È un messaggio chiaro e forte quello che l’Amministrazione Comunale di Staranzano, sempre sensibile al tema della violenza di genere, lancia in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999, la Giornata commemora le sorelle Patria, Maria Teresa e Minerva Mirabal, coraggiose attiviste politiche della Repubblica Dominicana, che vennero brutalmente uccise il 25 novembre del 1960 per ordine del dittatore Rafael Trujillo. Soprannominate mariposas (farfalle), le sorelle Mirabal denunciarono i crimini della dittatura e gli orrori di una cultura machista che non concedeva alle donne l’occupazione di uno spazio pubblico e politico. Il 25 novembre 1960 le tre mariposas vennero torturate e uccise dai sicari di Trujillo e i loro corpi gettati in un dirupo per simulare un incidente.
“Avevo detto NO! – La violazione del corpo e dell’anima nelle donne vittime di violenza” è il titolo dell’articolata rassegna che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Staranzano, in collaborazione con l’Associazione “Da donna a DONNA” e il Laboratorio Teatrale “La Barraca” e con il prezioso contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, propone dal 22 novembre al 3 dicembre per riflettere sulla violenza di genere.
A impreziosire l’immagine grafica della rassegna è un’opera di Nicoletta Leghissa, dal titolo “Futuri possibili”. La composizione si suddivide in due elementi: il passato e il futuro, l’oppressione (il ramo di rosa con le spine) e la libertà (le farfalle). A unire i due elementi è il nido, simbolo di affetto e protezione, che però può trasformarsi in una gabbia, luogo di sopruso e dolore. Le farfalle rappresentano la metamorfosi, l’occasione – per ogni donna che ha subito violenza – di rinnovarsi e rinascere.
Oggi - 19 novembre - nel corso della presentazione che si è svolta a Staranzano - il Sindaco Marco Fragiacomo e l’Assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità Giuseppina Gambin hanno illustrato il programma della rassegna e, soprattutto, le motivazioni e l’urgenza di porre l’attenzione sull’argomento