercorrere i fatti storici e le mutazioni del paesaggio. Si chiama “Borderline” ed è il nuovo progetto di SimulArte che dal 19 al 22 settembre promette di far immergere il pubblico in uno spazio conteso tra popoli e culture, scontri fratricidi, traumatici distacchi e storiche riunificazioni.
Protagonisti di questo viaggio tra parole e danza, che s'inserisce nel ricco programma di eventi che accompagnano l'arrivo di “Go! 2025”, saranno i performer Ana Zupan e Alessio Rosati assieme alla danzatrice Valentina Tomažinčič.
Punto di partenza, il 19 settembre alle 18, sarà il Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli, per poi proseguire il 20 alle 17.30 in piazza della Vittoria a Gorizia, il 21 alle 10.30 nel bosco di Plessiva a Cormons (in caso di maltempo Sala Civica Comunale), sempre il 21, ma alle 16, al Monumento ai Caduti di San Floriano del Collio (in caso di maltempo sala parrocchiale C.C.C.S. F.B. Sedej), per concludersi il 22 alle 11 al Kulturni Dom di Savogna d'Isonzo e alle 16 al Centro visite Gradina di Doberdò del Lago.
La performance
Che cos’è un confine? Che cos’è stato e cos’è quello tra Italia e Slovenia? Come si è formato e come si è trasformato nel corso dei secoli? Sono alcune delle questioni che il progetto Borderline indaga attraverso la performance di questi tre artisti. L'italiano Alessio Rosati e la slovena Ana Zupan entreranno in scena nei panni di narratori per raccontare alcuni fatti storici che hanno modificato la linea del confine e l’aspetto del suo paesaggio. Ad ogni episodio del racconto, i performer tracciano a terra, con nastro e fili colorati, linee astratte che rappresentano la frontiera, o meglio le varie frontiere. Passo dopo passo, i loro segni iniziano a sovrapporsi e intersecarsi, così come fanno le vite di coloro che abitano quella terra contesa: le cose note cambiano nome e il filo spinato che per qualche tempo delimita una sottile distanza tra passato e presente, destinata a farsi sempre più impalpabile in futuro. La natura, invece, viene rappresentata da una giovane danzatrice transfrontaliera, Valentina Tomažinčič, che attraverso la lingua universale della danza unisce il pubblico e simbolicamente i due lati della frontiera. Al termine della performance, infatti, resta a terra il rincorrersi di linee astratte quanto mutevoli che rappresentano contemporaneamente identità e diversità, estendendosi al paesaggio che si fa espressione culturale, di qua più spontaneo e drammatico, di là più regolare e pettinato.
«Il progetto Borderline - ha affermato il vicepresidente e assessore regionale alla Cultura e allo Sport Mario Anzil - incarna perfettamente la visione della nostra regione, che vede il Friuli Venezia Giulia come crocevia di culture e storie e come punto di incontro tra tradizioni diverse. Questa iniziativa culturale, che unisce performance artistiche e narrazione storica attraverso l'intreccio di parole e danza, esprime con forza il concetto di cultura di frontiera, un valore che consideriamo centrale in vista di Go!2025, quando il nostro territorio sarà al centro dell'Europa non solo come luogo geografico, ma anche come simbolo di dialogo e coesione. Un plauso, dunque, a SimulArte e a tutti gli artisti coinvolti per aver saputo interpretare questo principio e trasformarlo in un'opera contemporanea capace di far riflettere sulle sfide e le opportunità che il confine ci pone».
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero senza necessità di prenotazione. Per informazioni è possibile rivolgersi alla segreteria di SimulArte via email all'indirizzo [email protected] o telefonando allo 0432 1482124 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17). Lungo l'elenco delle collaborazioni. “Borderline”, infatti, è realizzato da SimulArte con il sostegno della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia verso e con Go!2025 e con la collaborazione dei Comuni di Cividale del Friuli, Cormons, Doberdò del Lago, Gorizia, San Floriano del Collio e Savogna d'Isonzo. Partner del progetto sono poi Kud C3, Artisti Associati Centro di produzione teatrale, Vigne Museum, ed è realizzato in sinergia con il Museo Archeologico nazionale di Cividale e KD Sovodnje
Ana Zupan è laureata in giornalismo ed è attualmente attiva presso la televisione regionale. È soprattutto un’attrice con esperienza sia in ambito teatrale che televisivo. Ha recitato in diversi spettacoli e serate di improvvisazione al Teatro di Capodistria e ha ricoperto diversi ruoli in film e serie TV. Studia canto classico e pop.
Alessio Rosati, fondatore di uno studio di progettazione indipendente mentre lavorava per alcune delle principali istituzioni culturali italiane, quali l’Auditorium Parco della Musica e la Festa del Cinema di Roma. Dal 2010 ha iniziato la sua collaborazione con il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo (maxxi.art), dove ha diretto il Dipartimento di Ricerca, curando mostre e pubblicazioni e dove attualmente è Responsabile Progetti istituzionali, curando eventi che spaziano dall’arte all’architettura, dalla letteratura al cinema.
Valentina Tomažinčič è nata nel 1994 a Capodistria, in Slovenia. Persegue i suoi interessi nel campo della danza contemporanea e della coreografia, scrive poesie e si esprime con il linguaggio della performance. Nel 2023 ha co-fondato la piattaforma KUD Format ed è membro attivo dei collettivi KUD Boja e KUD Erato. In tutti questi collettivi lavora come performer, coreografa e danzatrice. Ha partecipato a numerosi concorsi, incontri, festival (OPUS1, Festival Živa, S/M Festival Libertas, FAKI Festival Zagreb) ed esibizioni.